MA L’AMORE…….
Di Vincenzo Calafiore
Mi sono chiesto più volte che significa, Amare. A ragion veduta mi sono
dato anche delle risposte nel corso della mia vita, e nessuna a tutt’oggi in
questa mia età nuova è stata
soddisfacente ed esauriente.
Forse questo verbo coniugato giustamente o ingiustamente è talmente
grande e vasto che non potrà trovare mai lo spazio sufficiente d’essere
contenuto dalla bocca né dall’anima o probabilmente noi stessi che lo
pronunciamo quotidianamente non ne abbiamo ancora compreso interamente nella
sua pienezza l’immenso che è.
Come tale quindi per noi addentrarci
sarebbe come ritrovarsi perduti in un vasto mare.
E’ umanamente impossibile determinarlo, impossibile quantificarlo,
poiché di questa galassia fanno parte a
loro volta altre similari galassie con i loro pianeti:
i sentimenti che individualmente sono degli universi a se.
A riguardo sono state scritte tantissime canzoni, dedicati film,
poesie, monologhi, commedie, e nonostante ciò ancora adesso dopo tanti
approfondimenti, dopo tanti libri, se dovessimo chiederci cosa sia l’Amore
risponderemmo con vaghezza come arrampicandoci sugli specchi.
Che magnificenza!
Una malattia che una volta contagiati cambia la vita, in questa
condizione tutto diviene sopportabile, perfino la dilagante indifferenza. Già….
L’indifferenza il male peggiore che ha colpito e si è ormai radicato in questa
società anonima; sotto i suoi occhi si perpetuano genocidi, si abbandonano
vite, si compiono stupri, si lascia nella miseria.
E come è possibile parlare di Amore?
Che controsenso è questo, che siamo.
Svegliarsi al mattino e già parlare d’amore sarebbe bello, si
inizierebbe la giornata nella maniera giusta, in contrapposizione con
l’immoralità e le miserie a cui quotidianamente si è sottoposti, con
partecipazione o no. Senza questo grandissimo sentimento sarebbe come vivere in
mezzo ad un deserto di tutto, ma a guardar bene forse in questo ci siamo già
inoltrati da parecchio tempo, altrimenti tanti eventi, tanti episodi non
sarebbero accaduti, avvenuti.
Dunque parlare d’Amore è come parlare di Dio, perché è lì che esiste e
non certamente nella nostra misera condizione umana. Quindi……
Allora cominciamo a parlarne, facciamolo con la donazione verso lo
sventurato, parliamone con le persone a cui teniamo, facciamolo nei confronti
di chi non ce la fa più o non arriva a fare, questo atto d’Amore. Ma più di
tutto facciamolo verso noi stessi aborrendo la brutalità, la crudeltà, i
crimini, le disuguaglianze sociali, la povertà, le schiavitù, le invidie.
Cominciamo ad esempio ad amare di più i nostri genitori, i vecchi, invece di
confinarli nei moderni lager!
Ti Amo.
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