sabato 24 febbraio 2018


Ad un passo dal baratro

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Di Vincenzo Calafiore
25 Febbraio 2018 Udine


“ Una delle punizioni che ti aspettano
per non aver partecipato alla politica
è  di essere governato da esseri inferiori”
                                Platone

C’è qualcosa che non capisco, o per lo meno non del tutto; non capisco il grande desiderio ormai imperante e incontrollato dell’uomo di voler in ogni modo e con ogni mezzo a disposizione cambiare il corso della vita di tanti.
A guardare bene intorno ovunque o in quasi ogni parte del mondo esistono ormai da anni conflitti irrisolvibili, perché la parola è stata data alle armi invece che alla bocca.
Guerre che continuano ad esistere e a macinare tutto, che sempre più sprofondano nella
 “ normalità” del quotidiano di cui immancabilmente si è informati.
Mi fa paura il non capire che siamo tutti coinvolti o no su una zolla di terra sospesa in un universo che potrebbe inghiottirla o farla sparire per sempre.
Pare che la “ Pace “ sia indigesta, e a questa si preferisce causa una oscura politica invece incentivare i conflitti già esistenti e come se non bastasse aggiungerne di nuovi in una escalescion terrificante.
Ora “noi “ il 4 Marzo andremo a votare finalmente dopo tanto tempo e metteremo fine a una campagna elettorale di insulti e veleni, di urla, violenza e di grandi promesse forse irrealizzabili.
In realtà così fatta per forza di cose per vincere si dovrà ricorrere alle – coalizioni – e sperare che funzioni, altrimenti si tornerà a votare.
Ma è paradossale quanto accade e continuerà ad accadere fino allo “ Stop “ , pare che quei signori dei piani alti fino ad oggi abbiano fatto chissà che cosa di grande e magico, quando non hanno fatto nulla o poco.
Mi pare che coloro che avrebbero dovuto rappresentarmi o rappresentarci lo abbiano fatto poco e abbiamo tutti assistiti ai peggiori spettacoli di un “ avanspettacolo” pietoso e schifoso; ci vorrebbe un pugno di ferro per coloro che si arricchiscono indebitamente mettendo a rischio l’esistenza di tanti con l’uso del territorio in discariche a cielo aperto, avvelenando terra, acqua…. Con le conseguenti morti di bambini specialmente.
Contro coloro che contrabbandano droghe di ogni genere, se il caso pure condannarli a morte.
Ma non è possibile accettare in tutte le sue sfumature l’ottusità del fare politica più per se stessi che per la “ polis “; non è accettabile più o non sono più accettabili certe situazioni che stanno mettendo a rischio un ordine sociale ben consolidato almeno fino a pochi anni addietro.
Chissà come andrà a finire!
Da tutto questo “cazzabuglio” uscirà qualcosa di autenticamente nuova?
Ci sarà o si verificherà una svolta epocale o tanto significativa da cambiare uno stato di malato terminale in uno stato di pronta guarigione?
Dipenderà da noi! E non abbiamo le idee chiare, perché siamo confusi e sbandati, una condizione ideale che permette a un palinsesto già provato e collaudato di tornare a prendere vita.
Sta a noi riprendere ciò che ci è stato tolto “ il potere”, sta a noi dire basta o che è ora di cambiare le cose affinchè torni la “ democrazia “ anche se ci vengono a dire o ci è stato detto che questa non esiste o non è mai esistita.
Chissà come andrà a finire …. E potrebbe anche ingrossarsi maggiormente il fiume di coloro che non pensano proprio di recarsi alle urne !
Comunque sia o comunque si concluderà l’assurdo, il colpevole principale a cui addossare le colpe siamo “ noi “ incapaci, buoni solamente a lamentarci o di piangerci addosso, pronti a farci le fotografie, di scendere in piazza sotto le bandiere in cortei contrapposti, urlatori che facciamo a gara a chi urla più forte o a chi sfascia più cose, ignobile chi meglio se la prende con gli agenti di Polizia e Carabinieri lì comandati a difendere o a separare, a proteggere.
C’è da augurarsi che dopo il 4 Marzo nasca nel nostro ex bel paese una nuova alba!

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