Cosa siamo ?
Vedi, ti chiedo, dove finisce il mare, tu lo sai?
Non lo sai…. Quel che vedi è una magia, è un trucco
un’illusione per farci noi stessi orizzonte.
E noi? Noi, cosa siamo?
Noi siamo spiaggia, sabbia o rena,
fango che mai riuscirà a essere oceano mare.
A te, me, noi, ci hanno insegnato così: siamo infinito!
Ma è un inganno perché noi siamo limite, prigione,
condensa lattiginosa sui vetri …. Siamo l’ultimo stento pulsare,
sangue, angoscia, dubbio, rimorso che ruba ogni sogno,
giorni sospesi, carezze che tremano e muoiono prima di toccare un viso.
Cosa siamo?
E se fossimo noi invece oceano mare, o riva?
E non quello che hanno voluto farci credere essere?
Vero!
Potremmo essere vento, quel vento impetuoso
che piega il grano … le messe di grano
o una chiesa aperta, il luogo più sacro del mondo
la riva del mare … dove la terra smette di essere terra
e inizia il mare che potrebbe divenire oceano per
diventare infinito!
Allora si! Tu, noi, tutti noi, ascoltiamolo,
diventiamo noi stessi infinito, anima ! E non dannazione
schiavi di un corpo, della bellezza per sempre, del ventre gonfio…
Noi siamo riva, noi siamo la riva
la traccia di una umanità perduta
il suo segno,
il bordo del precipizio
il bordo del cuore e dell’anima
noi siamo l’orizzonte che non c’è
il confine superato.
Noi che vorremmo rassomigliare a Dio
siamo qui per morire!
Vincenzo Calafiore
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