Leda
Di Vincenzo Calafiore
26 Giugno 2019 Udine
“ …. A un certo momento ti rendi conto
di non avere poi così tanto
tempo e vorresti
in qualche modo fermarlo o
quanto meno
rallentarne il suo respiro.
Ti rendi conto che è inutile,
come a volte
ti appare la vita!
E invece no! Vivi per
lasciare impronte di te
che parlino di te come di un
tramonto
con quelle sue luci, con quei
suoi colori,
con le sue atmosfere.
Perché questo dovresti
essere: un motivo
da ricordare. “ Vincenzo Calafiore
( tratto, da Blu Oltremare di
Vincenzo Calafiore)
Lo so e non posso
certo frenare il tempo che velocemente si allontana; non posso neanche provare
rammarico, anch’io come tanti altri che mi hanno preceduto, finirò il mio
ciclo, perché poi di questo si tratta.
E’ la vita, - C’est
la vie - !
Dio solo sa quante
le volte che dinanzi a lei ho tremato, ricordo tutte le volte che sono caduto
in baratri profondi e ne sono uscito fuori, e quante tempeste e improvvise
burrasche in mare aperto ho affrontato rischiando di annegare, mi sono salvato
ugualmente rimanendo dentro una barca semiaffondata, ma che comunque a riva
sempre mi ha portato.
Ora, in questa età
arlecchina, tutto mi è più facile perfino affrontare nuovamente il mare grosso;
in questa età posso fare a meno di tante cose, ma non posso fare a meno del
rimanere incantato dinanzi a un sorriso di donna.
C’è che non posso
permettere al tempo di sciupare il mio grande desiderio di vivere,
quel mio desiderio
di amare.
Per questo o per
questi motivi mia dolce Leda, ogni giorno è un primo giorno, come fosse la
prima alba; è così quando incontro gli occhi tuoi, il tuo sorriso, quando le
mie mani stringono le tue, sapessi che grandi emozioni.
Forse sarà questa la
linfa vitale della vita: l’emozione!
E’ l’emozione di
amarti
di poter rimanere al
tuo fianco sempre, sorreggerti se stai per cadere, amarti non per quello che mi
dai, ma per tutto il tempo che ho perduto quando ancora ti cercavo.
Lo sai, Leda cosa
sei e cosa significhi ai giorni miei?
Sai, Leda, che ho
paura!
Sì è quella dannata
paura di sempre: perderti!
Il solo pensiero mi
riempie di tristezza, mi scaraventa all’inferno, quello da cui grazie a te sono
uscito.
Ricordo di te ogni
cosa, ma più di tutto il tuo profumo di donna!
Il mio tempo, Leda è
lì per lì per finire, non so quando, ne come, ma so come voglio continuare ad
amarti a donarti qualcosa di mio che possa farmi ricordare; sono le mie
impronte lasciate nel tuo cuore, nella tua anima.
Perché è di questo
che si tratta, di amore!
Amore di una prima
volta per un sempre, oltre i confini che a volte dietro un vetro appannato ho
disegnato e tanto rassomigliavano al volto tuo che amo: Leda.
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