Amare con “
tatto “
Di Vincenzo Calafiore
06-11-2019Udine
“ … è attraverso la pelle,
che
diventiamo degli esseri capaci
di volare, di
amare una donna.
Per amarla
bastano solamente,
tatto e dignità,
pari dignità! “
Vincenzo Calafiore
( Premessa: E’ per quegli uomini che ritengono la propria donna una
serva, o un qualcosa da usare a letto, ma anche da picchiare,umiliare,uccidere.
La cosa peggiore che questi uomini possono fare è quello di pensare di averla e
possederla per sempre, quando invece potrebbero un giorno né possederla, ne
averla. Perché la donna è un significato ben diverso, è Amore, libertà,
pensiero, dignità, ma è anche un insieme di cose e sentimenti diversi, e come
sa amare lei, questi uomini non ne sarebbero e non ne sono all’altezza. )
Conoscere
una donna, o meglio, il pianeta donna è la conoscenza di significati umani
profondi, ma anche speranza di una vita diversa, migliore …. È una connessione
con la vita.
La
storia di ogni – esistenza – è un tracciato di vincoli che includono, il
rispetto e l’onestà, ma anche con la vita stessa.
“
Pelle con pelle “… la pelle è il portone di ingresso a un mistero meraviglioso,
è un portale che ci mette in contatto con l’universo.
Amare
per essere amati, attraverso la pelle percepiamo lo stato d’animo, la
sincerità, dell’altro o dell’altra; desideriamo l’abbraccio, i baci, le
carezze.
A
volte o quasi sempre abbiamo nostalgia
di mani dolci e calde che scivolano sulla nostra pelle.
Gli
uomini e non tutti sono degli imbecilli presuntuosi, ignoranti e ciechi,
incapaci di amare ma capaci di violentare una donna, o di fare del suo corpo
terra di desiderio su cui sfogare la primaria esigenza, per raggiungere un
orgasmo che in questa forma è animalità, totalmente priva di amore e di poesia,
di dolcezza, gli incontri casuali …
Esistono
tante differenze!
Il “
pelle con pelle “ , quindi il contatto corporeo è di per se una risposta istintiva,
un piacere immenso dato dall’essere accarezzati o ricevere anche delle
stimolazioni tattili, ma soprattutto deve esserci quella componente
fondamentale chiamata: tenerezza.
La
gestualità dell’abbracciare, accarezzare, baciare, dello rimanere vicini, del
guardarsi negli occhi nell’insieme è una sicurezza di cui si ha bisogno,
necessità vitale, perché risiede in essa la convinzione di essere desiderati,amati,
si sviluppa o si manifesta anche il desiderio del contatto caldo, accogliente,
affettivo; la naturalezza del piacere corporale e accoglienza.
La
necessità emotiva di contatto è una necessità fondamentale dell’uomo.
E’ qui
che si compie il “ volo “ attraverso l’affettività si porta a compimento l’istintivo
atto di vincolazione umana tra il dare e ricevere.
Chi
ama veramente, con cuore ed empatia le mani sanno parlare, c’è il tocco affettivo
e delicato dell’anima, la carezza delle mani che intuiscono di essere
desiderati o no, o ciò che è peggio rifiutati.
Ma
questo lo sanno quegli uomini che sanno amare … davanti alle mani premurose, calde, affettive,
il corpo si lascia andare, dinanzi a mani, rozze, ostili, si allontana, si
chiude, si nasconde.
Quindi
la pelle desidera solo che mani leggere ( le mani dell’anima), non possessive;
desidera quelle mani che non chiedono nulla che sono sempre lì in attesa,
leggere, piene di tenerezza e maggiormente di silenzio, poiché l’amore è più
silenzio che parole!
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