UOMINI COME TOPI
La vita mi sorride solo quando sei tu
a venirmi incontro e non quei momenti
che mi fanno triste.
Dove di diverso, c’è solo l’alternarsi
di quel pazzo desiderio di vivere
e la voglia di morire.
A volte le sento bisbigliare,
a volte le vedo le cose prive di riverberi
animarsi e cadere come me,
nella mia stanza di carta.
In questa notte priva di valore
ti cerco e trovo le parole che avrei
voluto dirti, proprio questa notte
che non mi vuole.
Come te!, che prima m’illudi
e poi mi getti via!
Che fosse questa la mia vita l’ho
sempre saputo ma importante era
darle “significato” come tutto quello
che intorno a me avrebbe poi ruotato.
Forse è di questo che l’uomo
ha sempre avuto necessità: del significato!
Ed io lo cercai stupidamente su tutti i visi
che a mano a mano incontrai, perfino in te!
Tu,che un tempo non lontano mi dicesti:
T’amo.
Parola che leniva la mia solitudine,
un appiglio in quella mia disperata lotta
per restare a galla.
Anche tu come gli altri, svanita.
Per me rimasero giorni da contare
e sentimenti da seppellire, fu come
cogliere fiori all’inferno.
Tutto avviene così, naturalmente
senza dignità, ci rende uguali ai topi!
Allora, che senso hanno:
l’amore, l’amicizia, la solitudine?
Se al primo vento diventiamo foglie?
Se continuiamo a misuraci come bestie,
se della nostra vita ne facciamo un suk,
se diamo fiducia e poi ci ritroviamo traditi,
beffati, scartati, venduti!
Che la malinconia e la tristezza abbiano
a convivere con la poca allegria,
che noi si viva come topi nella fogna
questo io lo so!
Quello che non capisco è il mio cuore
che nonostante la tua assenza
continua ad amarti!
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