Mai più
( da Blu Oltremare )
Di Vincenzo Calafiore
25 Novembre 2019 Udine
“ E c'è un vuoto che mi assale
che non so colmare.
È che c'è tanto amore da dare,
ma di un solo amore voglio parlare…..
( Blu Oltremare) Vincenzo Calafiore
Ormai è così, succede ogni notte a un certo punto arriva lo
stesso “ pensiero” che come un colpo forte di vento spazza via il sonno; così
mi ritrovo alla mia scrivania a scrivere, a raccontare cose che ormai hanno
senso solo come fine a se stesso: la narrazione!
Ma quello, cioè quel “ mare di dentro in burrasca “ non
importa a nessuno, o meglio non servono a niente poiché è venuto meno il
significato, il senso.
Più rimango affacciato a questo “ mare di dentro “ e più
comprendo il linguaggio, e la maniera di fare della solitudine; che sa più di
abbandono, di lascito.
Mi tornano in mente certe parole, certi giorni, i momenti
che ahimè fanno parte di un vissuto indimenticabile; immancabilmente nasce una
sorta di confronto con l’odierno e mi accorgo o meglio mi rendo conto della mia
stupidità, perché solo uno stupido può ancora credere che l’esistenza la si
potesse o si può renderla vera, autentica, plasmandola di verità e di certezze,
ma anche di sogni, di amore e invece non è affatto così, la realtà è ben
diversa.
Forse o sicuramente scrutando e leggendo il silenzio, si
capisce o si percepisce, che in realtà cose come la dolcezza, l’amore, non
servono, quel che servono invece sono a essere: quel continuo recitare e la
finzione scenica e rappresentativa di un qualcosa lontanamente simile
all’amore.
L’Amore, o l’Amare sono un’altra cosa è, l’essere legati da
un qualcosa di meravigliosamente sottile, invisibile, un qualcosa che nessun
silenzio mai riuscirà a rompere; è un rimanere dentro, mai per convenienza, ma
solamente perché è o era solo che amare.
Io sarò per sempre, un sempre!
Finché alla fine in quel mio e solo mio – sogno – io bacerò
il tuo cuore, perché ti voglio e morderò la tua pelle e con il cuore sulle mie
labbra sarai mia, per sempre, guardami sono io! Chi mai potrà cancellare –
l’istante di un sì - l’istante che accade, la mia anima senza più età, le tue
mani che vorrei, i tuoi occhi che non ci saranno più, guardami sono io!
Sono qui oggi come ieri, come domani, in compagnia di quanto
è andato perduto, perché il cuore riporta indietro, l’amore riporta indietro,
l’amare riporta indietro … eppure c’era un tempo, c’è stato un tempo quando non
conoscevo il dolore, quando credevo che un per sempre sarebbe rimasto per
sempre, che tutto sarebbe rimasto lo stesso.
Ma ora il mio cuore si sente perduto in una solitudine
indescrivibile, perché ormai sono già ieri.
E’ come se non ci fossi più, come chi se n’è andato, a chi
sta andando via lentamente per non tornare più.
Vorrei non farmi più domande, di cui conosco le risposte, inseparabili
e distanti.
Vorrei che non ci fossero più quei pensieri … cosa starà
facendo, dove sarà, con chi sarà, perché tace, perché non scrive, perché non
c’è?
Eppure c’era un sogno! Un sogno da realizzare.
Non hai saputo e mai saprai che c’era un sogno, un sogno da
difendere, da custodire, e invece siamo sconosciuti anche a noi stessi.
Magari un giorno, chissà, ci incontreremo, e con lo stesso
imbarazzo forse ci saluteremo; mi dirai di te e io ti ascolterò come sempre.
Ti racconterò della mia vita, e che il
viaggio che avevamo in programma di fare assieme, sono riuscito a farlo. Mi
dirai che non sono cambiato in niente; ho sempre quella faccia buffa, sempre i
miei vizi che hai cercato di togliermi e
che nonostante gli anni continuo a trovarmi incasinato con quei miei stessi
pensieri, che tu poi hai capito che erano bellissimi. Capiremo, guardandoci
negli occhi, che è tutto passato, e che senza nessun rimorso continueremo la
nostra vita.
Nello stesso distacco, nello stesso
silenzio.
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