Dell’amore voglio la giusta parola
quella parola che tutto ha in se,
che raggiunga il cuore con l’ardore suo.
E trovo nuovi orizzonti allo schiarire dell’alba,
alfabeti muti di segni che graffiano l’anima,
cerco le immagini nelle sue pupille limpide,
nel turbinio sanguigno, nell’urlo dell’anima.
Guardo e vedo il tuo volto, la tua pelle disegnata,
sento il tuo affanno sotto la tua pelle …
è un amore sopra le nuvole, una danza gitana
che porta sopra le stelle.
E infine sconfitto e misero, torno al mio giuoco
in un blu di vento e di sole che sa di sapienza, di sale;
ripeto piano la parola esatta sempre lì nella mia testa.
Tu
così dolce e infinita
la parola esatta, la pronuncio,e provo a farti rimanere
supina nei miei occhi.
Ma tu ti perdi come una preghiera
come un granello di speranza
e il tuo nome grande come un universo, torna a sera,
nella mente c’è un’altra vita!
Vincenzo Calafiore
Nessun commento:
Posta un commento