giovedì 28 agosto 2025


 



Vincenzo Calafiore

14 Agosto 2025 Udine


Se si potesse in qualche maniera tracciare una linea di confine tra la vita e la morte, potremmo forse e non è detto per lo meno comprendere quanto importante sia la vita e così darle il giusto valore, e allo stesso tempo amarla di più, rispettarla di più, qualunque sia il suo aspetto.

Capiremmo anche quanto stupido sia quell'insano desiderio di accaparrare, accumulare denaro e ricchezze.

Che il potere è solamente un eccesso di avidità e per averlo, mantenerlo, fare la qualsiasi cosa fino a diventare un predatore, predatore di altre vite!

La morte.

Che cos'è la morte?

Quante teorie sin dall'inizio della notte dei tempi sono state avanzate e tutte senza nulla concludere è rimasto lo stesso mistero di sempre, dato che mai nessuno ha fatto ritorno da questo ultimo viaggio per raccontarci cosa ci sia veramente ad attenderci dall'altra parte della linea di confine tra la vita e la morte.

Per me personalmente è la fine delle tribolazioni a cui l'umano è stato sottoposto una vita intera, che se vai a mettere sui piatti di una ipotetica bilancia le tribolazioni e il piacere, la differenza salterebbe subito agli occhi.

Ma è anche la continuazione di un viaggio se si vuole, un viaggio memorico, cioè nella memoria di chi ricorda anche dopo il decesso.

E oggi purtroppo non c'è memoria, non è ritenuta importante la sua esistenza perché oggi imperversa li “ cinghialismo “ è il tempo come nel calendario cinese, del cinghiale.

Chi sono i cinghiali?

Sono quelle persone che di umano hanno poco, sotto tutti gli aspetti,

quelle che non conoscono la bellezza del vivere, dell'arte, del sentimento, del rispetto dell'altro.

Sono predatori di tutto, non hanno regole, non hanno rispetto, ne dignità, orgoglio, non conoscono l'educazione, e sono portati a distruggere, a imbrattare, a sporcare, si comportano come un branco di cinghiali in un campo coltivato.

E' questo un momento difficile che l'umanità intera sta vivendo, è in corso la transizione da un “ vivere “ a un “ non vivere” , dal bello al brutto, sia nella cultura che nell'arte, nella musica, e questi pseudo artisti di oggi altro non sono che cellule tumorali come io li definisco bonariamente, che sempre più si propagano e contaminano, si espandono sempre più questi tumori … dal sociale alla politica, nessuno “ livello” sociale si è salvato e siamo destinati all'abbrutimento, alla decadenza.

Non c'è più la distinzione tra uomo e donna, esiste solo quella fisica: pisello – patata ! Per il resto si equivalgono in bruttezza, scempiaggine, ignoranza, cafoneria, cattivo gusto, prostituzione per ottenere la qualsiasi cosa, denaro e lusso facile , senza fatica.

Si equivalgono uomini e donne nell'avere la pelle piena di scarabocchi orrendi, tutti uguali, tutti omologati, nel pensiero, nel linguaggio.

Si equivalgono nello schifo dell'essere a quella maniera.

Si equivalgono nella capacità di tradire, di mentire, dell'essere ipocriti, osceni!

Alla fine restano i cosiddetti : Coloro !

Coloro che nulla hanno a che spartire con questi cinghiali.

Coloro che sanno ancora amare e a fatica conquistare la qualsiasi cosa.

Coloro che non si lasciano omologare o corrompere dal sistema di “Mangiafuoco” .

Coloro che non hanno niente in comune e sono quelle tribù che si muovono di notte da un posto all'altro, sempre in cerca di una riva da cui partire, da una nave per andare in cielo, di una via tra le stelle per raggiungere lontane costellazioni di sogni, altrimenti qui quasi vietati; perché “ Mangiafuoco “ non vuole che le sue marionette abbiano un pensiero, un sogno, un altrove, no! Devono essere un gregge omologato, pecore clonate.

Che ben rappresentano l'eccesso, il disgusto, come certe pubblicità, come certi programmi televisivi, come certa stampa, rappresentano se stessi.



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