( non rivoltalti nella tomba, non ne varrebbe la pena)
MAGNA, MAGNA
By Vincenzo Calafiore
Un tempo non molto
lontano, il meridione tutto era considerato lo stomaco marcio di un’Italia
rampante; e molti moralisti del nord dai salotti buoni e nei salotti, si
scagliavano e discutevano con un bla,bla,bla infernale su come e come risanare
questa parte meridionale corrotta e in mano alla delinquenza di origine
controllata, vale a dire : D.O.C. per l’appunto
delinquenza d’origine controllata.
I fatti o meglio gli
accadimenti ultimi e penultimi hanno dimostrato invece che rubare, fottere,
accaparrarsi denaro altrui non è solamente una questione nettamente del sud
Italia, ma è un fenomeno generalizzato in tutto questo grande crogiolo di
Comuni diversi geograficamente definito Italia.
Mi ero ripromesso di
non tornare più a scrivere di politica e per mia purificazione interiore mi ero
inventato 100 pagine in una, cioè dei mini racconti contenuti in una pagina in
cui non c’è una trama ne un nome dato ai personaggi perché a questo avrebbero
provveduto personalmente i lettori che in verità sono moltissimi, oserei dire
planetaria ( mi fa paura).
Ma le ultime pentole
scoperchiate, milanese e veneziana, hanno messo in evidenza che la famosa “
mazzetta” oltre a non essere mai smesso di esistere è divenuta nel frattempo
prassi comune da nord a sud, ma anche su un semplice scavo per fare un
marciapiede in un Comune qualunque; e che le mele marce o il marciume non era
cosa nettamente e solamente vergognosamente Campana, o Calabrese, Siciliana, ma
è un sistema italico così generalizzato così sacrale e decisionale che a
levarlo è cosa assai difficile a meno che si ricorra alla pena capitale dei corrotti
oppure il Presidente del Consiglio non metta in pratica ciò che la storia c’insegna,
fare alla stessa maniera del buon Caligola che risanò le casse in pochissimo
tempo.
Certo è che colui che
guida questa “ bianchina scassata” ogni volta che va ad aprire una scatola
viene investito dal fetore della massa marrone ivi contenuta! E allora si corre
al riparo con emendamenti, leggi, leggine, provvedimenti, tutte cose che non
servono a un cazzo di niente se una volta accertato che è stato commesso un gravissimo
danno alla collettività italiana, colui o coloro che l’hanno commesso oltre a
non rimanere in carcere a vita circolano liberamente, frequentano pure i buoni
salotti perché in pochissimo tempo si sono smacchiati la coscienza e conservano
pure tutti i privilegi perfino il titolo di eminenza o ministro, o deputato o
senatore che siano, ma pare sia logico? Quando un poveraccio che ruba un
semplice caffè va a infilarsi in un mare di guai per cui gli verrà sequestrata
la casa, chiusa l’impresa e messo alla gogna.. poi magari s’impicca o si gassa
da solo. Allora dov’è il senso?
Dov’è questa parità?
Per finire le opere
mancano i denari.. porca miseria vuoi vedere che gliela metteranno in culo a
pantalone? Ma sarà vero? Sarà Possibile? Si che sarà vero, possibile e certo
pure, la carota è già pronta vedrai che troveranno un metodo indolore per
ficcartela, magari facendoci prima una bella pennellata di vasellina pura al
100% . E invece perché non farli rimettere a chi si è appropriato ingiustamente
e poi magari fucilarli e le loro mogli mandarle a battere per lavorare per lo
stato?
Ma no, siamo un paese
civile e democratico, queste cose non si fanno, tutti siamo “presunti” e
nessuno mai è certo, quindi questo marrone puzzolente teniamocelo e continuiamo
pure ad affannarci a rimanere a galla. Vi ricordate di Rino Gaetano con le sue avveniristiche
canzoni più attuali di così!
Che c’è da dire
oltre? Un cazzo di niente tanto tutta sta gente che ha rubato dopo aver
superato il maremoto giudiziario, continuerà a rubare tranquillamente e con più
cautela, magari raffinando il metodo, mentre pantalone s’incazza e mormora,
appunto mormora e basta.
Non è che andrà a
finire che la ndrangheta o la mafia, la camorra faranno causa allo stato per
concorrenza sleale?
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