domenica 28 dicembre 2025


 


Quinto, è il mare

Vincenzo Calafiore

29 Dicembre 2025


..... mi chiamo Vincenzo,

Enzo per mia madre ora i miei occhi

hanno circa trent'anni, la mia stanchezza

molto di più. Abito in un luogo imprecisato,

vivo di mare, dei ricordi del mare.

Qui dove solitamente vivo

mi chiamano “ Quinto “ e se un estraneo chiede di me

dicono che non mi hanno mai visto.

La mia riva è il luogo dove mi puoi incontrare,

ha un nome musicale, ed è una sottile striscia,

tra il mare e l'Oceano. Forse poche persone,

come me, non sentono il bisogno di possedere

qualcosa. Amo le cose che incontro per caso,

come la mia vita, che a volte non capisco. “


Loro “ non possono capirmi, perché non sanno guardare e ascoltare il mare. Forse mi accetterebbero se diventassi come loro, ma preferisco i miei sogni.

Di cosa siano fatti i miei sogni, non lo so.

E' una cosa che mi sono chiesto tante volte. Tante volte sono solo delle immagini, non saprei come definirle.

Cose che non hanno una forma precisa, così come lo è la mia vita, tra un banco di sabbia e un salto d'onda.

C'è un sogno che vorrei che si realizzasse, vivere su una nuvola senza pensare a niente di concreto, rimanere a guardare con la meraviglia i disegni che fanno le nuvole, guardare il mondo da lassù, oppure guardare il mare. Vorrei farmi portare da una nuvola in un'altra terra, diversa da questa.

Penso a queste cose quando sono solo e guardo i colori del mare che vedo.

Il mare ha tanti colori... a volte è verde, a volte più scuro, a volte sembra che non ci sia ne cielo o forse non c'è mare... come adesso.

Sembra tutto un mondo incantato si nota la differenza perché ci sono i gabbiani … e i gabbiani stanno in cielo.

Guardo l'orizzonte, è una cosa che si vede e non si vede, e un po' più avanti, cosa c'è in quell'avanti?

Se fai come me …. quando guardi gli occhi di una donna cosa ci vedi? Io ci vedo il mare e l'orizzonte e un po' di avanti.

Gli occhi di una donna hanno dentro il mare.

Penso siano delle Principesse capaci di tante magie, vedo nei loro occhi la spiaggia, il mare, le conchiglie che suonano, i riflessi del mare, ma soprattutto la vita e che la vita abbia e rassomigli al volto di una donna.

Io ho sempre avuto questa immagine: che il mare assomiglia all'occhio di una donna.

Lontano da qui, davvero lontano, molto lontano, non ci sono mai arrivato; ma ho sempre sperato di arrivarci, conoscere di più, conoscere un'altra vita, avere un altro sogno che assomigli tanto agli occhi di una donna!



sabato 27 dicembre 2025


 



Settantanove anni in disparte


Vincenzo Calafiore

28 Dicembre 2025


11-12-1946 BUON COMPLEANNO QUINTO

<< Ai miei occhi che ascoltano>>


Di cosa mi ricordo, io il vecchio Quinto Malatesta, scrittore per passione e non per vendere o per notorietà, ora al mio giro di boa dei settantanove anni, e le mie parole sono più giovani di me, e continuano a girare per il mondo, a produrre i loro effetti, a far nascere e tenere in vita universi, mentre io – che ho combattuto con onde alte e mareggiate e una moltitudine di nostalgie, assenze di una vita, ancor più maligne – vivo sempre più in disparte, più piccolo, più ai margini.

Della vecchiaia avevo già scritto, difficile non ravvisarlo nello spirito di

Jamir , il protagonista de “ Il Ladro di Coriandoli”, opera speculare per molti versi, mai pubblicato. “ Ceneri di Parole”, innamorato della vita, convinto, che è la vita e non la morte inesauribile, e deciso a realizzare il mio sogno d'amore, scrivere, oltre i confini dell'età, ricordando di lei l'intraprendenza, la tenacia, la capacità d'incanto,ricordandola giovanissima illibata puttana, ma soprattutto l'amarezza, la stanchezza che si è depositata come una ruggine, nel fondo della volontà e dell'immaginazione.

Non ho mai dimenticato il mio sogno!

Ormai vivo ai bordi della mia scrittura, in cerca della via che mi porti con dolcezza all'ultimo tramonto in riva al mio Mare-Oceano.

Temo la solitudine del pensiero che non riesce a tornare.

Temo di non avere più ispirazione, è come sorseggiare il primo caffè amaro, o come bere un bicchiere di vino da solo, oppure come festeggiare un compleanno da solo in una stanza e sono stati tanti.

Non ho mai voluto scendere a compromessi, ne svendere la mia anima di viaggiatore viaggiante; ecco perchè me ne sono rimasto sempre in disparte, rimanendo con le dita sporche d'inchiostro,a fumare una sigaretta in compagnia di chi legge ancora i miei scritti davanti a un buon bicchiere di vino.

Da sempre schivo e diffidente.

D'altronde, il tempo è circolare, le nostalgie ci mordono il cuore, i luoghi sono stati d'animo e davanti a un infinito porterò con me, come molti di noi la fragranza di un'alba, l'odore forte di mare delle maree e la speranza inesauribile che viene a tutti dai libri.


<< ...sai una cosa? La vita è un paesaggio dai colori forti, parole scabre come l'esistenza che stenta il suo cammino, un coro di visi pronti ad affacciarsi con le pene antiche e la fatica di un sogno dietro l'altro creano un'atmosfera allucinata, un buco nero nel cosmo indifferente.>>


Buon Compleanno, Quinto.

 GOOD MORNING ISRAEL!

venerdì 26 dicembre 2025











 



Dio è qui, c'è !


Vincenzo Calafiore

26 Dicembre 2025

La “ Magia “ del Natale pian piano se ne sta andando e rimane il vuoto, è un tornare a un'esistenza scialba e triste, fatta di preoccupazioni e di problemi, di duro lavoro per vivere, di malattie.


E' un ritornare tristemente alla realtà.


Ma nelle case, nel calore delle case ancora quella magia c'è!

C'è come c'è Dio!

Certo che Dio c'è ….

Se ti fermi a guardare il mare, un tramonto e la luna Dio c'è!

Se i fiori nascono dappertutto c'è eccome che c'è!

Se i bambini continuano a nascere c'è,

Si Dio è qui, c'è.

E allora chiedo a te, che non credi a Dio, come fai , e come fai a non credere che Dio è qui, che Dio c'è?


Se penso a come faccio a scrivere e allo stesso tempo sognare e regalare il mio sogno … allora Dio c'è!

Si che c'è,

certo è per forza che c'è, ci deve essere, altrimenti come ti spieghi l'incanto di una notte stellata, il tuffo del sole nel mare, lo spettacolo della luna di ogni notte.

Come ti spieghi la bellezza e la magia dei boschi? Il canto dell'usignolo, il volo di un gabbiano?

Come ti spieghi la poesia che c'è in un bacio, in una carezza, in uno sguardo?

Si che Dio c'è!

Se tieni un bimbo fra le mani e senti il profumo della vita, Dio c'è.

Per forza che c'è!


Se entri in chiesa quando è vuota e ti siedi a parlare con lui come al tuo migliore amico ….. cè !

Se ti mancano le carezze della tua mamma e i consigli del tuo papà, allora Dio c'è, per forza che c'è!

mercoledì 24 dicembre 2025

 

SANTO NATALE 2025


AI MIEI LETTORI, ALLE MIE LETTRICI AGLI AMICI DI OGNI PARTE DEL MONDO CHE MI SEGUONO E LEGGONO I MIEI

MESSAGGI IN BOTTIGLIA CHE LASCIO IN QUESTO OCEANO, OCEANO-MARE, DI UMANITA', DI GRANDE UMANITA'.


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PERCHE' NOI VIAGGIATORI VIAGGIANTI, NESSUNO POSSA

DIMENTICARE DI QUANTO SIA BELLO POTERSI AMARE DA OGNI LATITUDINE DI QUESTO MARE E PER OGNI MARE SAPERE CHE CI ASPETTA UN PORTO SICURO IN CUI RIPARARE NELLE TEMPESTE DELLA NOSTRA VITA E TROVARE DELLE PERSONE CHE CI ASPETTANO PER PRENDERCI PER LE MANI E CONDURCI A CASA E A CASA TROVARE UN FIUME D'AMORE CHE CI DIA LA FELICITA' CHE ABBIAMO CERCATO, CHE COLMI LA SOLITUDINE.

NOI POSSIAMO IMMAGINARLO, INVENTARCELO PURE E SULLA CORRENTE POSARCI CON LA LEGGEREZZA DELLA NOSTRA ANIMA, ANCHE DI UNA SOLA PAROLA: PACE!

QUESTO SOGNO SAREBBE BELLO. QUESTO, DAVVERO SAREBBE MERAVIGLIOSO. SAREBBE PIU' DOLCE LA VITA, QUALUNQUE VITA. E LE COSE, LE COSE DELLA VITA NON FAREBBERO MALE, MA LA VITA STESSA SI AVVICINEREBBE PORTATA DALLA CORRENTE DI QUEL FIUME, E POTERLA AMARE, ACCAREZZARE E NON IMPORTA COME E PERCHE', IMPORTA CHE TUTTA LA NOSTRA VITA SAREBBE FINALMENTE UMANA.

PER REALIZZARLO QUESTO SOGNO, BASTEREBBERO DUE PERSONE, LA FANTASIA, QUALCUNO CHE PARLI LO STESSO NOSTRO LINGUAGGIO. LUI SAPREBBE PER NOI INVENTARSI UNA STRADA, QUI, ADESSO IN QUESTA NOTTE DI MAGIA, IN MEZZO A QUESTO SILENZIO DELL'ANIMA, IN QUESTO CUORE CHE NON SA PIU' PARLARE. UN LINGUAGGLIO CLEMENTE E DOLCE. UN LINGUAGGIO CAPACE DI COLMARE LE DISTANZE DI QUESTO OCEANO-MARE!



TANTI AUGURI DI BUON NATALE, CHE LA SUA MAGIA SCIOLGA IL GHIACCIO, E SCALDI IL CUORE. CHE DIO PROTEGGA VOI TUTTI E LE VOSTRE FAMIGLIE!


BUON NATALE “



VINCENZO CALAFIORE


SANTA NAVIDAD 2025


A MIS LECTORES, HOMBRES Y MUJERES, Y A MIS AMIGOS DE TODO EL MUNDO QUE ME SIGUEN Y LEEN MIS MENSAJES EN UNA BOTELLA QUE DEJO EN ESTE OCÉANO, OCÉANO-MAR, DE HUMANIDAD, DE GRAN HUMANIDAD.


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PARA QUE NOSOTROS, VIAJEROS, NADIE

OLVIDE LO HERMOSO QUE ES PODER AMARNOS DESDE CUALQUIER LATITUD DE ESTE MAR, Y PARA CUALQUIER MAR, SABER QUE NOS ESPERA UN PUERTO SEGURO DONDE PODEMOS REFUGIARNOS DE LAS TORMENTAS DE NUESTRA VIDA Y ENCONTRAR PERSONAS QUE NOS ESPERAN PARA TOMARNOS DE LA MANO Y CONDUCIRNOS A CASA, Y EN CASA, PARA ENCONTRAR UN RÍO DE AMOR QUE NOS DARÁ LA FELICIDAD QUE HEMOS BUSCADO, QUE LLENARA NUESTRA SOLEDAD.

PODEMOS IMAGINARLO, INCLUSO INVENTARLO, Y ATRACAR EN SU CORRIENTE CON LA LIGEREZA DE NUESTRA ALMA, INCLUSO CON UNA SOLA PALABRA: ¡PAZ!

ESTE SUEÑO SERÍA HERMOSO. Esto, de verdad, sería maravilloso. La vida, cualquier vida, sería más dulce. Y las cosas, las cosas de la vida, no dolerían, sino que la vida misma se acercaría, arrastrada por la corriente de ese río, y seríamos capaces de amarla, de llevarla, y no importa cómo ni por qué, lo importante es que nuestra vida entera finalmente sería humana. Para hacer realidad este sueño, solo se necesitarían dos personas, imaginación, alguien que hable nuestro mismo idioma. Él podría inventar un camino para nosotros, aquí, ahora, en esta noche mágica, en medio de este silencio del alma, en este corazón que ya no sabe hablar. UN LENGUAJE TAN INDEPENDIENTE Y DULCE. ¡UN LENGUAJE CAPAZ DE ACORRER LAS DISTANCIAS DE ESTE MAR OCÉANO!


FELIZ NAVIDAD, QUE SU MAGIA DERRETA EL HIELO Y CONFORTÉ SUS CORAZONES. ¡QUE DIOS LOS PROTEJA A TODOS USTEDES Y A SUS FAMILIAS!


"FELIZ NAVIDAD"


VINCENZO CALAFIORE




HOLY CHRISTMAS 2025


TO MY READERS, MEN AND WOMEN, AND TO MY FRIENDS FROM ALL OVER THE WORLD WHO FOLLOW ME AND READ MY

MESSAGES IN A BOTTLE THAT I LEAVE IN THIS OCEAN, OCEAN-SEA, OF HUMANITY, OF GREAT HUMANITY.


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SO THAT WE, TRAVELING TRAVELLERS, MAY NO ONE

FORGET HOW BEAUTIFUL IT IS TO BE ABLE TO LOVE EACH OTHER FROM EVERY LATITUDE OF THIS SEA, AND FOR EVERY SEA, TO KNOW THAT A SAFE HARBOR AWAITS US IN WHICH WE CAN SHELTER FROM THE STORMS OF OUR LIFE AND FIND PEOPLE WAITING FOR US TO TAKE US BY THE HANDS AND LEAD US HOME, AND IN HOME, TO FIND A RIVER OF LOVE THAT WILL GIVE US THE HAPPINESS WE HAVE SEARCHED FOR, THAT WILL FILLER OUR LONELINESS.

WE CAN IMAGINE IT, EVEN INVENT IT, AND LAND ON ITS CURRENT WITH THE LIGHTNESS OF OUR SOUL, EVEN WITH JUST ONE WORD: PEACE!

THIS DREAM WOULD BE BEAUTIFUL. THIS, TRULY, WOULD BE WONDERFUL. LIFE, ANY LIFE, WOULD BE SWEETER. AND THINGS, THE THINGS OF LIFE, WOULD NOT HURT, BUT LIFE ITSELF WOULD COME CLOSER, CARRIED BY THE CURRENT OF THAT RIVER, AND WE WOULD BE ABLE TO LOVE IT, TO CARRY IT, AND NO MATTER HOW OR WHY, THE MATTER IS THAT OUR WHOLE LIFE WOULD FINALLY BE HUMAN.

TO MAKE THIS DREAM COME TRUE, ALL IT WOULD NEED IS TWO PEOPLE, IMAGINATION, SOMEONE WHO SPEAKS THE SAME LANGUAGE AS US. HE COULD INVENT A PATH FOR US, HERE, NOW ON THIS MAGICAL NIGHT, IN THE MIDDLE OF THIS SILENCE OF THE SOUL, IN THIS HEART THAT NO LONGER KNOWS HOW TO SPEAK. A LANGUAGE SO FORGIVE AND SWEET. A LANGUAGE CAPABLE OF BRIDGING THE DISTANCES OF THIS OCEAN-SEA!


MERRY CHRISTMAS, MAY HIS MAGIC MELTS THE ICE AND WARM YOUR HEARTS. MAY GOD PROTECT ALL OF YOU AND YOUR FAMILIES!


"MERRY CHRISTMAS"


VINCENZO CALAFIORE





domenica 21 dicembre 2025


 








A Oriente


Vincenzo Calafiore

21 Dicembre 2025


“ ….. perché tu possa immaginare

quanto sarebbe bello se, per noi

viaggiatori, alla fine di ogni viaggio

ci fosse qualcuno ad attenderci, un padre,

una madre, un amico, capace di prenderci

per mano e di trovare assieme il segno

che porta alla meta.

E magari immaginare, inventarsi e con quel

pensiero posarci con la leggerezza di una

sola parola, amiamoci.

Questa davvero sarebbe meraviglioso, sarebbe

più dolce il viaggio, qualunque viaggio.

E la vita, la nostra vita, non farebbe male, ma

la si potrebbe amare, sfiorarla e toccarla e solo alla fine

capire che non avendolo fatto abbiamo perso.

Per lei farsi ferire, anche, morirne. E non importa.

Tutto sarebbe finalmente - umano - .

Basterebbe una parola, un gesto, che sappia di perdono

di riconciliazione, basterebbe qualcuno, un amore, qualcuno

fosse anche destino.

Lui saprebbe inventarla un'altra vita, un'altra strada,

qui in mezzo a tutto questo silenzio, in questa vita che

non vuole parlare. Una vita breve, ma di tanta umanità,

di tante parole buone e mani, rivolte al cielo a prendere

Dio … una vita da qui al cielo. “

Vincenzo Calafiore




Succede di notte, il cielo illuminato da milioni di stelle, l'anima ha un brivido, arriva il maestrale, l'aria diventa secca. Non è solo vento è qualcosa di più ..... è la notte dei miracoli.

Una trasfigurazione.

Le stelle improvvisamente ardono, la temperatura aumenta, la notte diventa bastarda, l'aria di montagna è rovente secca come il deserto, è l'aria desertica dell'Oriente, la stessa degli altopiani afgani o del

Turkestan.

E' il mondo pastorale che ci piomba addosso nel silenzio della notte.

Si sente nell'aria l'odore di praterie ustionate dal sole, gelsomini e erba bruciata, polvere e pelle di montone, ginepro, forse anche sangue.

Un odore dolce e cruento, come lo è la vita a volte; l'Oriente è tutto in questa coabitazione di dolcezza e violenza.

E' come la lentezza del guerriero che prega al tramonto, una calma piatta che nasconde uragani o l'anima grande dei russi che convive con l'orrore dei loro regimi.

La gentilezza cinese che si sposa a raffinate crudeltà.

Intorno ai falò i contorni si sfumano e si deformano, a fatica ci riconosciamo, e lo facciamo con la musica... cominciano le visioni.

Nel buio le donne danzano e si sbracciano, avvolte in tuniche bianche e campanelline alle caviglie, i veli disegnano l'aria, e le movenze rimaste sospese disegnano la notte.

Questa è la notte dei miracoli, non dobbiamo stancarci di guardare il cielo, potrebbe arrivare il “segno” della cristianità e seguirlo e così raggiungere la nostra meta a Oriente !

Questa notte andremo alla ricerca dei nostri sogni, quei sogni che sono rimasti per troppo tempo sospesi in quel cielo di nessuno e magari poterne realizzare uno questa notte. Chissà, aprire la porta a una figlia che torna dopo tanto tempo di assenza, colmare il vuoto di un'amore finito, ritrovare l'amico dimenticato.

E' la notte del ritorno alle sorgenti vitali ove si compiono i nostri destini.

Torniamo a Oriente.

Il marchio d'origine dei popoli, dei monoteismi, delle civiltà.

Tutto vieni da lì, anche le parole, amore, pace.

Accadde a Gerusalemme, migliaia di anni fa, quando qualcuno guardò

in cielo e disse: Dio è qui!

Ecco perchè a KaraBurunit si dice così.

Ti salva il cielo. Stelle a milioni, i carovanieri seguono le stelle, l'orologiaio dell'universo indica la strada fra le costellazioni.

E' Natale!



venerdì 19 dicembre 2025


 









La felicità


Eri dentro me,dolce e benedetta

con un salto ostinato di cascata

che corre come chi sa dove andare

e non ritorna, mentre io sono qui

come un vecchio chiodo, o un albero

mi torni in mente,

mi torna in mente il tuo nome, non rimane

se ne va assieme ai giorni, agli anni,

brucia, e chiede ragione di esistere.

Ho un'età confusa e serva,

bussa alle porte sbagliate, stanca

di essere viandante, cieca e sbalordita

di tessere ancora rime e feroci illusioni.

Gli anni ingannevoli affabulatori

mi spogliarono di tutto

lasciandomi solo un avanzo di cielo!

Vincenzo Calafiore