Vincenzo
Calafiore
14
Agosto 2025 Udine
Se
si potesse in qualche maniera tracciare una linea di confine tra la
vita e la morte, potremmo forse e non è detto per lo meno
comprendere quanto importante sia la vita e così darle il giusto
valore, e allo stesso tempo amarla di più, rispettarla di più,
qualunque sia il suo aspetto.
Capiremmo
anche quanto stupido sia quell'insano desiderio di accaparrare,
accumulare denaro e ricchezze.
Che
il potere è solamente un eccesso di avidità e per averlo,
mantenerlo, fare la qualsiasi cosa fino a diventare un predatore,
predatore di altre vite!
La
morte.
Che
cos'è la morte?
Quante
teorie sin dall'inizio della notte dei tempi sono state avanzate e
tutte senza nulla concludere è rimasto lo stesso mistero di sempre,
dato che mai nessuno ha fatto ritorno da questo ultimo viaggio per
raccontarci cosa ci sia veramente ad attenderci dall'altra parte
della linea di confine tra la vita e la morte.
Per
me personalmente è la fine delle tribolazioni a cui l'umano è stato
sottoposto una vita intera, che se vai a mettere sui piatti di una
ipotetica bilancia le tribolazioni e il piacere, la differenza
salterebbe subito agli occhi.
Ma
è anche la continuazione di un viaggio se si vuole, un viaggio
memorico, cioè nella memoria di chi ricorda anche dopo il decesso.
E
oggi purtroppo non c'è memoria, non è ritenuta importante la sua
esistenza perché oggi imperversa li “ cinghialismo “ è il
tempo come nel calendario cinese, del cinghiale.
Chi
sono i cinghiali?
Sono
quelle persone che di umano hanno poco, sotto tutti gli aspetti,
quelle
che non conoscono la bellezza del vivere, dell'arte, del sentimento,
del rispetto dell'altro.
Sono
predatori di tutto, non hanno regole, non hanno rispetto, ne dignità,
orgoglio, non conoscono l'educazione, e sono portati a distruggere, a
imbrattare, a sporcare, si comportano come un branco di cinghiali in
un campo coltivato.
E'
questo un momento difficile che l'umanità intera sta vivendo, è in
corso la transizione da un “ vivere “ a un “ non vivere” ,
dal bello al brutto, sia nella cultura che nell'arte, nella musica, e
questi pseudo artisti di oggi altro non sono che cellule tumorali
come io li definisco bonariamente, che sempre più si propagano e
contaminano, si espandono sempre più questi tumori … dal sociale
alla politica, nessuno “ livello” sociale si è salvato e siamo
destinati all'abbrutimento, alla decadenza.
Non
c'è più la distinzione tra uomo e donna, esiste solo quella fisica:
pisello – patata ! Per il resto si equivalgono in bruttezza,
scempiaggine, ignoranza, cafoneria, cattivo gusto, prostituzione per
ottenere la qualsiasi cosa, denaro e lusso facile , senza fatica.
Si
equivalgono uomini e donne nell'avere la pelle piena di scarabocchi
orrendi, tutti uguali, tutti omologati, nel pensiero, nel linguaggio.
Si
equivalgono nello schifo dell'essere a quella maniera.
Si
equivalgono nella capacità di tradire, di mentire, dell'essere
ipocriti, osceni!
Alla
fine restano i cosiddetti : Coloro !
Coloro
che nulla hanno a che spartire con questi cinghiali.
Coloro
che sanno ancora amare e a fatica conquistare la qualsiasi cosa.
Coloro
che non si lasciano omologare o corrompere dal sistema di
“Mangiafuoco” .
Coloro
che non hanno niente in comune e sono quelle tribù che si muovono
di notte da un posto all'altro, sempre in cerca di una riva da cui
partire, da una nave per andare in cielo, di una via tra le stelle
per raggiungere lontane costellazioni di sogni, altrimenti qui quasi
vietati; perché “ Mangiafuoco “ non vuole che le sue marionette
abbiano un pensiero, un sogno, un altrove, no! Devono essere un
gregge omologato, pecore clonate.
Che
ben rappresentano l'eccesso, il disgusto, come certe pubblicità,
come certi programmi televisivi, come certa stampa, rappresentano se
stessi.