lunedì 22 ottobre 2018


Le parole del vento

Di Vincenzo Calafiore
22 Ottobre 2018 Udine

  sono state così profondamente mie le parole
che dopo di esse nessuna è più riuscita
a emozionarmi.
Le mie parole che il vento ha portato via,
sono state così profondamente mie che
nemmeno la fantasia sarà più in grado
di proporle che possano ad esse rassomigliare..
Io ci spero sempre in quell’alba nuova che me le riporti,
ci spero come a un miracolo e la prima
che vorrò pronunciare sarà: ti amo! “

                                           Vincenzo Calafiore


Ed io ricordo quando rimanevi a guardarmi negli occhi senza dirmi nulla, era come se le parole ti fossero fuggite via dalla bocca; ma ricordo anche la prima volta che ti vidi, così bella e così dolce, tanto che in quel tempo ti avevo paragonata a un’alba.
No un’alba comune ma quell’alba perfetta in tutti i suoi equilibri, come gli occhi tuoi con le tue labbra, le tue gote con i tuoi orecchi, i tuoi capelli con i tuoi seni, tutto così perfettamente armonico, mi sono innamorato subito di te senza averti mai parlato, ne sfiorata con un dito, ma ugualmente mi innamorai di te così come quell’alba che ancora adesso spero che nuovamente si manifesti.
Sono così profondamente innamorato di te, che dopo di te nessuna sarà capace di emozionarmi … sì perché ogni volta che ti vedevo o tutte le volte che si faceva l’amore io mi emozionavo..
Sei stata e sei ancora mia tanto da ricordare i ritmi del tuo respirare veloce quando a te mi stringevi, sentivo il tuo cuore sulle tue labbra.
Sei così mia, sei così in me che non sarò mai più in grado di amare un’altra donna! E sai perché? Il fatto è che il tuo sorriso è di una strana e rara bellezza, ma tanto bello che mi incanto a guardarlo senza stancarmi mai.
M’incanto ad osservarlo per ore, e chissà se sarò io il motivo, chissà se tu mi starai pensando …. Io ci penso sempre a quell’abbraccio pelle con pelle e mani con mani, labbra con labbra! E’ questa la felicità?
Forse sì, e le parole avranno un senso, la vita stessa avrà un senso. E ci sono parole che di notte torneranno a raccontarmi di te, di cosa c’è dietro il tuo profumo, dietro i tuoi occhi, dietro le tue labbra!
Cosa mai ci sarà di così forte, di così immenso, se non l’amore?
Lo so ci saranno momenti in cui questi ricordi torneranno e mi leveranno il fiato, basterà per strada sentire una voce uguale alla tua, un profumo, passare davanti a una vetrina e vedere un vestito, o riprovare un sapore, a far si che si inneschi un inarrestabile desiderio di te, di tornare tra le tue braccia in un letto che profuma di rosa.
A volte mi sento come una situazione di attesa, non so di cosa, ma sono lì in attesa di qualcosa che potrebbe raggiungermi o giungermi da un pensiero recondito, da un desiderio che non mi lascia mai!
Forse noi siamo come radici che cercano sempre più nelle profondità l’acqua, noi l’amore. O forse siamo su questo mondo per cercarci e amarci, prenderci e lasciarci all’alba, e torniamo a nascere entrambi con lo stesso amore che non fa in tempo a diventare sogno che ritorna ad essere amore.
Forse non siamo altro che orgogliose cicatrici d’amore, orgogliose cicatrici! Così inquietante solitudine…..


Nessun commento:

Posta un commento