Tra cuore e anima
Di Vincenzo Cala
Fiore
5 aprile 2016-Udine
“ …. Da, Settembre..
“
Se dovessi capire che tu, oggi, domani, stanotte, non dovessi esserci io non
avrei alcun significato, di esistere, di amarti, ti Amo.
Sono parole d’amore,
che ti sussurro ogni istante della mia vita che si compone e ricompone secondo
i ritmi del cuore.
Io ti amo con la mia
vita trasparente, sfiorata dalla malinconia, dalla cupezza di certe visioni a
cui vado nel mio notturno delirio.
Il mio vivere fatto
più di misure minime e attonite meraviglie, di certi risvegli del passato,
suscitano in me solo che desiderio di poter continuare ad amarti.
Si è vero, ti chiamo
con tutti i nomignoli più strani, ti cerco
perché è di te che ho bisogno per vincere ossessioni e disorientamenti
che si alternano nell’amabilità delle
mie parole che vorrebbero solo dire, ti amo, nonostante i miei inverni, la mia
stessa storia, la durezza della vita controllata da antica sapienza.
A volte faccio fatica
a riconoscermi in quelle ceneri rimaste nella faticosa e arida realtà dalla
quale cerco di allontanarti, perché voglio che tu rimanga e sia la mia isola,
il mio mondo, il mio esistere.
Ma i miei destini, le
scelte, si danno battaglia in una guerra annunciata e dichiarata, da una parte,
la continua ricerca di te e del miglior tempo per amarti e guardare i tuoi
occhi dopo l’amore; l’altro invecchiato nella bigia quotidianità a volte
inconcludente. Ha inizio così un duello che mette a nudo fragilità e
confessioni come un verso scomparso e sempre presente: amarti.
Sponde nebbiose di
malata luce e perlacee aurore di risvegli di un amore prensile e sereno
avvolgono i dialoghi che fanno vibrare un ventaglio di emozioni personali in
cui a volte si annidano intime tristezze.
Se tu non dovessi
esserci io morire in una tinta d’occaso senza poter raccontare con
malinconica effervescenza la nostra
vita, del mio e di te!
Noi siamo, <<
la razza pura dei sogni >>, la fiaba che abbiamo iniziato a scrivere
tanti anni fa senza confini, senza frontiere, in cui i sentimenti non scompaiono ne cambiano.
Se amarti vuole dire
<< sono qui, ci sono…. >> io voglio amarti fino alla fine dei miei
giorni.
E’ un amore
irripetibile nel continuo franare del mondo che continua la sua assurda corsa.
C’è il mio disagio di
vivere lontano da te, chiuso e a volte arreso, senza colpe, in un oscuro
assurdo inganno del destino in cui scivolano silenziosi i giochi, i mesi senza
fine, il bianco e nero dei ricordi, gli interni sonnolenti, gli entusiasmi, che
ogni volta riemergono in confessioni ora brevi, fulminee, ora lente e pausate,
in quel mio continuo: ti amo!
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