Di Vincenzo
Calafiore
30 Luglio
2020 Udine
“… c’è un dolore forte,
intenso,
più forte di quello provato,
quando
non ti sei sentito dire
quelle parole
che più desideravi sentirti
dire.
E’ lo stesso che senti quando
passato
il tempo quelle “ parole “
tanto attese
e desiderate arrivano, ma
ormai
è tardi e non hanno più senso…”
Vincenzo Calafiore
17/08/19
L.633/41 Proprietà Intellettuale Riservata
C’è un dolore forte, intenso, più forte di quello provato,
quando non ti sei sentito dire quelle parole che più desideravi sentirti dire. E’
lo stesso che senti quando passato il tempo quelle “ parole “ tanto attese e desiderate arrivano, ma ormai
è tardi e
non hanno più senso.
Succede
sempre così e il più delle volte ci si perde.
Io mi sono
perduto tanto tempo fa, non ricordo quando, ma ricordo il dolore e quello che
rilasciava goccia a goccia ogni momento del giorno, come un veleno, e muori
dentro piano piano, poco a poco.
Mi sono
perduto pur cercandomi nei luoghi della felicità ove ero stato; in certi
momenti avevo messo in dubbio per fino la mia stessa esistenza, e mi cercai per
tanto tempo.
Mi sono
ritrovato tanti anni dopo, su una spiaggia abbandonato, depositato lì chissà da
quale marea che non ritornando più mi abbandonò assieme a tanti altri legni… mi
sono ritrovato lontano da tutto e da ogni cosa, lontano da dove ero stato
felice, da dove era partita la mia vita.
“ Io ti ho
per sempre! “
Ti ricordi
quante volte, anche nei momenti delle nostre voci, te lo dicevo? Ti ho per
sempre … e la vita era bella, valeva la pena di affrontare tutte le sue
tempeste, perché noi sapevamo che ci saremmo ugualmente salvati, uno avrebbe
salvato l’altra.
Tu non mi
hai salvato!
Piano piano,
poco a poco, io ti ho perduta, ci siamo perduti ! Quante notti ti ho cercata da
un capo all’altro del mio mondo, nel letto largo e lungo un mondo e tu non c’eri.
Ma ti cercavo in quei discorsi che ripetevo come un rosario, che raccontavano
di noi .. non sai né conosci le pene in cui mi lasciasti , “ Io, però ti ho
sempre! ” non è una frase detta o imparata a memoria, ti ha tutta dentro e
questa mi appartiene come le lacrime che una volta giunte agli orli degli occhi
dirompevano come piccole cascate argentee sulle guance, o quando nel buio
cercavo le tue braccia, le tue labbra, i tuoi occhi ba baciare, la tua testa da
accarezzare … mi resi conto di un solo fatto, che non c’eri … e ancora ti
volevo, ti volevo per tutta la mia vita.
Chiesi
allora alla vita mia di restarmi accanto e la trovai sorda e muta.
Tu sei
sempre stata con me anche quando mi sono allontanato dalla mia stessa vita o
quando cercavo di rimanere a galla e guardandomi allo specchio per farmi
coraggio mi dicevo: “ …sei ancora un bell’uomo..puoi farcela ! “
Ma più io ho
voluto amarti e più tu te ne volevi andare via, perché?
Mi chiedo perché?
Piano piano, a poco a poco… perché te ne sei andata via?
Il pensiero
ora è: …. Ci penserà forse l’altra tua vita a farti ricordare di me, di noi.. a
ricordarti quanto siamo stati felici e cosa era la felicità che mai più sarà
per te la stessa.
Ma so che
non sarà così, avrai altri occhi, altre labbra, altre braccia che forse più del
mio tutto, sapranno fare, ma quello che non sai è che io “ Ti ho per sempre “
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