O’SCIA’
Di Vincenzo Calafiore
Potremmo usarlo “ O’scià” per dire ti amo, oppure ti voglio
bene, o semplicemente ciao; una parola piccola che riempie gli occhi e il cuore
di cose tutte inerenti all’amore, è emozionante. Ma ne esiste un’altra, stessa lunghezza
d’onda, stessa brevità, ma dal significato completamente diverso “ SHOA’ “ che significa memoria o per non dimenticare,
parola che costringe l’alzarsi in piedi e chinarsi in segno di saluto, di
rispetto, a posare la mano sul cuore per un’eterna fratellanza.
“ SHOA’ “ è figlia di tante madri di cui vale la pena
ricordarne alcuni nomi che hanno tutti assieme riscritto la storia dell’umanità
intera, e hanno portato a sedere allo stesso tavolo tutte le lingue delle etnie
che popolano questo pianeta blu, vincitori e vinti, stupidità e intelligenza:
Nome
|
Stato
|
Tipo
|
Operatività
|
Prigionieri
|
Vittime
|
Sottocampi
|
Web
|
Germania
|
Campo di lavoro
|
min. 600
|
|||||
Polonia
|
Campo di concentramento, sterminio e
lavoro
|
400.000[3]
|
1.100.000[3]
|
||||
Norvegia
|
Campo di concentramento
|
800
|
250
|
||||
Polonia
|
Campo di sterminio
|
434.508 - 600.000[5]
|
|||||
Norvegia
|
Campo di transito
|
842
|
|||||
Germania
|
Campo di raggruppamento
|
> 63.000[6]
|
|||||
Italia
|
Campo di transito
|
11.116[7]
|
> 60[8]
|
||||
Norvegia
|
Campo di concentramento
|
||||||
Belgio
|
Campo di prigionia e di lavoro
|
min. 3.532
|
min. 391
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
470-8.500
|
|||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
238.980 - 250.000[9]
|
34.375 - 60.000[9]
|
||||
Polonia
|
Campo di sterminio
|
||||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
> 206.206[12]
|
> 31.951[13]
|
||||
Norvegia
|
Campo di prigionia
|
?
|
min. 200
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
96.000[14]
|
|||||
Italia
|
Campo di transito
|
5.000[17]
|
67[18]
|
||||
Germania
|
Campo di prigionia
|
872
|
|||||
Norvegia
|
Campo di prigionia
|
20.000
|
|||||
Polonia
|
Campo di lavoro
|
125.000
|
40.000
|
||||
Paesi Bassi
|
Campo di prigionia e di transito
|
||||||
Germania
|
Campo di raggruppamento
|
14.000
|
min. 302
|
||||
Croazia
|
Campo di sterminio
|
700.000
|
|||||
Kaufering/Landsberg
|
Germania
|
Campo di lavoro
|
30.000
|
min.14.500
|
|||
Lituania
|
Ghetto e campo di internamento
|
||||||
Estonia
|
ca. 2.400
|
||||||
Germania
|
5.000
|
2.000
|
|||||
Francia
|
Campo di internamento
|
||||||
Ucraina
|
Campo di lavoro e di sterminio
|
||||||
Polonia
|
Campo di sterminio
|
min. 200.000
|
|||||
Germania
|
|||||||
Bielorussia
|
Campo di sterminio
|
200.000-500.000
|
|||||
Austria
|
Campo di lavoro e di sterminio
|
195.000
|
min. 95.000
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
60.000
|
min. 20.000
|
||||
Francia
|
Campo di lavoro
|
40.000
|
25.000
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
106.000
|
55.000
|
||||
Germania
|
Campo di prigionia e di lavoro
|
3.900
|
1.285
|
||||
Germania
|
Campo di raggruppamento
|
3.000
|
min. 16
|
||||
Germania
|
Campo di raggruppamento
|
||||||
Polonia
|
Campo di lavoro
|
min. 150.000
|
min. 9.000
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
150.000
|
min. 90.000
|
||||
Riga-Kaiserwald(Mežaparks)
|
Lettonia
|
Campo di lavoro
|
20.000?
|
||||
Italia
|
Campo di detenzione
|
25.000
|
5.000
|
||||
Germania
|
Campo di lavoro
|
min. 200.000
|
100.000
|
||||
Polonia
|
Campo di sterminio
|
250.000
|
|||||
Polonia
|
Campo di lavoro (1939-1942); campo di
concentramento (1942-1945)
|
110.000
|
65.000
|
||||
Campo di lavoro
|
1.000?
|
460
|
|||||
Repubblica Ceca
|
Ghetto e campo di transito
|
140.000
|
35.000
|
||||
Polonia
|
Campo di sterminio
|
min. 800.000
|
|||||
Estonia
|
|||||||
Polonia
|
Campo di lavoro e di sterminio
|
> 40.000
|
> 200.000
|
||||
Paesi Bassi
|
Campo di raggruppamento
|
102.000
|
Il termine campo di concentramento è stato usato inizialmente per
descrivere campi costruiti dal Regno Unito nella seconda guerra boera in Sudafrica.
Ma ancora prima dagli
americani durante la lunghissima guerra “ razziale” tra bianchi e neri, tuttavia,
il termine ha perduto molto del suo significato originale dopo la scoperta dei
campi di concentramento nazisti e da allora il suo significato preciso è stato
quello di luogo di patimenti e sofferenza, lavoro forzato e, soprattutto, di
morte.
Per i campi di sterminio (in lingua tedesca: Vernichtungslager) non si può parlare di
numero di prigionieri internati perché erano concepiti per l'immediata
eliminazione dei deportati. Solo piccole percentuali di prigionieri venivano
selezionati all'arrivo per servire nei Sonderkommandos, adibiti al funzionamento
delle camere a gas e dei forni crematori. Queste speciali unità di lavoro
venivano periodicamente sterminate a loro volta per preservare il segreto circa
operazioni in corso.
Il comandante del lager Hans Bothmann riferisce ad un altro
ufficiale nazionalsocialista nell’estate del 1942 parlando di 250.000 corpi già
sepolti e altri 100.000 da seppellire a breve. Un numero comunemente accettato si aggira sui
300.000- 340.000 morti Il
dato è desunto dai registri ufficiali del campo durante i suoi 12 anni di
esistenza. Bisogna però tenere conto che negli ultimi caotici mesi del
conflitto molti deportati, trasferiti da altri campi, vennero internati a
Dachau senza essere registrati regolarmente.
La tabella - basata su stime molto
approssimative - tende a far rientrare nei morti dei campi di sterminio anche
le centinaia di migliaia di ebrei uccisi nelle città e nei villaggi di Polonia,
Ucraina, Bielorussia, Russia, i morti del ghetto di Varsavia e altri. Questo
significherebbe far salire il conto delle vittime dello sterminio a 7-8
milioni, il doppio di quanto si calcolava fino al 1963. Il totale delle vittime
riportate ammonta a circa 6 milioni di morti dal 1933 al 1945 (la somma dei
dati qui sopra riportati, tenuto conto delle note, dà 5.919.482). Queste morti
sono concentrate per la stragrande maggioranza dal 1939 al 1945; infatti se si
contano le vittime dei campi già attivi prima del 1939 si arriva
"solo" a 370.000 (ed è anche da notare che questa è una cifra totale,
che riguarda strutture attive ad esempio dal 1933 al 1945: nella cifra in sé
non c'è indicazione se queste vittime siano state uccise prima del 1939 o
dopo).
MA l’intero significato di questa immensa
parola rosso sangue “ SHOA’ “ sta racchiuso in un’altra conseguente parola “
STUPIDITA’ “ A tal proposito Albert Einstein ebbe a dire:
« Duecosesonoinfinite:l'universoelastupiditàumana.Dellaprimanonsonosicuro. »
|
Il termine "stupidità" ha due accezioni distinte: una vede una
condizione d'incapacità o insensibilità, indotta da meraviglia, sorpresa; l'altra una condizione duratura, come dire
un handicap. Generalmente
"stupidità" indica "incapacità" e "carenza", sul
piano materiale e su quello morale. Carlo M. Cipolla definisce lo stupido come "una persona
che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo
realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".
Basta guardare quel che oggi accade ancora: La bestia umana non sarà mai sazia
di sangue e si continuerà in nome di una religione, di una presunta libertà, di
una presunta indipendenza ad uccidere cambiando semplicemente il metodo, oggi
si uccide con la supremazia economica ( il potere delle banche) e con i
coltelli sgozzando persone come agnelli pasquali. O’SCIA’ !!
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