Sei come il mare
Di Vincenzo Calafiore
30 Aprile 2017 Udine
“ … una volta che hai visto il mare
camminerai per strade da cui potrai
vederlo sempre.
Perché lì sei stato ed è sempre là che
vorrai tornare.. “
Il mare è sempre là, è come se
ti aspettasse, mai uguale come un cuore d’eterno batte forte o piano, a volte
lievemente, e ti incanta gli occhi e l’anima se appena lo guardi, come una
donna sa prenderti e sollevarti in cielo o farti annegare nelle viscere di un
blu sfatato.
Sempre in movimento come la
gente che se ne va o torna o si scontra come onde sugli scogli, uomini armati
uno contro l’altro fino in fondo fino all’ultimo.
Il mare è lì, davanti agli
occhi lo guardi e senti l’infinito scivolare nell’anima; a volte grande e ti
sommerge per portarti nel blu, a volte ti lascia conchiglia in mezzo a tante
conchiglie per una voce sola o per un coro con la stessa canzone di vita o di
morte.
Va e viene, unisce e divide è
ponte o stretto e massa che si muove in un andare e tornare
portare e levare.
Ti strega e affascina come una
donna ti ama e ti lascia senza colore ne amore, senza profumo né traccia o
impronta ma è lì davanti agli occhi tuoi da bambino o uomo, da prigioniero o
fronte su cui abbattersi per finirti tra le braccia come un sì o un no della
vita, dell’amore.
Tu lo sai e vai con piede da
bambino, con le mani da bambino fai castelli e destini, prendi conchiglia, che
lui rivuole e si riprende come un colpo d’ala come una folata di vento come
mare, come eterno destino.
Lo vedi e l’ami come quando
incontri una donna! La guardi e rimani stregato o incantato dalla sua grazia,
dai suoi occhi, dalla sua femminilità, dal suo essere conchiglia dorata o
purpurea, culla di madreperla, amore, vita.
Ti affascina e t’ama fino in
fondo, fino alla fine dei tuoi giorni quando lo vorrai vedere per l’ultima
volta.
Tu e il mare è come tu e la
vita.
Tu sei mare lui è eterno.
Tu provvisorio e lui è sempre.
Allora camini lungo strade da
cui potrai vederlo sempre per essere amato, per essere dolce, mai uguale, mai
tranquillo, sempre come onda sempre come scoglio.
Il mare lo senti sin da bambino
dentro una conchiglia, lo chiami con una conchiglia e lui viene sereno, splendente,
dorato, blu o striato di colori che la luna o il sole gli donano per incantarti
per farti amare la vita, per farti uomo di pace, per farti gabbiano, per farti
sereno.
E come uomo prendi e levi, ti
allontani e senza occhi torni alla tua vita iniqua, stupida come l’arma che le
tue mani stringono, lordo di sangue della gente che hai ucciso o lasciata
morire, cerchi guerra e non pace, dissemini fame e distruzione per sentirti
orgoglioso, per sentirti uomo che potrebbe amare e non sa amare.
Amare è mare se levi la “ A “ !
Mare è acqua che scorre nell’acqua
è gorgoglio è melodia, silenzio o tripudio, trionfo.
Trionfo di vita, d’amore, di
eternità. E tu uomo sei brevità, nullità, rancore o odio, sei guerra, sei
morte, vittoria o sconfitta, non sei lode, non sei Dio. Ma granello di sabbia
che il mare prende e porta via per lasciarti o depositarti su un’altra terra,
un altro luogo lontano o vicino a Dio.
Sei amore mio, come il mare …..
ti muovi sempre!
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