La vita, l’esatto contrario dei sogni
Sebbene
il mio concetto di tempo sia diverso, il concetto che si moltiplica e amplifica
in ondate incessanti di malinconica attesa di un qualcosa per lo meno di
meraviglioso, capace di cambiare o quantomeno colorare vivacemente la
condizione grigia della quotidianità, tingendo l’atmosfera di una bizzarra
predisposizione all’eternità, sono giunto a questa stazione sperduta, in una
spianata brulla, secca come una foglia morta ai piedi di un albero divorato dal
tempo.
Soltanto
settantasei lunghi e lenti anni. E ciascuno di essi mi ha avvicinato alla
felicità, sussurrandomi che non era troppo tardi per qualcosa che assomigliasse
alla salvezza, come se nell’enorme, folle e sfibrante vivere, qualcuno avesse scelto
per me, un’alba meravigliosa speciale per la tristezza; ogni sorsata di questa
illusione mi portava via un po’ di afflizione e mi rasserenava tentando di
restituirmi i miei colori.
A
bordo di questo treno altri come me, passeggeri intenti a leggere libri antichi
che raccontano di esistenze smarrite e indicano la via per ritrovarle; il
rumore incessante dei tratti di unione dei binari nelle orecchie che indica
quanto lentamente stessimo viaggiando.
Fiacco
e insonnolito ci ha messo tutto questo tempo a percorrere poco più di mezza
vita.
Ridevano
commentando il tempo archiviato, come se non gli appartenesse, erano allegri,
sembravano contenti di correre in contro a l’ultima stazione.
In
parte una donna, il volto dolce e vivace, un viso come pochi, sereno nella sua
bellezza; la notai subito la sua bellezza, impossibile non farlo.
La
tristezza che mi ha sconvolto l’anima, me la porto addosso da sempre, come
cucita sulla pelle, non ha predisposto a una fugace felicità, a un godimento,
tutt’altro.
Eppure
sentivo che era un errore sopportarla, distrarla, ubriacarla di magiche
visioni, e nonostante tutto continuai a farlo, succede anche ai tori che sono entrati nell’arena, i
cancelli si sono ormai chiusi …..
E
se domani mi svegliassi tramutato in un animale, in un mostruoso animale?
Non
ci hanno mai raccontato che le metamorfosi si verificano così, senza nessun
preavviso, senza nessuna possibilità di difendersi ?
Se
domani incontrassi la felicità?
La
verità è che con il tempo crollano i
muri alzati in difesa, piano piano le persone che più ho amato hanno preso
direzioni opposte alla mia, anche il loro amore finì per dissolversi nel regno
del disincanto!
Ed
eccomi qui, in questo tempo, senza memoria ne pace, frenetico e arrogante,
disinvolto predatore d’anime, eccomi a dirigere i miei passi verso nuovi
orizzonti, lontano dal disorientamento ideologico ed esistenziale, lontano da
questa terra dove sono nate le utopie, piccole, frammentarie, con frontiere estremamente
limitate!
Ma
pur sempre utopie dopotutto, come lo è la vita: un insieme di utopie!
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