Di Vincenzo
Calafiore
12 Marzo 2020
Udine
“ … ci vorrebbe sempre
qualcuna
tanto coraggiosa da
attraversare le mie tempeste;
che mi ami così tanto
da spezzare la forza
delle mie onde.
Che fosse capace di
navigare nel mio mare,
intrufolandosi nei miei pensieri più reconditi
o di entrare in
circolo nelle mie vene per
esplorare il mare che
annega i miei pensieri. “
Vincenzo Calafiore
Amore sai cos’è ? E’ quel mare dentro a
provocarmi quelle grandi tempeste che alla fine mi lasciano sfinito sulle rive
delle mie esistenze, brevi come quel mio – ti amo -; aiutami tu a rimanere a
galla negli spasmi di desideri che sempre più casuali e interminabili, mordono
l’anima.
Ho desideri da scrivere e che si
consumano in silenzio, nell’inganno di una visione che non si materializza …..
ma dimmi amore, di chi potrei innamorarmi se non di te! Dei tuoi occhi
nuovamente, delle tue labbra, delle tue mani, della tua maniera buffa di
ridere!
Tu hai come me il mare negli occhi, la
stessa vastità, porti tra le dita la poesia antica dell’amore, io e te alla
stessa maniera rimaniamo al di là del tempo ai bordi di questa magnifica
esistenza per potersi amare:
ma tu amore, dovresti smettere di
mancarmi … !!!
E’ quasi giunta l’alba, è là fuori, la
vedo spingersi e sfondare il muro di nubi nere della notte, e porta luce,
calore, alla stessa maniera del primo pensiero di te,nella mia testa … è una
primavera annunciata e fiorita: e finalmente eccoti, è da tanto che ti immagino!!!
Non sono stato mai buono a esternare
ciò che sento dentro, io so solo di amarti o di poterti amare, così come so,
con i miei naufragi,con le mie sconfitte, e perché no, con le mie solitudini,
ti dico: ti amo perché è vero, perché è così.
Piano, piano, sei diventata il mio
tutto, quel tutto che sta tutto nel cuore…. Ed è lì che il più delle volte ci
incontriamo per sfuggire alle miserevoli condizioni dello stare nelle realtà
celate.
C’è che a volte vedo i giorni miei che
verranno, giorni quasi senza la forza di rialzarmi,
quei giorni in cui penserò … è finita!
Ma io sono sicuro che solo e soltanto
nei misteriosi paralleli dell’amore che troverò tutte le risposte alle mie
domande, ai perché.
Tu sei una delle ragioni per cui io
esisto, forse sei tutte le mie ragioni. E’ questa è una condizione
bellissima: cercarsi appena svegli
magari dopo un sogno pieno d’more.
In un sogno
abbiamo passeggiato sulla spiaggia, su quella stessa spiaggia su cui camminammo
mano per mano tanto tempo fa. Ti ricordi quel filo di spiaggia sotto le stelli,
dietro quelle barche dove ci appartammo? L’ho rivisto…. Le mareggiate l’hanno
portato via quasi del tutto.
Sai, è proprio vero che il tempo passa e come
passa si riprende alcune cose, se le porta via, senza mai restituirle.
Leggo un mio
vecchio libro di latino nella luce
rossastra del tramonto da un balcone, è che cerco di sfuggire alla tua assenza
e più ci tento e più tutto mi riporta a
te amore: il vento negli occhi , la sabbia che si alza, le pagine sfogliate, il
ricordo di te mentre il sole si addormenta nella sua stessa straordinaria
bellezza …. È un’emozione che mi fa ricordare il tuo sorriso ….. ma questi
ormai sono che lontani ricordi pur se sempre vivi nella memoria.
Con la testa
bassa e lo sguardo rivolto chissà a quanti altri ricordi, tento con tutte le
mie forze di resisterti mentendomi spudoratamente e facendo finta di provare
interesse per quel libro che potrebbe aiutarmi a passare un pomeriggio cullato
dall’immaginario odore della salsedine e dal rumore delle onde che si
infrangono sugli scogli e sul bagnasciuga della nostra spiaggia. Le brezze
frizzanti tipiche dell’inizio di un Marzo friulano mi rendono nervoso, sai che il
mio cuore è rimasto lì, alla “ Chianalea “. Ricordo quando avevi freddo e ti
prendevo fra le braccia e ti facevo rifugiare con il viso nel calore, fra la
spalla e collo ti davano. Ti piaceva
molto con gli occhi socchiusi sentire pezzi di musica per pianoforte, era così
che ti addormentavi! A volte col sottofondo del rumore della pioggerellina di
marzo. Adoravi rimanere a guardarmi scrivere…. Ora mi sono rimasti solo che la
musica e il rumore della tastiera nel silenzio della notte… e tu non ci sei
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