Fiero di essere
Italiano
Di Vincenzo Calafiore
06 giugno 2016- Udine
“ Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì! “
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì! “
Chi ricorda più
Fabrizio Quattrocchi? Ha affrontato la morte con grande dignità e coraggio, era
un “ Italiano” e la sua frase rileggendola nella memoria mette ancora oggi i
brividi, non la dimenticherò mai.
Forse gli italiani di
comodo e con la memoria corta, gli italiani opportunisti, gli italiani
menefreghisti, gli italiani senza onore e senza dignità, amor di Patria l’hanno
dimenticato…. Ma in America ancora ne parlano.
Che significa essere “
Italiano “ ?
Chi sente di essere e
far parte di un grande popolo, nonostante le beghe politiche interne.
Non certo chi passa
la sua vita a sputare sul piatto dove mangia senza capire chi è e da dove viene
e a cosa invece potrebbe aspirare, onore
e dignità!
Io non sono nessuno
per poter dare lezioni di patriottismo, so solamente scribacchiare e imbrattare
fogli di carta bianca con le parole, ma sono un italiano che ama la sua patria
alla quale ha giurato fedeltà fino alla morte, patria che ha servito e che se
lo chiama è pronto a dare la sua vita: è questo forse il significato di
Italiano?
Ricordo con grande “ Orgoglio
“ il Sacrario di Redipuglia pieno di tricolori e il grande brivido che
attraversa ogni volta il corpo che lo si sente il “ Silenzio “ lì riposano gli eroi, gli umili
eroi dalla Sicilia a Brennero, uomini che hanno sacrificato la loro vita per
una grande Italia.
Come dimenticare
Cefalonia! L'eccidio di Cefalonia
fu compiuto da reparti dell'esercito tedesco a danno dei soldati italiani
presenti su quelle isole alla data dell'8 settembre 1943, giorno in cui fu
annunciato l'armistizio di Cassibile che sanciva la
cessazione delle ostilità tra l'Italia e gli anglo-americani. In massima parte
i soldati presenti facevano parte della divisione Acqui, ma erano
presenti anche finanzieri, Carabinieri
ed elementi della Regia Marina. Analoghi avvenimenti si
verificarono a Corfù
che ospitava un presidio della stessa divisione Acqui. La guarnigione italiana
di stanza nell'isola greca si oppose al tentativo tedesco di disarmo,
combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa incondizionata, alla quale fecero seguito
massacri e rappresaglie nonostante la cessazione di ogni resistenza. I
superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che
finirono su mine subacquee o furono silurate,
con gravissime perdite umane! ( Il Mandolino del Capitano Corelli – Film ).
Di fronte a così grandi
esempi di orgoglio e onore, come è possibile non sentirsi fieri di essere
italiani?
Se la causa di questo
disamore verso questa grandissima e unica Nazione è la politica, bè, si è in
grande errore, poiché la politica non ha niente a che fare con lo “ Spirito
Italia” non ha niente a che fare con l’onore che ti fa alzare la testa e dire
no! La politica è un merdaio e l’Italia
è onore e orgoglio.
A ricordarceli l’onore
e l’orgoglio sono l’Inno Nazionale e il “ Piave “ sono un: per sempre!
Ecco, forse i motivi
di essere orgogliosi di appartenere a questo grande Paese, saranno tanti, ma il
più importante sta nel cuore, dentro di te che ci credi e ami questo paese.
Non può esserci e non
saranno mai in vita italiani, quelli che sputano nel piatto in cui mangiano! Se
non stanno bene, possono anche andarsene da un’altra parte!
Viva l’ Italia sempre
e ovunque!
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