giovedì 4 settembre 2025

 

E poi


E poi tu nella livida sera

nei tagli trasversali del cielo,

volano carezze scorrevoli.

E poi tu con quel tuo sorriso

dolce da svelare piano

nell'affanno di ombre

aggrovigliate.

In giorni come questi,

spesso la nostalgia di te m'assale

e il vivere mi tortura fino

alla prossima notte.

Arrivi tu che sconfiggi

il vuoto coi tuoi occhi luminosi.

Anche questa notte cercheremo

tempesta d'amore.

Braccia che ci possono trattenere

labbra per saldare

sospiri che ci tengano in bilico

tra i sensi e la vita.

Potrai con la tua fantasia

cangiare l'esistenza!

Vincenzo Calafiore


 ... mordimi il cuore

mentre io bacio le tue labbra ! "
Vincenzo Calafiore

mercoledì 3 settembre 2025


 

Il Burattinaio Mangiafuoco


di Vincenzo Calafiore

4 Settembre 2025 Udine


Galleggiando da un mare a un altro, non so quanti ne abbia attraversati, e quanti paesi ho visto solo da lontano, da un orizzonte a un altro così per tanto tempo.

Mi chiamo Nikos, un tempo “ Marionetta “ importante, ero un eroe. Cosa sono le marionette? Le marionette sono i personaggi che compiono le azioni, recitano le battute e portano avanti la trama dello spettacolo teatrale e io l'ho fatto per tanti anni, facevo parte della Compagnia di Mangiafuoco.

Un tempo non lontano, alla periferia di questo fottuto millennio, in un dietro le quinte di un teatro della sua periferia, appeso al muro potevo guardare il cielo, pieno di stelle, e pensai quanto dovrebbe essere bello, poter volare fin lassù e toccarle con mano, e da lì guardare giù in basso vedere cosa si nasconde nel buio della notte sotto le nuvole.

Una notte davanti alla finestrella sbarrate da grosse sbarre di ferro, apparve una palla bianca come la cipria che Mangiafuoco ci buttava addosso prima di entrare in scena. I miei occhi rimasero incantati così come erano stati dipinti, così la mia bocca disegnata in una smorfia di meraviglia.

Più la guardavo e più mi piaceva, ma non potevo parlare, non avevo voce, e non sapevo nemmeno cosa fosse … la voce, non saprei nemmeno come immaginarmela.

Restò lì ferma a guardarmi, illuminandomi a pieno, poi sparì dalla finestrella.

Mangiafuoco ha la sua Corte ristretta di nobili marionette che come zecche si nutrono di sangue.

Sono, queste marionette, emancipate e profumate, eleganti che sanno ben rappresentarlo. E' per questa loro capacità, che sono state scelte da Mangiafuoco e per questo a far parte della sua Corte.

Io ero felice, rimanevo poco appeso al muro, ero sempre in scena in tutti i teatri importanti di Mangiafuoco.

In un teatro, che mai dimenticherò, finito il mio spettacolo, venni appeso al muro di un lunghissimo corridoio .. fu allora che sentivo la presenza di qualcuno al mio fianco, non sapevo da quale parte, ma la sentivo la sua energia.

E mi chiesi … come posso sentire questa forza dentro di me? Come può un pezzo di legno colorato sentire quella forte energia, mi sono chiesto?

Ma.. io penso!

Improvvisamente mi sono sentito diverso dalle altre, avevo paura, ero terrorizzato dalla paura che in qualche modo Mangiafuoco lo venisse a sapere.

Non potevo muovermi, ne girare la testa, avrei voluto voltarmi per vedere la marionetta appesa vicina al mio chiodo.

Quello che non avevo ancora capito era che io avevo un'anima, pensavo e dentro di me parlavo...come sarebbe stato bello poter udir la mia voce, muovermi.

Mangiafuoco non so come è venuto a sapere di una marionetta che nelle notti di luna si agita e si muove, così una notte sono venuti a prendermi e in un sacco mi gettarono in acqua.

Ma io sono qui, mezzo umano e mezzo burattino, libero di respirare, e di parlare, di pensare, libero di amare il mare che fin qui, alle soglie di un millennio scuro. Sono qui a raccontare il mare, quel mare che si agita e vive dentro di me, con il suo infinito, con il terrore e le paure, ma anche con le sue serenità, con la sua infinita poesia.





 Good morning! It's been about two months since one eye closed due to medication, and I've been carrying out my daily activities using only one eye. It seems I'll need surgery to regain my vision. For this reason, I can't write, and I do so on and off. For this reason, I'm here to apologize. While I await my soon return, and I truly hope so, I wish you and your families the best of luck! Don't abandon me, don't leave me alone in my solitude! Thank you, bye!

בוקר טוב! עברו כחודשיים מאז שנסגרה עין אחת עקב תרופות, ואני מבצע את פעולותיי היומיומיות רק באמצעות עין אחת. נראה שאצטרך ניתוח כדי להחזיר את ראייתי. מסיבה זו, איני יכול לכתוב, ואני עושה זאת לסירוגין. מסיבה זו, אני כאן כדי להתנצל. בזמן שאני ממתין לחזרתי המהירה, ואני באמת מקווה שכן, אני מאחל לכם ולמשפחותיכם בהצלחה! אל תנטשו אותי, אל תעזבו אותי לבד בבדידותי! תודה, להתראות!

¡Buenos días! Hace casi dos meses que me cerré un ojo por la medicación y he estado realizando mis actividades diarias usando solo uno. Parece que necesitaré una cirugía para recuperar la visión. Por eso, no puedo escribir, y lo hago de vez en cuando. Por eso, vengo a disculparme. Mientras espero mi pronto regreso, y de verdad lo espero, ¡les deseo a ustedes y a sus familias mucha suerte! ¡No me abandonen, no me dejen solo en mi soledad! ¡Gracias, adiós!

Καλημέρα! Έχουν περάσει περίπου δύο μήνες από τότε που έκλεισα το ένα μου μάτι λόγω φαρμάκων και εκτελώ τις καθημερινές μου δραστηριότητες χρησιμοποιώντας μόνο το ένα μου μάτι. Φαίνεται ότι θα χρειαστώ χειρουργική επέμβαση για να ανακτήσω την όρασή μου. Για αυτόν τον λόγο, δεν μπορώ να γράψω και το κάνω κατά διαστήματα. Για αυτόν τον λόγο, είμαι εδώ για να ζητήσω συγγνώμη. Ενώ περιμένω την σύντομη επιστροφή μου, και το ελπίζω πραγματικά, εύχομαι σε εσάς και τις οικογένειές σας καλή τύχη! Μην με εγκαταλείπετε, μην με αφήνετε μόνο στη μοναξιά μου! Ευχαριστώ, γεια!

Bonjour ! Cela fait environ deux mois que j'ai un œil fermé à cause des médicaments, et je ne vaque à mes occupations quotidiennes qu'avec un seul œil. Il semble que je doive me faire opérer pour retrouver la vue. C'est pourquoi je ne peux pas écrire, et je le fais de temps en temps. C'est pourquoi je suis ici pour vous présenter mes excuses. En attendant mon retour prochain, que j'espère sincèrement, je vous souhaite, à vous et à vos familles, bonne chance ! Ne m'abandonnez pas, ne me laissez pas seul dans ma solitude ! Merci, au revoir !

Bom dia! Faz cerca de dois meses que um olho fechou devido à medicação, e tenho realizado minhas atividades diárias usando apenas um olho. Parece que vou precisar de cirurgia para recuperar a visão. Por esse motivo, não consigo escrever, e o faço de vez em quando. Por isso, estou aqui para me desculpar. Enquanto aguardo meu breve retorno, e realmente espero que sim, desejo a você e sua família boa sorte! Não me abandonem, não me deixem sozinho na minha solidão! Obrigada, tchau!

Bună dimineața! Au trecut aproximativ două luni de când mi-am închis un ochi din cauza medicamentelor și mi-am desfășurat activitățile zilnice folosind doar un ochi. Se pare că va trebui să mă operez pentru a-mi recăpăta vederea. Din acest motiv, nu pot scrie și o fac și o fac cu intermitențe. Din acest motiv, sunt aici să-mi cer scuze. În timp ce aștept întoarcerea mea curândă, și sper din tot sufletul să o fac, vă doresc vouă și familiilor voastre mult succes! Nu mă abandonați, nu mă lăsați singur în singurătatea mea! Mulțumesc, la revedere!

Доброе утро! Прошло около двух месяцев с тех пор, как один глаз закрылся из-за лекарств, и я выполняю повседневные дела только одним глазом. Похоже, мне потребуется операция, чтобы восстановить зрение. По этой причине я не могу писать, хотя делаю это время от времени. Поэтому я здесь, чтобы извиниться. Пока я жду своего скорого возвращения, на что очень надеюсь, я желаю вам и вашим семьям удачи! Не бросайте меня, не оставляйте меня одного в моём одиночестве! Спасибо, пока!

                                                                       Vincenzo CALAFIORE




giovedì 28 agosto 2025


 



Vincenzo Calafiore

14 Agosto 2025 Udine


Se si potesse in qualche maniera tracciare una linea di confine tra la vita e la morte, potremmo forse e non è detto per lo meno comprendere quanto importante sia la vita e così darle il giusto valore, e allo stesso tempo amarla di più, rispettarla di più, qualunque sia il suo aspetto.

Capiremmo anche quanto stupido sia quell'insano desiderio di accaparrare, accumulare denaro e ricchezze.

Che il potere è solamente un eccesso di avidità e per averlo, mantenerlo, fare la qualsiasi cosa fino a diventare un predatore, predatore di altre vite!

La morte.

Che cos'è la morte?

Quante teorie sin dall'inizio della notte dei tempi sono state avanzate e tutte senza nulla concludere è rimasto lo stesso mistero di sempre, dato che mai nessuno ha fatto ritorno da questo ultimo viaggio per raccontarci cosa ci sia veramente ad attenderci dall'altra parte della linea di confine tra la vita e la morte.

Per me personalmente è la fine delle tribolazioni a cui l'umano è stato sottoposto una vita intera, che se vai a mettere sui piatti di una ipotetica bilancia le tribolazioni e il piacere, la differenza salterebbe subito agli occhi.

Ma è anche la continuazione di un viaggio se si vuole, un viaggio memorico, cioè nella memoria di chi ricorda anche dopo il decesso.

E oggi purtroppo non c'è memoria, non è ritenuta importante la sua esistenza perché oggi imperversa li “ cinghialismo “ è il tempo come nel calendario cinese, del cinghiale.

Chi sono i cinghiali?

Sono quelle persone che di umano hanno poco, sotto tutti gli aspetti,

quelle che non conoscono la bellezza del vivere, dell'arte, del sentimento, del rispetto dell'altro.

Sono predatori di tutto, non hanno regole, non hanno rispetto, ne dignità, orgoglio, non conoscono l'educazione, e sono portati a distruggere, a imbrattare, a sporcare, si comportano come un branco di cinghiali in un campo coltivato.

E' questo un momento difficile che l'umanità intera sta vivendo, è in corso la transizione da un “ vivere “ a un “ non vivere” , dal bello al brutto, sia nella cultura che nell'arte, nella musica, e questi pseudo artisti di oggi altro non sono che cellule tumorali come io li definisco bonariamente, che sempre più si propagano e contaminano, si espandono sempre più questi tumori … dal sociale alla politica, nessuno “ livello” sociale si è salvato e siamo destinati all'abbrutimento, alla decadenza.

Non c'è più la distinzione tra uomo e donna, esiste solo quella fisica: pisello – patata ! Per il resto si equivalgono in bruttezza, scempiaggine, ignoranza, cafoneria, cattivo gusto, prostituzione per ottenere la qualsiasi cosa, denaro e lusso facile , senza fatica.

Si equivalgono uomini e donne nell'avere la pelle piena di scarabocchi orrendi, tutti uguali, tutti omologati, nel pensiero, nel linguaggio.

Si equivalgono nello schifo dell'essere a quella maniera.

Si equivalgono nella capacità di tradire, di mentire, dell'essere ipocriti, osceni!

Alla fine restano i cosiddetti : Coloro !

Coloro che nulla hanno a che spartire con questi cinghiali.

Coloro che sanno ancora amare e a fatica conquistare la qualsiasi cosa.

Coloro che non si lasciano omologare o corrompere dal sistema di “Mangiafuoco” .

Coloro che non hanno niente in comune e sono quelle tribù che si muovono di notte da un posto all'altro, sempre in cerca di una riva da cui partire, da una nave per andare in cielo, di una via tra le stelle per raggiungere lontane costellazioni di sogni, altrimenti qui quasi vietati; perché “ Mangiafuoco “ non vuole che le sue marionette abbiano un pensiero, un sogno, un altrove, no! Devono essere un gregge omologato, pecore clonate.

Che ben rappresentano l'eccesso, il disgusto, come certe pubblicità, come certi programmi televisivi, come certa stampa, rappresentano se stessi.



lunedì 25 agosto 2025


 

Il Coraggio di essere


Vincenzo Calafiore

25 Agosto 2025 Udine


“ … se il tuo cuore si spezza,

non ceda il tuo coraggio ! “

Adelbert von Chamisso


Ricordo quel breve periodo quando ho insegnato filosofia sotto lo sguardo severo di Karl Jaspers.

Il suo ritratto conferiva all'aula una certa solennità.

Alla parete di fronte stava appeso il teologo Rudolf Bultmann, insomma ero in buona compagnia di – allegroni – la classe era composta di casalinghe che forse la frequentavano per divagazione e per riposare, operai in pensione. Ma Gioacchino Esposito ex pizzaiolo

è quello che ricordo più di tutti, era il più interessato e attento alle lezioni, e quando finiva l'ora mi raggiungeva alla cattedra a farmi vedere i testi di filosofia da me consigliati all'acquisto e che iniziava a leggere.

Mi confidò una sera uscendo dall'aula: “ Non ho potuto studiare, mi sarebbe piaciuto molto, ho iniziato a lavorare molto giovane.

Mi torna in mente con grande nostalgia, quando nella mia classe si parlava nella stessa lingua di Cicerone, come si usava allora. La cultura liceale umanistica allora era al massimo del suo splendore, allora si pretendeva coraggio dagli studenti...

Il “ Coraggio “ ha molti volti. Socrate davanti al tribunale.

Cortes a Tenochtitlan. Charlotte Corday accanto alla vasca da bagno di Marat.

Milioni di uomini, e donne bambini coraggiosi da tempo dimenticati!

L'esempio classico ci viene da Erodoto: un gruppo di spartani guidati da re Leonida difende il passo delle Termopili contro un intero esercito di persiani. Il re Serse invia dei messaggeri: “ Consegnate le armi “.

Risposta: “ Venite a prenderle “. “ Le nostre frecce oscureranno il cielo” Risposta: “ Tanto meglio! Così combatteremo all'ombra”. Un bel vantaggio a luglio in Grecia.

Leonida e i suoi uomini combatterono all'ombra e all'ombra morirono. Dopo tre giorni tutti i 300 spartani erano stati massacrati, ma i persiani avevano subito molte perdite e quei tre giorni avevano salvato la Grecia. Senza Leonida, Socrate sarebbe nato schiavo.

I greci avevano innalzato un monumento all'eroe: “ Viandante, se giungi a Sparta, racconta che ci hai visto giacere qui, come impone la legge “.

In ogni tempo il coraggio, unito all'obbedienza, ha suscitato rispetto ed è finito nei libri di scuola. Il valore senza l'obbedienza, invece, è sempre stato guardato con sospetto.

L'obbedienza non è mai stata compresa fra le virtù cardinali, né fra le altre: giustizia, fortezza,prudenza e temperanza.

Ma nell'educazione dei bambini, presso i militari, essa assume una posizione chiave, importante.

Oggi in questo tempo del contrario di tutto, in questo tempo deturpato da uomini e donne cinghiali non hanno più valenza ne necessità, non esiste più neanche l'orgoglio.

Questo “ omologarsi “ questo essere bruttezza e decadenza, questo essere uguali ad ogni costo, è un – niente – è un no esistere, non è esistenza, e vederlo essere proposto incessantemente da tutte le televisioni, sia private che di stato, come una specie di assoluta libertà è una – pappa – che spappola il cervello, non avrebbe ragione di esistenza.

E' un definitivo addio alla “ Grande Bellezza “ !

venerdì 22 agosto 2025


 


In disparte

Vincenzo Calafiore

23 Agosto 2025 Udine


Si dice nello strano mondo degli autori, che uno scrittore in qualche maniera e così naturalmente, voglio dire involontariamente, finisce sempre per svelarsi e lo fa attraverso i suoi racconti, i suoi libri, le sue frasi, i suoi pensieri.

Ma qualcosa di più profondo arriva al lettore, a chi si imbatte a lui, quando comincia a riflettere e raccontare la sua vita, anche le sue letture, quelle che poi lo hanno formato, cresciuto, perso nella fantasia e contemporaneamente aperto al mondo.

Tutto quello che ho scritto nel corso del mio viaggio compiuto standomene in disparte, io l'ho chiamato, “ I miei Alfabeti “ |che diventano così una sorta di autobiografia intellettuale, se si vuole una confessione delle proprie fragilità, delle paure, delle incertezze:

Un personaggio di Borges che dipinge paesaggi si accorge di aver dipinto il proprio volto, e così accade a ch parla di libri. “

Ho cominciato a leggere da ragazzo Salgari ( libri avuti in prestito, perché non potevo permettermi l'acquisto ), quelle dopo da Montale a Sciascia, Saba, Verga, Italo Svevo, Bevilacqua, Tomizza, Garcia Marquez, Sepulveda, Fallaci, tanto per citarne qualcuno.

Dunque il “ libro “ è l'oggetto del mio discorso, ma anche a volte il pretesto per fare cultura, portare cultura ovunque.

Per me la scrittura è l'essenza assoluta della realtà, che può fare a meno della realtà, che può sostituire ciò che non esiste e rappresentare un'assenza … l'arte dello scrivere può far intravedere un bagliore di vita, di rinascita là dove la luce si è spenta e oggi si vive in un mondo buio!

A mio parere i disincanti e le disillusioni, della vita quotidiana che normalmente accadono non hanno negato, bensì filtrato come un colino le gelatinose menzogne, la retorica, la pappa quotidiana di ipocrisia con le quali tanto volentieri si ingannano gli altri e si inganna se stessi.

La vita è un sogno, un meraviglioso sogno che bisogna con qualsiasi mezzo a disposizione difendere dai continui assalti delle compagine di Mangiafuoco, dall'accozzaglia di cinghiali, dalle serpi.

Meglio il miglio marino : “ in disparte “ quel tratto di mare in cui liberamente navigare lontano dai vincoli, dall'essere obbligati, dalle contaminazioni di falsate culture che in se hanno celate forme di imposte violenze, lontano da ciò che è inutile reso utile, da quella cultura che non è cultura; incultura è questa che serve o servirebbe, utile a non precipitare in quella forma di oblio sociale.

Il “ Libro “ non è solo carta.

E' uno scrigno che contiene tesori, è una porta per raggiungere altri mondi, altre costellazioni, è una “ PEGASUS “ . Leggere è quindi un vivere seguendo lo stesso moto delle maree, è un viaggiare lontano, ma è anche ritorno. Il libro dunque è quel sigaro che in tempo di bonaccia

il Comandante tiene acceso in bocca per vedere se c'è una bava di vento!