Io, penso
Di Vincenzo Calafiore
22 gennaio 2016-Udine
Ormai sono diventate una consuetudine le notizie
riguardanti il flusso migratorio verso quell’Eden di pace e tranquillità che è
l’Europa ( dispiace anche pensarlo oltre che scriverlo), sono diventate quasi
normalità le morti nel Mediterraneo, la maggior parte di bambini e di madri,
donne.
Quel che è l’Eden per
questa povera gente in realtà sono nazioni che invece di accogliere, alzano
barriere di fili spinati e muri alle proprie frontiere, chiudono i famosi
corridoi; adesso anche l’Austria si è adeguata a questa maniera spicciola e
sbrigativa, perché di questo si tratta.
Quindi quei “ pacchi “
ritornano al mittente cioè l’Italia, l’unica nazione su cui sventola la
bandiera dell’umanità, dell’accoglienza; nascono però delle domande e cioè fino
a quando noi potremo accogliere.
Ma è tutto l’insieme
a turbare il sonno degli italiani, la domanda di accoglienza e la risposta di
una tavola imbandita che diventa sempre più corta e ristretta.
Mentre dall’altra
parte, anche se la nostra amata disinformazione ne parla sempre meno si
continua da una parte a bombardare, e dall’altra parte a scannare come bestie
donne e bambini, a distruggere chiese e reperti, siti archeologici di rilevanza
mondiale, si continua a morire per fame
o a seguito di detti interventi umanitari.
E’ tutta una
porcheria, un lurido gioco di potere geopolitico, una faccenda di religione, di
desiderio di procurare morte e distruzione: è questo a togliere il sonno a chi
ha in cuore il vivere in santa pace e nel rispetto della vita umana, è questo
che sta venendo a mancare a questa odierna società misera e opulenta allo
stesso tempo.
Non è una guerra di
religione, questa è una maschera adottata a nascondere il vero interesse è cioè
l’occupazione e l’autorizzazione da occupante ad ammazzare e a depredare, a
contrabbandare, e questo si ottiene spargendo terrore.
La nostra grande
stupida intelligenza a non capire che tutti bianchi e neri, cristiani e non,
siamo obbligati a questa terra che naviga in un mare immenso, ma ormai è una
barca che sta facendo acqua da tutte le parti, potrebbe anche affondare, eppure
nonostante questo immane e catastrofico
pericolo, nonostante si abbia raggiunto il punto di non ritorno, noi
continuiamo in nome di un non so che ad uccidere, continuiamo a farci crescere
il pelo sullo stomaco e nel cuore con quel “ tanto che ce frega… “. Ma non è
così, non è proprio e non può essere così, ci deve essere un modo o una maniera
per porre fine a questo gelo che sta struggendo l’anima.
Non so se sia vero,
scrivo così, perché in questo odierno con la cosiddetta tecnologia si può fare
di tutto anche spacciare una bufala in un qualcosa di vero; ma gira da tempo
sul Web, la nuova frontiera, il nuovo campo di battaglia, un video che mostra
al mondo del perbenismo, delle frontiere chiuse, dell’interesse nazionale,
quello che una nazione guardata sempre con sospetto sta facendo laggiù in quell’inferno
umanitario. La Russia e per volere del Suo Presidente Vladimir Putin ha
costruito un campo di accoglienza lì, sul posto, per aiutare e accogliere
evitando così a quei poveretti la morte certa nel Mediterraneo e l’umiliante
migrazione. Mi domando perché la nobiltà dei media italiani non ne parla, nei
loro veritieri telegiornali della disinformazione. Mi domando perché non si dia
atto che quello che sta facendo il Signor Putin sia una cosa giusta.
Allora è proprio
questo silenzio ad alimentare il sospetto, a voler ad ogni costo e con ogni
mezzo dire che Vladimir Putin non è un
Presidente, ma un dittatore; sarà bene che in casa sua questa persona faccia di
tutto per fare rispettare le leggi esistenti?
Certo a fare il
confronto tra Vladimir Putin e altri, la differenza salta agli occhi,
indifferentemente se sia giusto o sbagliato quello che lui sta facendo, almeno
non tentenna e fa qualcosa per fermare il dilagare e l’avanzare dei nuovi
barbari.
Certo, potremmo
chiedergli se potrebbe concederci di spedire in Siberia un bel po’ di
truffaldini politici, e malfattori, magari pure pagando e risparmiando un bel
po’ di denaro facendo pulizia.
Ma più di tutto,
bisognerà che l’odierna società impari a farsi gli affari propri, evitando di
andare in casa di altri a dire come vivere e cosa sia buono o brutto, giusto o
sbagliato, democratico e no.
E’ stato fatto, e i
risultati sono sotto i nostri begli occhi!
Ed grazie a ciò che
almeno noi in Italia la sera assistiamo a certi programmi in cui si va per
discutere in un infinito bla-bla e si finisce per litigare o per dire: sei
stato bravo tu a non fare o fare quella determinata cosa! Programmi in cui si
urla e ci si manda affanculo, e si preferisce scaricare sul nemico-avversario
politico tutta la merda di questo mondo, ed è quello che si sta facendo ancora
adesso, mentre sul mare continua a scivolar la morte e si creano baby macellai
che nelle mani invece di un libro hanno un coltello o un mitra.
Che stupendo
risultato!
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