Dreaming
Di Vincenzo Calafiore
27 Maggio 2024 Udine
Sognare, immaginare
che un desiderio intimo e prezioso si possa realizzare, penso sia il – sogno –
più bello.
Ma un che di
metallico, di freddo, grava sul mondo e sminuisce la vista di un paesaggio lontano
dal tempo e che ora diviene sempre più desiderio.
A prevalere è un’aria
strana piena più di disagio che di amore, è un suono cupo, un incontro
drammatico con la maldicente realtà, è uno svegliarsi al contrario.
E’ una specie di
vita, a prevalere, una vita vuota, addormentata, una gabbia di violenza, e una
violenza feroce e grigia che non da tregua a nessuno, luoghi desolati dove gli
uomini conducono un’esistenza costruita sulla paura, e sognatori sempre più
rari.
Non c’è un “vento”
nuovo, capace di rompere la pigrizia degli alberi …. e dei sogni!
“ Dreaming “
sognare….!
Inventarsi una fiaba
per poter continuare a vivere al di fuori delle quotidiane atmosfere lente e
sospese su di noi; una realtà troppo concreta e stravolta in continua trasformazione, che
immancabilmente ci fa fare i conti con un mondo di fantasmi e di cose
scolorite.
Vorrei poter scrivere
una lettera in cui spiegare cosa sia per me la vita.
Una lettera destinata
a un pubblico recettivo e sensibile, vorrei che non fosse accolta come una
lettera che viene dall’inferno.
Vorrei che pur
suscitando delle emozioni, fosse appello a delle ragioni. Scritta da me, è
vero, e me ne assumerei tutte le responsabilità.
Stanno ormai dietro le spalle, in termini calendariali
nella realtà distanti come anni-luce, i tempi in cui gli editori davano spazio
a un tipo di cultura che veniva promossa a dignità di letteratura, oggi è solo fare
“ cassa “ e notorietà.
Le fiabe del Ladro di
Coriandoli sono state scritte da una persona che si dichiara in disparte, e
sono state scritte pensando a un mondo diverso, migliore di questo, un mondo da
cui è fuggito rifugiandosi nel regno della fantasia.
Dentro questa
condizione è come avventurarsi nella strada che porta ad un nuovo – oltre -
da cui si può non fare più ritorno.
Molte favole le ho
raccontate per anni nei giardini, nelle piazze, agli angoli delle strade, prima
di scriverle, modificandole e rimodificandole secondo i suggerimenti dei
bambini; le fiabe le ho scritte più o meno tutte assieme, la gioia e la
felicità, come il dolore e l’amore sono comuni in esse.
L’amore, amare …. un sogno
che cammina con me !
Una primavera di
tanto tempo fa, io e la vita ci siamo incontrati, ci siamo annusati e baciati,
abbiamo trascorso tante notti insonni, non era amore, era un gioco, non si
insegue la felicità, ma un attimo di piacere si .
Già, solo un attimo
di piacere, forse fine a se stesso.
Quell’attimo di
piacere che insegue chiunque che sia vissuto alla distruttiva deriva di questo
assurdo sistema e che si trova a vivere la magica quiete dopo l’orrenda
tempesta.
Quindi “ vivere “ alla fine è semplicemente la storia di una
passione che si nutre di emozioni e dell’ardore dell’amore, ma la domanda è:
Come avviene il passaggio dall’amore all’amicizia?
Nessun commento:
Posta un commento