Di Vincenzo Calafiore
Tolmezzo 19 Novembre 2017
“ Emozioni i colori del
Cuore “
Udine 21 Dicembre 2017
“ La nostra felicità consiste nel
creare spazi dove
accogliere chi è straniero nel mondo e vivere la compassione
che dice << sei più bello di quanto oseresti pensare >>. Il
nostro
scopo è porre fine alla tirannia del “ normale “, poiché la normalità
implica che alcuni debbano essere accolti e altri respinti, e trasmette
il messaggio che c’è un certo modo di essere a cui tutti dovrebbero
adeguarsi, che se si vuole contare qualcosa nel mondo bisogna diventare come
gli altri, che sono normali. Lo spettro
della normalità è la fonte della paura.
Che cosa potrebbe esserci di peggio che dire a qualcuno che deve essere
un altro? La sola normalità è la tenerezza e la compassione di Dio.
Se riusciamo a far sì che ciò diventi << normale>>, allora
possiamo credere gli uni negli altri così come siamo stati creati: belli,
fragili ma amati. “
Che Claudio Demuro, titolare della Home Gallery di Tolmezzo, fosse
persona speciale oltre che mio onorato Amico, questo l’ho sempre saputo.
Ma ieri quando su suo invito sono entrato in quella “ Sala “ illuminata
oltre che dalla luce anche dai sorrisi dei presenti, per inaugurare la prima
personale di Elisabetta Filomena Lunazzi
e Nicolò Avanzato, ho potuto toccare con mano e avere conferma al mio pensiero
del Suo amore per l’Arte, della Sua grande Umanità che fa tenere la porta
aperta a chiunque voglia esporre le sue opere nella ormai consolidata Home
Gallery.
La Mostra di acquarelli “ Emozioni i colori del Cuore” percorsi di
espressività emozionale attraverso i colori di Elisabetta Filomena Lunazzi e
Nicolò Avanzato è stata presentata ieri 19 novembre alle ore 16,30 e rimarrà esposta
fino al 9 dicembre 2017.
Da subito guardando con attenzione gli acquarelli lungo le pareti della
Home Gallery, sono stato colpito dalla grazia compositiva oltre che dai
messaggi sublimali che Elisabetta e Nicolò hanno voluto lanciare come dardi al
cuore di chi è capace di fermarsi davanti ai loro lavori e di lasciarsi
invadere da quel grande e tanto amore che hanno, dalla grande voglia di vivere,
dalla loro gioia di essere, esistere, sentirsi facente parte di quella Società
di gente normale che il più delle volte per le Sue paure li esclude.
Mi fa paura questa normalità che uccide e distrugge,
mi fa paura questa normalità che crea le profonde differenze,
mi fa paura quando è discriminante.
Ma c’è da porsi a questo punto chi siano i cosiddetti “ normali “ noi o
Elisabetta e Nicolò? Che guardano il mondo con innocenza,
che sanno dare Amore a chi gli da amore, ma anche a coloro che lì
guardano in maniera diversa.
Ho nella mia vita conosciuto il mondo di Elisabetta e di Nicolò, e
quello dei rispettivi genitori, quando
collaboravo con “ La Nostra Famiglia “ –
Udine – e ho sentito in me quell’Amore di cui tanto si parla e tanto lo si
coniuga in versi e libri, quell’Amore che ti leva di dosso tutta la monnezza,
l’ignoranza e l’ipocrisia di noi che ci riteniamo essere “ normali “ e mettiamo
da parte, rinchiudiamo nei moderni lager persone ritenute anormali. Dimenticando che sono
persone e come persone sono capaci di pensare, piangere, sorridere, donare
amore, ma queste persone cosiddette anormali non sanno mentire, non tradiscono,
non umiliano, non offendono, non costringono a nulla. Allora chiediamoci con
onestà se sono invece normali essi o anormali noi quando diamo voce e parola al
tiranno “ normale “
Desidero riportare per intero il pensiero della Dottoressa Vivianne
Benedetti:
“ Nicolò ed Elisabetta, due ragazzi che hanno imparato a vivere tra
mille ostacoli da superare, due ragazzi che possiedono tenacia, entusiasmo e
sensibilità, ma soprattutto, due ragazzi che sanno quant’è difficile esprimersi
e riescono a farlo molto bene con canali che dimentichiamo spesso di possedere,
ma che loro, con semplicità e generosità, sperimentano e ci permettono di
apprezzare i frutti.
Questa mostra nasce dall’idea di offrire la possibilità ai visitatori
di intraprendere un percorso emotivo, un viaggio dove ogni disegno è stato
realizzato lasciando espandere il colore e l’emozione del momento, bella o
brutta che sia,ascoltandola e arricchendola di tutte le sfumature che le sono
proprie.
Davanti a un foglio bianco, Nicolò ed Elisabetta esprimono quello che
hanno nel cuore con i colori, ciò piano piano facilita anche la loro
espressione vocale e cosi raccontano quello che li ha indispettiti o
rallegrati.
Ognuno di questi disegni è la rappresentazione, la creazione
dell’espressione di quel momento.
L’invito al visitatore è quello di lasciarsi trasportare lungo queste
moltplici sfumature senza pensieri né giudizio, chiedendosi semplicemente….
Cosa mi arriva? Cosa sento? … e di lasciarsi stupire di quanto la pittura gli
permetta di arrivare al cuore del suo sentire.
Grazie Nicolo, grazie Elisabetta per la semplicità e l’emotività che vi
contraddistingue.
Vivienne Benedetti “
Penso che sia stato un evento, quello di ieri, di immensa umanità ove
dei ragazzi normali Nicolò e Elisabetta hanno insegnato a dei ragazzi anormali
cosa significhino, Vita , Amore,dignità e rispetto!
Grazie a voi!
La serata è stata ravvivata dal rinfresco offerto dall’Associazione APS
360° Di Tolmezzo che si ringrazia.
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