Vincenzo Calafiore
Udine, 6 Aprile 2022
I nostri animi pervasi da una
opprimente e strana sensazione indefinita pure, attraversati dal forte vento
della “ inquietudine “ non trovano un giusto equilibrio, né quella mera
serenità d’un tempo; causa, l’ennesimo conflitto come noto, tutt’ora è in
corso.
Non voglio entrare nel
merito, è un argomento difficile e complesso, e
comunque il mio giudizio, il mio pensiero, sarebbero ugualmente errati è
senza alcuna valenza.
La cosa più sconcertante è
che - l’uomo – non ha mai imparato nulla
dai suoi errori commessi in passato, non dico dalla storia, perché è scritta
dai vincitori di ogni battaglia e da storici di comodo o di parte.
La storia sarebbe dovuta
essere scritta dai morti, dagli umiliati, dai vinti.
Un esempio pratico che faccio
nelle lezioni di filosofia tenute saltuariamente presso l’Università della terza età è la
Storia dell’Unità d’Italia, è palese la grande bugia e raccontata in maniera
romanzata sui libri di testo scolastici; è la più grande bufala che tutti
abbiamo studiato e che ancora si continua a studiare, omettendo di quella
storia, le deportazioni, i saccheggi, gli stupri, le devastazioni, le fosse
comuni, le fucilazioni di massa, i campi di concentramento … questi in quella
farsa romanzata, non vengono menzionati.
Non è assolutamente vero
quello raccontato, e Garibaldi sarebbe dovuto essere giudicato per crimini di
guerra allo stesso pari di Hitler. Questi criminali che non avrebbero dovuto
neanche esistere e “ quella storia sarebbe tutta da riscrivere “ !
Le domande che dovremmo porci,
nel quotidiano divenire, invece di lasciare i pensieri ad altri con delega, e
con quel mentale “ non posso farci niente “ rimanere incollati davanti a un
televisore a seguire, Il Grande Fratello o L’isola dei famosi… Senza rendersi
conto della loro inutilità, utili solamente al sistema per non far pensare?
Sarebbero:
. Dove stia il senso della “
Giornata della Memoria” ?
. Che senso hanno ancora oggi
i libri di Primo Levi, quello di raccogliere polvere in una libreria?
. Che senso ha la “ Giornata
delle Foibe “
Che senso hanno gli altari
del “ Milite Ignoto “ sparsi per il mondo ?
Che senso ha celebrare la “
Giornata della Donna “?
Se ancora si continua a
uccidere e violentare, umiliare, a darle una finta libertà. Dove sta il senso
di questa ricorrenza, se ancora oggi in questo fottuto millennio è ancora
discriminata?
Quello che non sopporto di
questa “ società “ sono: l’Ipocrisia, l’orrenda vita apparente a cui è
assoggettata perché non nascondiamolo, quelle giornate sopra menzionate, sono
delle “ ricorrenze” inutili, e come sempre accade, una volta passate, cadono
nel dimenticatoio cerebrale.
Ora di questo sporco
conflitto alle porte dell’Europa che sta causando morte e distruzione,
conseguenze sociali catastrofiche, cosa dire? Sarebbero molte le cose da dire,
ma ne vale la pena?
Bisognerebbe dire che con
troppa fretta si è preferito alzare la voce che darla piuttosto alla
diplomazia. Si è preferito offendere, piuttosto che dialogare.
Bisognerebbe pensare che il “
formicaio umano “ è nelle mani di gente arrogante, inconsapevole, sanguinaria,
megalomane; di dittature, di false democrazie, di falsa e illusa ricchezza o
benessere che sia, che ha creato solo che dipendenza.
Bisognerebbe dire a Biden, a
Putin e agli altri sparsi nei paraggi, che hanno nelle loro mani il destino di
un popolo, a cui non interessano magari le guerre e che vorrebbe vivere in
pace, di starsene tranquilli a casa propria e governare i loro paesi.
Bisognerebbe ad esempio che
Biden evitasse di offendere un Capo di Stato,
di non inviare armi, che si
facesse gli affari suoi, di pensare alla sua grande nazione, piuttosto che
cacciarsi in queste situazioni.
Bisognerebbe ricordare loro
di usare il buon senso, di non credere d’essere Onnipotenti!
Bisognerebbe dire a quelle
persone che girano per le televisioni a fare gli
Opinionisti ( di che… poi )
di tacere, di pensare alla propria vita, piuttosto che sentenziare e dire cose
che sembrano di conoscere e non conoscono, poichè la verità, le vere
motivazioni, di questa guerra mai nessuno la saprà.
Così come è accaduto in tutti
i passati conflitti, e nel secondo conflitto mondiale.
O dovremmo menzionare anche
il terzo conflitto termonucleare mondiale? Che significherebbe la fine di
questa bella stupida umanità, la fine del formicaio.
Nessun commento:
Posta un commento