Saudage
Di Vincenzo Calafiore
27 Ottobre 2018 Trieste
“ Non c’è nulla al mondo che
abbia
lo stesso potere della parola.
Certe volte le scrivo, e una
mi colpisce
e rimango lì a guardarla fino
in fondo
per ore e ore è una parola
d’amore!
Improvvisamente comincia a
brillare… “
Vincenzo
Calafiore
Sono tua! Sono felice .... lo
dici sempre !
E poi è vero, come vera è la
vita, ma tu hai qualcosa di mio, la mia sciarpa azzurra che ti aiuta ad andare
nei tuoi sogni, scrivimi e raccontami di te, affinché si possa assopire la mia
Saudage di te!
Scrivimi una lunga lettera,
come fosse l’inizio di un romanzo, scrivimi una lunga lettera d’amore, preludio
a un incontro, o come se fosse una dichiarazione d’amore alla vecchia maniera.
Vorrei dirti ti amo! E te lo
dico con la mia memoria, tu mi conosci, come conosco te, e vorrei essere lì al
mattino quando apri gli occhi e mi vedi e mi sorridi… ah! Mi dichiaro a te
scrivendo questo foglio, una lettera e ti dichiaro ancora una volta: ti amo.
Mi piaci moltissimo, tutto mi
piace di te, forse sono irragionevole, forse quel poco di felicità che basta a
tenermi sveglio di notte per iniziare a sognarti.
Andiamo in contro alla vita e
lo facciamo assieme, leggiamo le nostre menti, sei il mio desiderio, la mia
Saudage!
Ti guardo di nascosto, quando
non mi vedi ti sorrido, bacio la tua fronte, i tuoi occhi, le tue labbra la
sera quando da una pagina scaturisce il tuo profumo; ma dopo tutto è una lettera
d’amore che scrivo ogni sera, senza aspettarmi una risposta!
Al risveglio certe volte ho
la sensazione di trovarmi come nella notte nel cerchio magico delle tue
braccia, sento le tue labbra cercare le mie. E’ per me la rinascita in un mondo
che si schiude e mi allontana dal resto, dalla grande miseria, dalla solitudine
che l’amore vuole.
Forse sono solo che
un’immagine dentro i tuoi occhi … forse sarà solo mio…
Ma è vita come quel ti amo,
quando lo dico è con fede, con amore, di sogno in sogno, ma tu guardarti allo
specchio, guarda gli occhi che amo, le labbra che amo! Questo sono io
circondato dal tuo essere. Penso che senza di te non potrei esistere, mi
dimentico di tutto tranne che di amarti; a volte penso che tu mi abbia
incantato con una porzione magica alla quale non so resistere.
E’ vero, è vero che mi
aspetti tutte le mattine, tutte le sere? E ho paura di una gioia così forte che
potrebbe portarmi via, e invece sono qui come ogni giorno e ogni sera ad attenderti
come il vespro sul mare…. senza accadimenti.
Avrei voluto che tu ci fossi
quando faccio ritorno a casa a notte fonda,
avrei voluto che fossi almeno
questa sera, avrei voluto che ci fossi quando mi giro e trovarti lì davanti ai miei
occhi, a quell’angolo di strada ove ci siamo lasciati tanto tempo fa.
Da allora e voglio che tu lo
sappia mi sono sentito solo anche in mezzo alla gente, non ho più guardato il
cielo come facevamo sperando in una stella cadente per poter esprimere un
desiderio.
Avrei voluto che tu stasera
fossi qui a sfogliare il passato, ma non sai che il mio presente è già il mio passato,
sotto questo quarto di luna, poco illuminata che a guardarla bene sembra una
spiaggia deserta, come lo sono le ore, i giorni a cui consegno una lettera
d’amore!
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