giovedì 30 maggio 2024


 

La forma dell’invisibile

 

 

Di Vincenzo Calafiore

Arte, Cultura, Informazione


EDITORIALE

31 Maggio 2024

 

Abbiamo creduto, meglio, hanno creduto che il progresso avrebbe portato pace e serenità, aiutato i poveri.

Hanno creduto che la tecnologia fosse una sorella o addirittura una madre, Internet una spiaggia soleggiata ove incontrarsi e discutere, negoziare, innamorarsi.

Hanno creduto che le guerre fossero finite, che la guerra, la silenziosa guerra fredda che ha logorato due generazioni, tra lunga pace in Occidente e battaglie, dittature e povertà nel resto del mondo, fosse finita.

Credevano o hanno creduto che caduto il Muro di Berlino, un nuovo ordine fosse possibile; alle Nazioni Unite, per la prima volta, i seggi delle democrazie erano maggioranza assoluta.

Questo hanno creduto o abbiamo creduto.

Hanno creduto con entusiasmo in un Terzo millennio libero da fantasmi, ideologie e odio del XX secolo con tutti i suoi misteri e pericoli rimasti nascosti.

Dopo il 10 settembre del 2001, l’11 settembre non ha davvero mutato il mondo, altri sono gli eventi, passati inosservati: i social network con un miliardo di esseri umani pronti a discutere su Twitter, abbattere governi via Face-book, vivere la vita nei filmati di YouTube.

Lo scontro di civiltà, ipotizzato, noi in trincea contro l’Islam, non c’è stato. La vita continua! E mentre la vita scorre, è iniziato e continua lo scontro di civiltà con l’Islam, e sta invadendo l’Europa silenziosamente,come fecero gli achei con Troia!

Certo la vita continua, i commerci, la politica con il suo chiasso, la droga, la prostituzione d’ogni genere. “ Tutto passa “ diceva Grossman, lo scrittore russo, testimone di Stalingrado, lager nazisti, gulag sovietici.

Tutto passa, ma passando, ci cambia per sempre!

L’11 Settembre del 2001, la cenere soffice che cadeva, cemento, cadaveri umani, è diventato uno specchio fatale. Ove abbiamo visto per la prima volta, nuda la nostra immagine umana, abbiamo incontrato il bene e il male della nostra civiltà senza più maschere, con i giorni della tolleranza, i giorni dell’odio, i giorni dell’unità, i giorni “ siamo tutti americani “ i giorni della diaspora.

Abbiamo creduto nella pace e invece sono arrivati i giorni “ siamo tutti francesi “ .

Abbiamo avuto Nassiriya, Madrid, Londra!

I giorni del coraggio, con le forze multinazionali di pace a Kabul, i giorni dell’opportunismo, da Guantanamo ai ricatti su petrolio e dintorni.

Lo specchio dell’11 Settembre, immagine della nostra forza e delle nostre idee, delle nostre debolezze e mediocrità, ci ha per sempre cambiati, nel bene e nel male.

In quello specchio, però, ha guardato l’Islam, hanno guardato anche i nemici delle democrazie, e non sono rimasti impietriti, come dalla mitica Medusa. Il califfato sognato da Osama Bin Laden voleva cancellare l’incontro tra Islam e modernità, negare i diritti, democrazia, libertà, avvallare il razzismo di chi dice << Musulmani e democrazia? Incompatibili>>. Ha fallito, già prima di cadere a Islamabad.

Il vero, radicale, scontro di civiltà è stato, in Occidente come nella << umma>>, la comunità islamica, tra tolleranza e intolleranza.

24 anni dopo noi ci ritroviamo con la fine dello sviluppo d’oro, con il difficile laboratorio democratico e l’agonia dei dittatori in Siria, in Iran. Una guerra infinita e inutile tra Ucraina e la Russia di Putin, la guerra in medio Oriente.

La strada per il futuro non cambia, dialogo e tolleranza quasi esauriti!

Tutto passa, tranne il dolore per i tanti che non ci sono più: ma diceva Eschilo, << per grazia di Dio e nostro malgrado, il dolore si distilla in saggezza>>……e la vita continua!

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