E’ così mi ritrovo a parlare di te
Vincenzo Calafiore
08 Marzo 2024 Udine
a dire addio. Bisogna capire
quando
è il momento di andarsene.
Lasciarsi tutto alle spalle!
Bisogna semplicemente
andarsene,
andare via senza rimpianti!
( Vincenzo Calafiore da: Il
demone dell’Amore “
Riconoscere e
ammettere che c’è sempre un ricordo, uno scritto lasciato in una pagina d’agenda
di tanti anni fa, che a rileggerlo ora in questa mia età avara e severa,
giudice di me stesso, mi fa pensare a come i confini si delineano
continuamente, gli orizzonti mutano agli occhi miei e le stelle mi sembrano
sempre più fanali lontanissimi, irraggiungibili per certi versi, dal mio viale
del tramonto.
Il verbo o l’espressione
più ricorrente adesso nella mia testa: ti ricordi una volta!
Si che mi ricordo,
da quella finestra si poteva sentire il mare infrangersi sulla riva la sera, mi
ricordo i chilometri a piedi in riva al mare e le canzoni ascoltate alla radio
la domenica mattina.
Le schedine
bruciate, e la fontana nella piazzetta.
Io che sognavo un’uniforme
da marinaio e una vita bellissima davanti a quel grande manifesto … in quel
tempo c’era posto per i sogni e un sogno c’era sempre in testa che brillava
come un pezzo di vetro.
Ma ora i miei occhi
non ti guardano più come se fossi … la
mia dolce vita!
A volte ti ho vista
come oceano, mare, ma eri più che altro solitudine, un oceano da cui non poter
tornare più, mare in cui ci si può perdere, ma eri sempre tu: la mia vita! Ed è
lì che mi sono perso.
Non sono mai
riuscito a dirti quanto ti ho amata e ti amo ancora; per un tempo imprecisato
ci siamo persi da qualche parte, in altri mondi in cui solitamente vivo!
Non ho potuto farci
niente, se non convincermi che fosse giusto così e ugualmente ho continuato a
fare cose folli, pur di raggiungerti in quel via vai di anni folli … io così
riflessivo, così attento, davanti a te, alla tua bellezza, impazzivo, sono
impazzito.
Mi piacevi da morire
allora e ancora adesso più che mai!
Non hai idea di
quante pazzie abbia fatto, di quante cose siano successe, piano piano senza
rumore, quando per un lungo periodo non ci siamo più cercati.
Ma tu eri e sei
quella cosa per cui è valsa la pena lottare, io l’ho fatto certo che tu non
avresti potuto mai più dimenticarti di me, io si invece e inventai un addio,
mal riuscito, ma ci provai ugualmente!
Non capivo, e più
non capivo, più ti ho amata, più ti amo ancora adesso.
Non potevo farci
niente, se non convincermi che fosse giusto così : amarti!, e facendolo ho
continuato a fare le cose più folli pur di rimanere con te.
E’ così bella quella
sbornia quotidiana di felice esistenza, io così riflessivo, così prudente,
davanti a te agivo come quello follemente innamorato di una donna …. Mi piaceva
e mi piace da morire.
A un certo punto sei
sparita non so per quanto tempo, mi sono sentito morire, con quella sensazione
di un grande vuoto addosso.
Ho affrontato la
paura di scegliere, la paura di perdere, la paura del salto nel vuoto, la paura
del futuro; per un po’ forse ti ho dimenticata, si ti ho dimenticata, ho visto
altri mondi e ci volevo rimanere, ho ripreso a vivere, grazie a quel tuo forte
richiamo sono tornato!
Bisognerebbe
imparare a dire addio.
Imparare a capire
quando è il momento di andarsene, lasciandosi persone e ricordi alle spalle,
bisogna semplicemente andarsene!
Senza amore, sono
vite che si muovono su un piano inclinato. Come se esistesse solo il presente,
e ci si cade dentro come fosse un precipizio …. Giorno dopo giorno di un eterno
presente, poco rassicurante.
Siamo vite
declinate, senza amore!
Lo sai come si fa a
capire se qualcuno ti ama, se ti ama veramente? Non ci hai mai pensato? Io si.
Credo che sia una
cosa, un qualcosa di straordinario che ha a che fare con “ l’aspettare “ se è capace di aspettare,
allora ti ama! Ed io ti ho aspettata.
Ti ho aspettata perché sapevo che ne valeva la pena. Sei stata capace a
farmi sentire d’essere amato, mi si illuminano ancora gli occhi quando parlo e
scrivo di te.
Nell’ora del tramonto, nei tuoi occhi il riflesso di me, di un’altra
vita mi è sembrata un visione perfetta di una nuova vita … tu mi sorridesti e
mi parlasti di niente e io mi accorsi che era questo che aspettavo da tempo.
Come se la bellezza avesse il sapore della fragilità, come se l’amore
avesse l’aspetto di un errore ben riuscito, come se tu fossi un meraviglioso
errore da commettere ogni momento, ogni istante, in ogni respiro!
Che ne sai di quante volte ti ho pensato e quante invece avrei voluto
averti con me, che ne sai tu!
Se solo mi guardassi con quanto orgoglio continuo ad amarti!
Sei quanto di più bello io non sia riuscito mai a scrivere di te!
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