Se imparassimo ad Amare?
Di Vincenzo Calafiore
“ Se più non fossi vivo
quando verranno i pettirossi,
date a quello con la cravatta
rossa
per ricordo una briciola.
E se anche non potessi
ringraziarvi
Perché immerso nel sonno,
sappiate che mi sforzo
con le mie labbra di granito.
La cosa strana è del non
essermi mai arreso a questo ignobile sistema, nonostante la mia non più giovane
età.
Stando alla data di nascita scritta
sul documento di identità avrei 75 anni, nel bene o nel male avrei ormai da
tempo superato il mio “ Checkpoint “ o
“Punto di non ritorno” su questo treno di
pochissime fermate, che sferragliando se ne va nel suo ultimo viaggio, sui
binari dell’infinito.
C’è la serenità in me, la
conoscenza negli occhi, che ancora assetati d’amore dal finestrino incantati
stanno a guardare, la vita scorrere
velocemente.
Ora ci vorrebbero:
Tutte le parole per non
morire miseramente in una stazione abbandonata.
Tempo, corpo, emozioni e un
prontuario per leggere questa mia età sconosciuta e difficile.
Quello che più temo è il “
come “!
Come sarà questa mia età, in
cui ho potuto fino a un certo punto imparare molto, conoscere tante cose; ma da
questo punto in poi da non ritorno, cosa mi aspetta?
Tuttavia non è stato sufficiente
osservare per comprendere quanto sia stato importante leggere stati d’animo ed
emozioni dall’interno, dalla parte dell’anima di una donna, piuttosto che
dall’esterno, per meglio conoscerla!
La difficoltà in questo,
generalmente, sta nello sguardo pilotato dal richiamo sessuale a guardare forme
e linee, come primaria importanza, a danno dell’interiorità.
La nozione di “ corpo “ s’inserisce perfettamente nel “
prontuario” nostro, sin dall’adolescenza, per la sua fonda mentalità di quello
che è il lungo processo di costruzione dell’identità: il corpo venerato e
amato, talvolta anche odiato.
Il – corpo – è l’elemento
fondamentale della prima valutazione nell’immediatezza che ogni soggetto maschile o femminile esibisce al mondo
esterno, prima che avvenga il contatto relazionale.
Quel che più dispiace è stato
il ridurre il – valore – di essere umano al corpo soltanto.
Ma se invece di questo,
imparassimo ad amarci così come siamo, senza maschere, senza idiozie, senza
esibizionismo esasperato di una bellezza corporea talvolta naturale, senza quel desiderio di
possederlo ad ogni costo!
E, se imparassimo ad amare?
Ho letto molto e mi sono
dimenticato di vivere. Il fatto è che la conoscenza, la voglia di scoprire
nuove forme di vivere, nuovi modi di guardare una donna, mi ha preso subito la
mano ed è allora che la mia vita è cambiata. Riuscire a capire tutto andando
oltre le parole e le frasi, ogni difficoltà, ogni significato, non sono più
stati per me difficoltà in quanto tutto era davanti agli occhi nitido e chiaro.
A volte la vita come una
donna, sono come un libro; un libro può essere stilisticamente bello e
contenutisticamente interessante, ma non avvincente, affascinante!
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