Bianca di sale
Di Vincenzo Calafiore
22Novembre2017 Udine
( 100 pagine in una)
Bianca di salsedine
affissa ad uno specchio, e gli occhi che non riescono più a giungere là ove un
dì venisti di giorni brevi.
Di sassi tondi come uova
preistoriche, rotolanti, tra le braccia di risacca mai stanca, così preziosa
allora ora così lontana di piccoli passi giusto il tempo di riuscire a credere
ancora una volta trovarmi lì nuovamente al tuo venire.
Quanto tempo!
E ora dimmi ombra dei
miei giorni, raccontami come fosse la prima volta, quando d’inganno giocasti
gli occhi?
Raccontami l’incontro, le
emozionanti fughe, le lunghe attese di poterti finalmente abbracciare, sentire
il tuo profumo di donna.
Raccontalo a queste mani
che non riescono più a tenerti, né a stringere, né di volare in aria come
fossero sbuffi di nuvola caduta; ma dillo più di tutto al cuore che ancora
adesso come allora sentendoti batte più forte e come vela gonfia di vento mi fa
volare sopra ogni orizzonte.
Non giocare d’inganno,
non farlo più ti prego!
E’ questo che dovrei
dirti e invece sono qui ora come allora, su questa riva, ad attenderti, vederti
spuntare come miraggio di tanta bellezza e occhi da gabbiano; vieni e tutto
cambia anche se so che di un’immagine si tratta, di un riflesso vivo nella
trasparenza stessa dell’immagine.
Vieni e mi fai sognare, e
sogno di poterti stringere, provare ad annusare la tua pelle!
Chiudo gli occhi e cerco
in qualche maniera di raggiungerti, ma la spiaggia è lontana …
Sogno di sognarti, sogno
la tua vita come la spiaggia a cui giungere per un lungo viaggio da fare, per
un amore che è solo mio.
C’è sempre qualcosa che
non si dimentica, una frase, un profumo, i tramonti, un abbraccio, un bacio, ma
soprattutto te, che non ci sei!
Io che ti dico sempre le
stesse parole, parole d’amore sempre uguali ma che hanno il sapore diverso
delle labbra di ogni giorno, vorrei che tu fossi qui dentro e fuori di me come
una tempesta, perché tu sei la tempesta che in me divelta ogni cosa.
Libera di poterti sentire
fragile tra le pieghe di un tempo che mai avrà il sapore dei tuoi baci!
Nascosta come anima nel
mio sangue raggiungi ovunque la mia e penso così di amarti o di poterti amare
anche se di altre mani, di altre parole, sei ancella, senza ali.
Sarebbe bellissimo
svegliarsi col profumo incosciente, aprire gli occhi e vederti anche se per un
attimo … e mi sembra ancora di sognare!
Lo scambio di sguardi che
vogliono la stessa cosa e siamo entrambi distanti prigionieri dello stesso
sogno!
Nello stesso tempo per
leggerti
Nello stesso tempo per
amarti
Nello stesso tempo per
viverti!
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