Qual’è la memoria del
bene?
Di Vincenzo Calafiore
22 Marzo 2019 Udine
“ Senza memoria non può
esserci futuro “
Vincenzo
Calafiore
Era l’agosto del
1937, nacquero i gulag e la campagna di sterminio degli oppositori.
E’ uno sguardo, un
pensiero, alla memoria delle vittime e nascono delle domande:
Chi sono i “ giusti
“ dei Gulag, e i “giusti “ della Shoah?
Che significato
hanno in questi tempi ricordare le vittime del male estremo?
Qual è il valore
della memoria del bene?
Occorre focalizzare
questa cifra: - 1937 – e significa che in URSS erano trascorsi vent’anni dalla
“ Rivoluzione ” che poi non è servita a niente.. i contadini non avevano
ricevuto la terra che era stata loro promessa, gli operai non avevano ricevuto
le fabbriche e le industrie, il popolo non ha avuto né pace né tranquillità,
anzi ha ritrovato il terrore di Stato, un metodo vecchio di ogni dittatura per
risolvere i problemi.
Oggi crediamo di
avere la – democrazia - , crediamo di vivere nella democrazia, ma di quale
democrazia, questa non è la democrazia è una sottospecie semmai, ma è un altro
discorso.
In quell’anno, il
1937, ed era impensabile a una qualsiasi forma di resistenza, perché gli organi
di regime lavoravano per la repressione ben coordinati e i processi – sommari-
o basati sul terrore era cosa normalissima.
“ Tutti “ gli
oppositori che si opponevano coscientemente al regime sovietico venivano
immediatamente –prelevati -!
Qualsiasi forma di
manifestazione e di libertà di pensiero era considerata come una
controrivoluzione o attività controrivoluzionaria è veniva perseguita
penalmente.
Molti venivano
arrestati e fu così che si consolidò il regime, anche con l’uso rabbioso di
appelli alla lotta contro i fantomatici nemici del popolo sulle pagine dei
giornali.
In luglio del 1937,
non ricordo bene se nella prima decade.. il politbjuro del Comitato centrale
del Partito Comunista ( Bolscevico) diede inizio a una tremenda campagna di
terrore:
condannare dopo un
processo sommario tutti i sovversivi, tra i quali anche coloro che stavano già
scontando una condanna, con delle distinzioni e cioè, quelli di – prima
categoria- intellettuali etc etc alla fucilazione e quelli di –seconda
categoria- alla detenzione in lager o nelle carceri.
Il regime richiese
le cifre dei sovversivi … registrati, e su questa base furono istituite le
famigerate “ trojke”, che altro no erano che organi stragiudiziali addetti alla
repressione degli
<< ex kulaki,
degli elementi antisovietici attivi e dei criminali >> e fu anche stabilito
un piano territoriale.
Contemporaneamente a
ciò, si svolse anche l’operazione NKVD contro spie, sabotatori,parassiti e
terroristi… i nomi raccolti venivano sottoposti all’esame delle –dvojke- organi
extra-giudiziali.
Si prospettava
l’eliminazione di un gran numero di persone, per questo motivo si dovette
risolvere il problema di dove e come seppellirli.
Furono creati nuovi
cimiteri che rispondevano a certi criteri.. dovevano essere distanti dalle
città almeno oltre i venti kilometri, in località nascoste, solitamente in
boschi e foreste.
Nacquero così luoghi
tristemente noti o famosi come Butovo, Kommunarka, Kuropaty , Bukovnja.
In centinaia di
migliaia furono fucilati e sparirono. Alle famiglie veniva comunicato solo a
voce che si trovavano in campi di concentramento senza diritto di
corrispondenza.
Durante la campagna
del terrore del 1937-1938 a Leningrado e nella Russia NO su disposizione di
Leningrado furono uccise oltre quarantamila persone, non è noto il numero
esatto. Allora, in quegli anni stessi del Grande Terrore, era impossibile
rendersi conto delle proporzioni reali delle stragi in corso.
Dopo Stalin la
menzogna sulle fucilazioni assunse un’altra forma.
Negli anni 1955-1963
vennero compilati certificati di morte per cause inventate: ascesso al fegato,
tifo addominale,setticemia, e così via, e la data della morte veniva fatta
risalire agli anni 1941-1945!
Dal 1964 si
cominciarono a indicare le vere date della morte.
Mezzo secolo di
menzogna. I sette decenni della Grande Menzogna del Partito Comunista.
Dove sta la
differenza tra un Gulag e un Campo di sterminio nazista qualunque? Questa è
un’altra domanda, o è: la domanda?
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