La valigia dei sogni
Di Vincenzo Calafiore
17 Gennaio 2021 Udine
“ … è scrittore colui che tesse
e da vita ai sogni passa anni, la sua vita
alla paziente ricerca dell’essere distinto
che porta dentro di sé e del mondo
che lo circonda e lo rende
la persona che è ….. “
Vincenzo Calafiore
Di Lei, ricordo gli occhi,
soprattutto. E quel suo modo di farli parlare, di guardare, è dolce, sereno,
quello sguardo che invita a rimanere dentro i suoi occhi.
La voce, che a tratti sembra
spegnersi in un suono secco, d’improvviso si dilata e s’aggrotta restando
tuttavia sempre nitida.
A guardarla bene, sorprendono
le mani, le dita snelle come quelle di una giovane, nella grazia di una pagina.
Io, ti amo così! Nella
distanza e in questi giorni invisibili è come cogliere qua e là, scorrendo
pagine di una inesistenza, più farraginosa, fumosa, che serena.
Ti guardo e penso che non
esistono due occhi belli come i tuoi, così neri e profondi come il mare, soli e
mi sembra che Tu possa ascoltarmi, sentire i miei pensieri, penso questo e
penso all’amore che ho nel cuore per te.
Penso alle distanze, ai tanti
cieli che mi separano da te, anche se tutto è un po’ vecchio io non posso fare
a meno di continuare ad amarti.
Sento un po’ la stanchezza,
sono gli anni che ho, ma mai ho smesso di amarti in questo mi andare in salita,
con la fatica alle gambe e la primavera nel cuore.
Lo sai, i narratori e
sognatori come me lo sanno, l’amore è negli occhi di chi lo guarda, in un tempo
infinito in questo tempo di vagabonde maschere coperte da troppe illusioni, è
una notte col suo silenzio, quel silenzio che a volte mi sembra la morte, mi da
la forza di dirti, ti amo!
Respiro la tua aria, è un istante
che vorrei vivere con te per sempre!
Sai, ora più che mai c’è il
bisogno di amare e di essere amato, è una necessità interiore, un nutrimento
fondamentale dell’anima; e c’è la necessità di tornare là dove è l’inizio di
noi.
Rimanere lontani è un viaggio
nell’invisibile ove i giorni scivolano accanto alle attese che cadono negli
spazi bianchi tra riga e riga del racconto interiore, del legame, delle
inquietudini, delle mani e occhi stanchi di guardare sempre lo stesso cielo
vuoto di te.
Il pensiero di te è una
scrittura continua che, fulminando, coglie gli imprevedibili sussulti dei
desideri, mai placati.
Continua l’amore a muoversi
su quotidiane mappe, marginate dal tempo.
L’amore non smette di
intrecciare i suoi percorsi in quel mondo fantastico che è: il pensiero rivolto
a una donna!
Così - amare – o essere amati è un fondamentale
dal quale farsi sopraffare, come lo scoglio si lascia sopraffare dal mare che
sembra annegarlo, ma è solo vita che passa e torna, rimane dentro e attorno.
Non so fino a quando potrò
amare, ma ora è il momento di amare, di assaporarne ogni attimo per un
godimento interiore.
Ecco perché ti amo!
Lasciamo a chi ne avrà voglia
il piacere di trarre dalle pagine di questo amore più precisi dettagli. Tutto
ciò è una valigia piena di sogni, che comunque costringe sedersi a un tavolo, a
ripiegarsi in se stessi e costruire un mondo nuovo con la parola – Amo –
Così, come scrivere è scavare
un monte con un ago, Amare è toccare il cielo a piene mani!
Amare è dunque avere sempre
una nuova vita!
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