COME GRANELLI DI SABBIA
Perché nessuno possa dimenticare quanto sarebbe bello se per ogni
sogno che ci aspetta, ci fosse una vita, per noi.
E qualcuno, un amico, una madre, una sorella, un amore, il primo amore, qualcuno , capace di attenderci e che ci prenda per mano e di trovare la nostra vita, la nostra ultima e perenne vita, perché non ce ne saranno altre!
E immaginarsela diversa, più felice, più serena, e sulla scia di questo sogno, addormentarci e svegliarsi con la leggerezza di una sola parola che abbiamo dimenticato: Amore.
Questo sogno sarebbe davvero meraviglioso.
Sarebbe più dolce l'esistenza.
Sarebbe più bella la vita che ci rimane, qualunque vita abbiamo.
E le cose del quotidiano non farebbero male, si potrebbe avvicinare
portata dalla corrente l'amore, lo si potrebbe sfiorare, toccarlo con mano, farsi toccare dalla sua benedizione. Farsi anche ferire, anche morire, non importa, perché tutto sarebbe più bello, finalmente e definitivamente più umano.
Basterebbe poco, davvero molto poco.
Basterebbe dare vita all'unica parola: Amore, e se non c'è in questo linguaggio, se non c'è in questo – noi – magari inventarsela, scrivendola, urlandola, inventarsela come fosse una strada, qui,
in mezzo a questo immane silenzio, in questa terra che non ci vorrebbe, in mezzo a quelli che non ci vogliono parlare, che ci rifiutano.
Che diventi e sia una strada da qui al cuore e dal cuore al cielo, da percorrere e non importa come se con noi c'è anche l'amore!
Allora si che sarebbe bello!
Sarebbe bello sentirsi più umani
Vincenzo Calafiore
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