Per vivere
Di Vincenzo Calafiore
12 Aprile 2018 Udine
…. Anche “ lì dove gli angeli non osano mettere piede “…
Continuazione.
Ma la città invisibile non dice il suo passato, lo contiene
come le linee di una mano, scritto negli angoli delle labbra, degli occhi;
scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, nei corrimano
delle scale … in un ovunque sacro o
sacrale.
L’Amore con le sue molte facce, l’amore che può andar via,
ma tutte corrispondenti ad una diversa anima per sognare, appagare, desiderare
le passioni fa anche paura, perché a volte implica la resa incondizionata.
Ma questo Amore, questo amore così dolce e scanzonato,
regala sempre emozioni è per gli audaci i temerari non per gli ingenui che
credono che si possa amare “ semplicemente”. Il sentimento dell’amore è dei
coraggiosi, disposti ad affrontarne le sofferenze, pur di assaporarne i momenti
esaltanti della intimi felicità.
Tuttavia la “ pulsione” affettiva, naturalmente determinata,
dovrebbe già contenere in sé la forza necessaria a superare la paura.
L’istinto privo del coraggio necessario a vincerla lascia
l’amore sospeso in limbo, in uno spazio in cui mancano definizioni precise e
sincere, ne decreta la fine.
Ma la verità, l’unica verità è che questa paura di amare una
donna liberamente e con sentimenti e coscienza è tipica di questi anni di confusione e insicurezza ( o forse anche da
sempre chissà,), in cui si fa fatica a
distinguere e riconoscere ciò che è autentico o importante, da ciò che
rappresenta una “ maschera “, un’illusione.
Così le esperienze scivolano via, spinte dalla fretta, dalla
tendenza al consumo o al cambiamento.
E’ una corsa terribile quella di stare al passo con tutto, e
si finisce per non sapere bene cosa si stia vivendo davvero.
L’amore in questa confusione viene desiderato quando non
c’è, rinnegato quando c’è, tenuto sottocontrollo il più delle volte, per paura
di rischiare.
E’ l’istinto naturale dell’uomo, ammantato o rimosso,
finisce per produrre delle precise ripercussioni.
La prima riguarda “ l’identità personale “, che finisce per
essere determinata dall’esterno. In tempi in cui si è considerati più per quel
che sembra, non per quel che è… sfumano i contorni dell’Io e la personalità
perde consistenza e sicurezza.
Tale diffuso indebolimento della personalità si ripercuote
sulla “ coppia “!
Per amare fino in fondo è necessario essere se stessi, senza
maschere, e mostrarsi all’altro in tutte le nudità.
Da qui nasce la libertà d’essere fedeli a sé e godere
contemporaneamente della stima del patner è la più soddisfacente realizzazione
affettiva che l’individuo possa realizzare.
“ Uomini e donne nei nostri tempi liberi e tolleranti sono
tuttavia accomunati dagli stessi problemi a vivere con gioia e serenità,
pienezza e sincerità l’attaccamento reciproco… solo così potrà essere Amore. “
!
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