I MIEI AUGURI ALLE DONNE
Editoriale dedicato.
Di Vincenzo Calafiore
A giorni si ripeterà il più bel miracolo del mondo,
festeggiare il “ Santo Natale”.
Io l’ho vorrò senza ricevere alcun regalo e invece sua avere
accanto le “ persone”, amici e figli
seduti attorno a una tavola di modestia, senza alcuna esagerazione, per parlare
e ridere, scambiarci e farci dono di intima felicità.
Ci sono le “ persone “ quelle che si amano, quelle che sono
lontane, quelle che più non sono con noi, quelle dimenticate o che ci hanno
dimenticato, con cui festeggiare questo evento d’amore al quale non mancare
presentandosi scevri di ogni inutilità.
Che sia davvero così, intimo e prezioso; magari andare a
trovare o meglio a far visita nella “ Sua” casa, detta anche tempio, sedersi e
ascoltare il silenzio poiché la sua voce è silenzio.
Andrò in quella chiesetta sperduta in mezzo ai campi gelati,
abitata dai passeri e mi rivolgerò a lui come facessi con un amico, perché lui
è un amico dall’immenso amore.
Ma non si può fare a meno di rivolgere il pensiero a tutte
quelle persone impiegate in quei Centri Commerciali che arriveranno a casa
distrutte dalla stanchezza e svuotate di quell’aria gioiosa natalizia, e alla “
Violenza” che serpeggia e distrugge, avvelena l’esistenza di tantissime
persone.
La più terribile è quella usata con metodo nei confronti
della donna, perché accade?
Chiedersi da dove arrivi questa violenza è un fattore
coscienziale.
Parlare di violenza in relazione alla diffusa violenza su
donne e minori significa mettere in luce la peggiore dimensione sessuata del
fenomeno, è una manifestazione di un rapporto tra uomini e donne da sempre
diseguali che ha portato piccoli uomini a prevaricare e discriminare le donne.
E’ un meccanismo subdolo decisivi e incisivi che costringe
le donne a una posizione subordinata a certi uomini deficienti.
E quindi come perpetrare un massacro!
La violenza dunque altro non è che qualsiasi atto di violenza per motivi di
genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o
psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione
arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. Da diverse
ricerche emerge che la violenza di genere si esprime su donne e minori in vari
modi, ed in tutti i la violenza domestica esercitata soprattutto nell'ambito familiare o nella
cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici,
atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, uxoricidi passionali o premeditati. I bambini, gli adolescenti,
ma in primo luogo le bambine e le ragazze adolescenti sottoposte all'incesto. Le donne sono
esposte nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro a molestie ed abusi sessuali, a stupri e a ricatti sessuali. In
particolare verso le lesbiche sono agiti i cosiddetti "stupri
correttivi". In molti paesi le ragazze giovani sono vittime di matrimoni coatti matrimoni riparatori e/o costrette alla schiavitù sessuale, mentre altre vengono indotte alla prostituzione forzata e/o sono
vittime di tratta. Altre forme di violenza sono le mutilazioni genitali femminili
o altri tipi di
mutilazioni come in un recente passato le fasciature dei piedi, le cosiddette "dowry death" (morte
a causa della dote) l'uso dell'acido per sfigurare lo stupro di guerra ed etnico . Dunque la
violenza alle donne - in qualunque forma si presenti, e in particolare quando
si tratta di violenza intrafamiliare - è uno dei fenomeni sociali più nascosti;
è considerato come punta dell'iceberg dell'esercizio di potere e controllo
dell'uomo sulla donna e si estrinseca in diverse forme come violenza fisica,
psicologica e sessuale, fuori e dentro la famiglia. Va precisato inoltre che
quando c’è violenza fisica, la violenza psicologica è sottintesa, costruita “a
monte”. Infatti, vi è sempre una fase più o meno lunga di violenza psicologica,
di manipolazione, prima che venga messa in atto una eventuale violenza fisica.
Nessuno accetta di ricevere colpi di punto in bianco. Occorre essere molto
innamorati e dipendenti affettivamente per trovare scuse in certe
situazioni. Pertanto, è particolarmente importante prevenire ogni forma di
sopraffazione e violenza psicologica: sono l’anticamera della violenza fisica,
sebbene questa non avvenga sempre.La violenza psicologica è una tattica
vessatoria, fatta di parole o comportamenti ripetuti nel tempo capaci
d’intaccare la dignità o l’integrità fisica e mentale del partner. Si tratta di
umiliazioni, di abuso di potere, di manovre per isolare l’altro, farlo sentire
colpevole ed inadeguato, fino a fargli perdere ogni stima di sé e, a volte, il
gusto della vita. Presa separatamente, una parola o un’azione di questo genere
può sembrare inoffensiva: è proprio l’accumulo di un tale comportamento che fa
sicché sia una violenza psicologica, spesso nascosta fra le mura
domestiche, vera opera di distruzione.
Signore, auguri a voi, che sia davvero un Santo Natale che
vi porti pace e eguaglianza con gli uomini, che ancora oggi non vogliono
accettare che “voi” avete l’ottava marcia…. Mentre io sono rimasto alla “ 5 “ .
Auguri davvero.
Nessun commento:
Posta un commento