Da “ Il Ladro di Coriandoli “
Dialogo tra Amos e Sfera la lucciola
Vincenzo Calafiore
“ campanule bianche odorose come cornamuse suonano al
vento, e nuvole bianche di profumato sambuco, in questa notte stellata, le
nuvole si preparano ad accogliere la luna e rimarranno come un lungo velo di
sposa fino al mattino.
Tu, Sfera, te ne stai lì ad ascoltarmi da quei soffici
petali di viole mentre illumini il buio.
Non chiederti il perché io sia qui, è che non voglio
vivere in quel mondo da cui fuggo, lì non c’è posto per quelli come.
Lì si vive senza sapere cosa significhi – vivere –
Si ama o si pensa di amare senza sapere cosa
significhi –Amare – E’ un verbo coniugato a memoria, recitato il giusto tempo
dell’incanto ….. quanto duri poi questo dipende tutto da come gli interpreti si
muovono sulla scena.
Non è giusto, non è umano elemosinare amore!
Qui non accade, ma dall’altra parte è una cosa normale
elemosinare amore!
Quella cosa di cui non conosciamo niente e per
trovarlo ci mettiamo in cammino, attraversiamo mari e quando lo troviamo non
siamo capaci di riconoscerlo, tanto siamo biechi e ciechi! “
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