La vita, passo passo !
Di Vincenzo Calafiore
26 Novembre 2020 Italia
Sul tavolo, irregolare e
macchiato di caffè e vino, dai bordi bruciati dalle sigarette, c’è vita.
Quella vita che non ci
appartiene e nonostante tutto continuiamo a dire: la nostra vita; pagine
scritte con gli inchiostri odorosi che fanno tornare in mente le primavere
perdute, racconti brevi di “ frammenti di vita “ che si animano come pulviscolo
sospeso in mezza luce nell’aria.
E’ una di quelle mattine
d’aria frizzantina, con un cielo che lascia poco spazio al sole che dalle
quinte vorrebbe esplodere luce su un palcoscenico misero e meschino; guardo
dalla finestra i rami spogli che nelle ombre mattutine paiono braccia tese al
cielo e tu non ci sei !
Le paure, le mie paure sono
lì dentro le parole di quei fogli, prima bruchi ora farfalle che volano nello
spazio ristretto tra tavolo e finestra, vorrebbero raggiungerti amata mia
ovunque tu sia!
Parole che come carte
nautiche, raggiungendoti, potrebbero portarti a me, in quella officina satura
di fumo e odori d’inchiostri.
Sai ci sono momenti in cui
vorrei oltrepassare la magica soglia e raggiungerti, rimanere lì con te in quei
confini di occasi e spiagge su cui naufragano sogni e desideri, camminare con
te mano nella mano in contro ai destini che ci guardano con occhi benigni.
Amore che d’infinito vesti
per venire ai miei sogni, dimmi quanta vita ho ancora per poterti vivere e
amare fino in fondo?
Quanto tempo ho tra un sorso
e l’altro prima che il mio bicchiere rimanga vuoto?
Tu ai giorni miei vieni
annunciata primavera, lasci ad ogni tuo passo le note di una canzone che
conosco, sei quella musica che ascolto in quei silenzi in cui mi perdo, con
quelle solitudini che mi cercano e adombrano sorrisi, intime felicità.
E’ la mia vita passo passo
sotto la luna piena di luce, esco a fumare una sigaretta e assieme a lei una
notte da dimenticare, niente che mi possa ricongiungere a te, questa mia vita
che senso ha? Sale in me un dolore che si avvicina al cuore, e come vento
presto si placherà assieme al desiderio di rimanerti accanto, lascia dentro di
me il freddo del distacco, mentre il mio pensiero va, seguendo traiettorie che
già conosce, portano al tuo cuore, se vi arriverà…!
E penso alla mia vita che se
ne va passo passo rasentando muri di città vuote…. Rientro come fossi un
clown che lascia una scena vuota di allegria, e lentamente con
le mani nell’aria ridisegna un cuore dentro un cerchio rosso…. E ci sei tu ! Ed
è già domani, e nuovamente sono pronto a ricominciare nello stesso scenario di
sempre senza pausa come fiume che deve ad ogni costo raggiungere il mare.
Ma Tu chi sei?
Chi sei tu a farmi come
Odisseo ritornare a te ?
Chi sei tu a condannarmi in
questo ciclo perpetuo, a fare in modo che tu sia il primo pensiero?
Sono domande, solo che
domande, potrebbero sembrare sciocche, o peggio ancora scontate, non è così poiché
dietro ogni parola, ad ogni rigo, in una virgola, in un punto esclamativo o
interrogativo ci sei tu: la vita mia!
Così io ti amo, così io vivo,
entro quel cerchio rosso, in quei desideri mai appagati, in quei pensieri che
non ti raggiungono, in quella vita che mi manca.
La luce filtra attraverso i
vetri, illumina e riscalda le tracce lasciate dalla notte, da dietro le quinte
mi giungono leggiadre gli echi del tuo ridere, delle parole; l’aria si muove
cadono attera petali di rosa rossa, come fossero baci!
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