Prendi le mie mani
Di Vincenzo Calafiore
3 Agosto 2023 Udine
( Tratto da “ Il Ladro di Coriandoli )
Di Vincenzo Calafiore
Ti parlo mentre sei via ed è come parlare nel buio di
una camera da letto, lentamente per non svegliare nessuno. So che adesso non
esisto, anche se lo volessi, ci provo senza successo, alla fine i farmaci che
prendo hanno la meglio su di me e cado sconfitto. Questo dura per un anno
almeno così mi è stato detto; ma ho paura, sono molte le paure che ho addosso,
qualcuno le chiama fragilità, ma non è vero, queste sono paure. La paura più
grande è che il cuore si possa stancare
e si fermi; ma anche quella di non poter più scrivere o studiare, la paura di
non poterti più dirti: ti amo! Ti amo così, con questo mio esistere più o meno
vero, con quel desiderio di regalarti un sorriso. Ti amo perché rimanerti
accanto è la cosa più bella che possa accadere ad un uomo.
Intanto sono passate molte lune e in questa mia
provvisorietà tutto è di breve durata, i sogni sono perle di rugiada che al sorgere
del sole non brillano più, le mie parole si sono plasmate sulla pelle, odorano
di vita che piano piano sfuma nell’aria d’una quotidianità alla deriva in un
mare che sempre più la custodisce.
Se solo tu sapessi le volte che le nostre vite si sono
sfiorate senza riconoscersi sulle strade di quei formicai che non si fermano
mai.
Sono passate molte lune dall’ultima volta che abbiamo
attraversato la notte col suo colore così dirompente, capace di espandersi, noi
in quel colore così forte e vivo, mai sopito, noi siamo i luoghi che abbiamo
raggiunto, la consapevolezza di un amore che credevamo non dovesse finire mai.
E invece ci siamo perduti nelle arcane evocazioni, fra
i mille dedali ed antri dell’io, negli equilibri interiori. In balia di
sortilegi lunari viaggio in questa notte nella silente attesa dei ricordi
d’ogni esistenza nostra, tsunami di passioni e di tempeste in cuor mio.
L’amore è una sorta di linguaggio dell’anima e
pertanto deve essere libera da ogni oppressione, lasciarsi travolgere dal suo
intenso e sublime essere – emozione – accogliente come il grembo della vita
e li rimanere incontaminati, puri!
Scoprirsi all’alba, felici, felici di esistere.
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