TANO
“ …. a volte succede che una
parola,
una visione o un pezzo di
mattone rosso
lisciato e modellato dal mare,
portino
a rivivere certi ricordi e
quando succede
anneghi non in un mare, ma in
un oceano-mare!
Non c’è niente che ti possa
salvare, anneghi e basta
dentro i tuoi ricordi ! “
Vincenzo
Calafiore
Io lo so, dall’altra parte del mare ci sta un’altra terra. Una terra bella di tante rive larghe e lunghe, con la sabbia bianca, che sotto il sole brilla come diamante, è lì che vorrei andare a vivere.
Questa dove sono non è altro che un deposito di tempo e di cose senza storie, la mia casa è una baracca vicina al mare, che qualche volta viene a farmi visita portandosi via tutto, non mi rimane niente.
Io rimango lo stesso, non me ne vado e poi dei soldi non saprei cosa farmene, veramente; non sono la mia felicità. La mia felicità sono quegli orizzonti che la sera mi piace immaginare e colorare, guardarci dentro e vedo ogni sera una vita bella per me che non posso raggiungere c’è mare, troppo mare a dividermi.
Avresti dovuto vedermi un tempo ormai cancellato, avevo una casa nella città, ero davvero bello, ben curato, ben vestito. Ho avuto una moglie un tempo era davvero molto bella, poi è successa una cosa che non ricordo, come non ricordo più lei.
Il dolore come il mare si è portato via tutto, perfino la mia vita.
In certe sere guardando il mare capisco che qualcosa succerà e succede quasi sempre di notte, allora porto via le cose che più amo lontano dalla riva.
In tutti questi anni di baracche ne ho ricostruite molte, con il legno che il mare mi porta, forse sarà quello delle altre che si è portato via; e pur avendole spostate più lontano, lui riesce a raggiungermi e a portare via tutto.
Nessuna cosa è per sempre vicino al mare.
E’ per questo motivo che non ho una donna con cui vivere per sempre. Ne ho avute tante e donne belle … l’ultima, Sofia, che mi ha seguito, poi non ha voluto più rimanere e mi ha lasciato per sempre, non ha voluto vivere in una baracca dove non puoi tenerci niente, nemmeno un letto, perché il mare se lo porterebbe via.
Lei per un po’ ha condiviso la mia filosofia di vita. Abbiamo vissuto giornate bellissime e indimenticabili, abbiamo fatto l’amore sulla riva di notte, coi pesci che venivano a guardarci; un giorno l’ho vista andare via con la mia carretta, non era nuova, ma era l’unico mezzo che avevo per raccogliere la roba che il mare mi portava e che poi andavo a vendere. Ho pensato che me l’avrebbe ritornata, o che sarebbe tornata da me con la mia carretta, e lo ha fatto apposta, sapeva che senza, io non avrei più fare niente, andare da nessuna parte.
Quando la notte il mare si arrabbia, rimango sveglio e se penso a una donna penso a lei, a Sofia, l’unica donna che mi ha voluto davvero bene.
Sempre baracche, sempre baracche nella mia vita.
Ho viaggiato moltissimo, ho visto tante, ma proprio tante belle spiagge …. Ora non mi muovo più, questa spiaggia in cui vivo mi piace troppo e non so perché o forse perché qui sono stato felice, ho potuto toccare con mano la felicità.
Una volta sono andato via, per un mese, a tentare la fortuna da un’altra parte. Poi una sera mi hanno fermato di notte e chiesto i documenti che non avevo, mi hanno caricato su un treno ed è così che sono tornato a “ Oceano-Mare “.
“ Per Tano era meglio vivere in una baracca che in
una casa, è una cosa che appartiene ormai a un’altra vita. Questa che ha le
appartiene ed è la più bella come è bello vivere a “ Oceano-Mare”. “
Ogni giorno il mare riporta un tesoro, io aspetto!
Qui ad “ Oceano-Mare “ la vita non è monotona, ogni giorno viene un camion che scarica roba.
Oggi assieme a tanta roba ha scaricato una poltrona.
“ Sulla spiaggia di “Oceano-Mare” il mare porta
tante cose; io spero un giorno di trovare la mia vita, seduto su una poltrona
di uno stile confuso, è appoggiata su un cumulo di sabbia più alto e mi sembra
un trono, mi sento un Re quando mi ci siedo. Parlo con il mare, gli racconto la
mia vita che non c’è più e quella che ho mi pare tanto più bella, tanto più
vera come lo sono le onde che a volte mi raggiungono per accarezzarmi, questo è
mare, questo è “ Oceano-Mare “. “
La vita di Tano forse ha più strati della spiaggia, ed ogni strato nasconde o protegge un ricordo, qualcosa, un indirizzo, reale o inventato.
Gli è più facile trovare quello che la sabbia nasconde, di quello che lui stesso nasconde, a se stesso.
Ha un sorriso, Tano, che non riuscirà mai a levargli di dosso la malinconia, è questa la sua grande forza.
Ha tra le mani frammenti di vecchi mattoni rossi e piastrelle, belli i disegni e i colori, intensi, ma sono cose che non gli appartengono.
Anche le fotografie che trova hanno altre verità, altre vite, ma tanta malinconia.
E’ questa a separarlo dal modo di essere, oggi.
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