Di
Vincenzo Calafiore
21
Ottobre 2023 Udine
“
….. è nostra la paura della tenerezza
Amami
e scriverò sulla tua pelle poesie
d’amore!
Fa che la tu bocca
lasci
segni di passione, voglio sentire
il
calore della pelle tua sulla mia….
Voglio
sentirla bruciare, ardere
tra
le parole di un verso, mentre
agli
occhi tuoi s’infrangono le
certezze
mie! “
Vincenzo Calafiore
Tu
lo sai bene che sono stati i tuoi occhi, a stregarmi, la loro maniera di
guardarmi e scavarmi dentro, erano come fossero assetati di un oltre mare, di
un oltre amore; io mi ci sono tuffato dentro, e lì sono annegato d’amore.
Io
mi conosco, conosco le mie debolezze, ho sempre evitato di chiedere aiuto, ma
adesso, adesso che ti ho nel cuore tremo al solo pensiero di perderti. Non sono
mai stato bravo a fingere, non ci sono mai riuscito, mai l’ho fatto, nessuno sa
come sono fatto, tranne quei pochi come sono davvero. Io con le mie paure ci
convivo ogni giorno, e ogni giorno mi stanca la corazza che indosso per
difendermi dall’idiotismo, dalla mera ipocrisia; provo a vivere e sorridere,
provo a essere – mare - .
Mi
piace quel sorriso che hai, accende di luce le tue labbra, te lo darei un
bacio, nei libri da sempre!
E’
difficile viverti, con i tuoi sbalzi d’umore, coi tuoi silenzi, con le tue
lontananze, eppure il mio amore non ti ha mai abbandonata.
Eppure
lui, il mio amore, ti ama ancora!
Lui
che ti vorrebbe per sempre e sa che per sempre non potrà mai essere … perché
vuole tenerti.
Ci
siamo dimenticati in un sogno!
Ora
ci sono i pochi attimi vissuti assieme da un sogno all’altro, da una vita a
un’altra vita ove ricordavo a me stesso: … dai baciala all’improvviso ,
abbracciala da dietro all’improvviso senza che lei se ne renda conto e falle
sentire tutto il tuo amore con un leggero passo di piuma!
Stanotte ti ho sognata sai? Eravamo su un letto una di fronte all’
altro, luci soffuse, e forti profumi d’incenso e mi parlavi di un altro uomo. Ti
ascoltavo,ti guardavo e sentivo la mia fine vicino. Ad un certo punto non hai
più parlato. Sei rimasta lì a guardarmi erano i nostri occhi a dialogare in
silenzio. Ci fu un momento d’imbarazzo non sapevo come uscire fuori da quel
sogno. Avrei voluto accarezzarti i capelli …… Dio quanto sei bella amore mio!
Ti mangerei di baci…. Ma ero già svanito!
Vorrei tanto chiudere nuovamente gli
occhi e riprendere da dove sono svanito,riprendere da dove tu mi hai
dimenticato! Ma c’erano i sogni, quei sogni che sempre a te riportavano come fosse
marea, c’era la realtà tutta dentro una parola: lontananza, ma ci sei tu a
farci incontrare ovunque dentro un sogno a volte più grande, a volte più vita,
tanto vita, da riportarmi a riprendere la stilografica e un foglio bianco da
riempire di mare. Guarda, guarda come sono felice, se almeno loro i sogni
dissimulassero un po’ e si fingessero veri, sentirli vivi comprendere il loro
linguaggio, sembra di vivere un sogno dentro un altro più grande, grande come un amore felice. Il Tatto e la ragione
impongono di tacerne come d’una ferita nelle alte sfere della Vita. Magnifici
sogni nascono al tuo cospetto. Mai e poi mai riusciranno a popolare la terra di
mezzo,ove io sono in attesa di un tuo ritorno. Chi non conosce l’amore felice dica
pure che in nessun luogo esiste l’amore felice. Che non può esistere e gli sarà
più lieve vivere e morire nella dannazione del dubbio. Stanotte potrei
giurarlo, amore mio, ti ho incontrata. Eri bella, eri bella, eri sogno, eri
silenzio notturno, eri in ogni mio ovunque. Ma ci sono stati degli strani
silenzi mentre leggevo le tue mani … forse dovrei chiudere gli occhi e
attendere il rovescio del sogno per poterti baciare. Dio quanto ti ho stretta,
la mia bocca vicino alla tua, le mie mani che cercavano i tuoi seni, quando tu
dicesti: amore, il sogno sta per finire, e ti ho vista pian piano svanire, con
l’ultima cosa che ho visto: l’amore tutto nei tuoi occhi. Ci vedremo stanotte?
Stessa ora, stesso sogno!
Non
smetterei mai di amarti, amarsi
un'intera notte è restituirsi vita, l'un l'altra, con le labbra e con le
mani, una donna che non ha visto nulla e un uomo che ha visto troppo, uno nell'altra,
ogni centimetro di pelle è un viaggio verso l’amore è ritorno nella tua bocca a sentire il sapore del mondo, sul seno per
ricordarmi quanto io ti ami, tutto nel grembo di una notte sconvolta, nera come
la burrasca. Perché mai si possa dimenticare che non si è mai lontani
abbastanza per trovarsi, perchè è amore, labbra, stupore, sapore - tristezza,
desiderio. Sento la schiena spezzarsi al peso dell’onda e la mente rincorrersi,
stringerti afferrarti le mani …… vedi ?
E’ già l’alba! E te ne devi andare.
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