Io mi ricordo, posso dire, “io c’ero”
Di Vincenzo Calafiore
8 Settembre 2024 Udine
“…… mia madre un giorno
mi disse: hai l’infinito in
te! ! “
Vincenzo Calafiore
Dopo tanti anni, ho
fatto ritorno in quei luoghi che mi hanno visto bambino, anche se riconosciuti
a fatica; alcuni erano spariti, soppiantati dal nuovo! Non è rimasto niente del
tempo mio, tranne i nomi delle vie e delle piazzette e alcuni quartieri che
hanno resistito al cambiamento.
Ricordo bene quegli
anni, non avevamo niente, la mi seria era davvero tanta e c’era un’Italia da
ricostruire, ci si nutriva di pane e cipolla!
E c’era un futuro a
cui dare una solida base su cui costruire la propria vita! Quei tempi mi hanno
insegnato a dare un senso alle mie azioni, un significato al mio pensiero, ma
anche i sani principi e valori, ma soprattutto a essere sopra ogni cosa: umile,
umano.
Mi ricordo di :
Jan Palch, lo
studente universitario cecoslovacco che si diede fuoco in piazza, contro
l’invasione sovietica del suo paese.
La Primavera di
Praga
Il crollo del
comunismo e la caduta del Muro di Berlino
Mi ricordo di Johnn
F. Kennedy quando pronunciò questa frase tenendo un suo discorso a Berlino
<< Ich bin ein Berliner, io sono
un Berlinese >> !
La Crisi dei missili
a Cuba, quando si sfiorò la guerra nucleare ( 1962)
La moda dei rifugi
atomici.
La famosa scarpa di
Nikita Sergeevic Krusciov all’Assemblea delle Nazioni Unite( a quel tempo
Nikita vestiva italiano, le calzature e i vestiti erano confezionati dallo
stilista Angelo Litrico.
La morte di John F.
Kennedy il Presidente americano più amato al mondo, a Dallas.
La guerra del
Vietnam
La nascita dello
Stato di Israele
Moshe Dayan e la
Guerra dei sei giorni
Ariel Sharon
Golda Meir : Il 10 dicembre 1978 ….. Un milione oggi in
piazza contro lo Scià. Teheran rischia un altro bagno di sangue”. Quel giorno
il premier israeliano Menachem Begin sarà
ad Oslo, per ritirare il premio Nobel per la Pace, assegnatogli ex aequo con il
presidente egiziano Anwar al-Sadat,
assente. Dopo gli accordi di Camp David,
nel settembre del 1978, ancora si discuteva e la pace sarà firmata nel 1979.
Nel novembre 1977, primo leader arabo, Sadat era andato in Israele. A Tel Aviv volle stringere la mano a Golda Meir, che tre anni prima, nel giugno del 1974,
aveva lasciato la guida del paese, sommersa dalle critiche politiche interne
per non aver anticipato l’attacco arabo nella guerra del Kippur,
peraltro vinta. Si narra che Sadat le abbia detto: “Signora, da tempo
desideravo incontrarvi”. Lei avrebbe risposto: “Anch’io vi aspettavo”.
Sarcastica, commentando gli incontri tra Sadat e Begin avrebbe detto: “Non so
se otterranno il Nobel per la Pace, certo meriterebbero l’Oscar”. Quella pace
era anche merito suo.
Golda Meir muore l’8 dicembre del
1978
Ricoverata all’Hadassah Hospital di Gerusalemme, Golda Meir era morta
all’alba dell’8 dicembre 1978. I colloqui di Camp David erano stati voluti e
gestiti dal presidente americano Jimmy Carter,
il democratico eletto nel 1977, succedendo al repubblicano Gerald Ford, a sua volta subentrato a Richard Nixon, che aveva raggiunto la pace con il Vietnam
del Nord, ma fu travolto dallo scandalo Watergate.
Carter – oggi quasi centenario – durò un solo mandato. Nel 1981 cominciò l’era
di Ronald Reagan. L’ex governatore della Georgia fu sconfitto anche
a causa della crisi iraniana.
Il 13 dicembre 1978 il “Corriere della Sera” titolava: “Carter ritiene che lo
Scià possa superare la prova”. Poco più di un mese dopo, il 16 gennaio del
1979, lo Scià Mohammad Reza Pahlavi fu
costretto lasciare la sua Persia laica e modernizzatrice, vittima della
rivoluzione islamica predicata e guidata dall’ayatollah Ruhollah Khomeyni. Carter dovette gestire
l’occupazione dell’ambasciata statunitense di Teheran, il 4 novembre 1979. Gli
ostaggi americani furono rilasciati il 28 gennaio 1980. Il “Grande Satana” di
Khomeyni era stato messo alle corde. Anwar Al-Sadat Il 19 novembre 1977 Sadat è il primo leader arabo che si reca in visita
ufficiale in Israele; il presidente egiziano considera questa mossa come
necessaria per superare quei problemi economici che derivano dai tanti anni di
scontri con Israele. La sua visita a Gerusalemme sconvolge il mondo intero
(gran parte del mondo arabo rimane scandalizzato dall'evento): Sadat tiene un
colloquio con Menachem Begin, primo ministro israeliano e un discorso presso il
parlamento (la Knesset).
La dissoluzione
dell’Unione Sovietica grazie a Michail Korbacev
La nascita di
Solidarnosc Sindacato autonomo polacco guidato da Lech Walesa
La dissoluzione
della Jugoslavia alla morte di Josip Broz Tito
Slobodan Milošević
La guerra del Kosovo.
Così oggi mi sento come un sopravvissuto,
smarrito e disorientato in un mondo che a fatica riconosco come tale e cerco di
seguire, prigioniero di un inferno. Questo girone di contraddizioni continue,
becero, svenduto e senza dignità alcuna in cui è d’obbligo lottare come nelle
savane per la sopravvivenza, si sopravvive, non è un bel vivere, che è un’altra
cosa!
Se mi venisse
chiesta la mia età, io risponderei : io mi ricordo, posso dire che c’ero! Ma
tu? Questo non potrai mai dirlo, tu non hai una tua memoria come non hai una
tua vita, hai la memoria e la vita di un cellulare sempre in connessione con il
tuo padrone che ti dice cosa mangiare e come vestirti, che veste le bugie di
verità, che ti cancella i sogni, gli orizzonti, il tuo futuro è nelle mani del
tuo dio nero che sguazza nel lurido e ti allontana sempre più dalla luce!
Ecco perché tu non
potrai mai dire: io mi ricordo e posso dire, io c’ero !
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