Come in un abbraccio
Se solamente mi toccasse il cuore, l’amore accanto.
Se appena lo sfiorassi come fosse mare
Amore, con il tuo abbraccio.
A volte come triste porto
a volte come autunno in foglie.
Come sangue con i tuoi mari
cangianti e vacillanti, a volte vieni ai miei occhi
triste e solitario sogno.
Come diffusa assenza mentre cade solitudine
e si fa tramonto a un’ala di gabbiano:
come conchiglia vuota, muta e profana,
bella appari dalle diffuse nebbie di una notte
di tempeste antiche.
Come malinconico sogno
mi lasci tra le pieghe di un tempo
se solo ti fermassi per una notte d’amore
come fanciulla bianca di cipria t’offri al solitario abbraccio.
Vincenzo Calafiore
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