Vorrei ora, nella mia senilità danzare con te
un tango, passione, voluttà, inferno,
per raccontarti in segreto l’amore che tormenta il mio cuore,
la mia anima!
Sono orizzonte sfocato di un oceano in cui annego
con tutte le mie battaglie, la nostalgia che ora invade le ore.
Ubriacarmi di te
della tua pelle giovane e bianca come foglio su cui scrivere: ti amo!
Perché sono diventato uomo a lotte e lontananze,
così parlare ai tuoi occhi neri, morirci dentro come ape nel cono di miele.
Da vecchio che sono non posso più aspettare
con la fame d’amare che sfama il mio cuore
il mio amarti!
Perché ancora non ci è dato e concesso
di amare e vivere questi scampoli di vita,
questo lungo amplesso?
Vincenzo Calafiore
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