mercoledì 14 ottobre 2015



Dopo una notte così



Di Vincenzo Calafiore
15-ottobre-2015


Dopo una notte così non sei più lo stesso, le tue idee sul tempo e la distanza cambiano.
La notte è un mare grande, ove tutto può accadere, in cui è possibile viaggiare alla velocità di quattro nodi, un’andatura per certi versi esasperante. Ma lentamente questa lentezza, ti possiede. Ti invade un immenso, taciturno e incomunicabile rispetto delle ombre che attorno a te si aggirano, alcuni in certe occasioni le hanno definite persone, altri entità oscure capaci solo di parlare alle spalle, di tradire la fiducia consegnata.
Non sei più nessuno come individuo, dopo una notte così. Sei solo una delle anime che a milioni sono passate e tornate.
Allora pensi alle vite perdute, amici, soldati, sorelle, fratelli, contrabbandieri d’anime.
Allora capisci le leggende le leggende sulle notti, sul mare, sulle voci, le ombre e i morti che ritornano: gli amici che hanno tradito la tua fiducia e non c’è ferita più grave, più profonda.
E’ una ferita che lascia il segno cicatrizzandosi e quando cambia il tempo avverti un dolore che ti fa ricordare quell’amico che ti ha tradito, il morto che ritorna.
Nel buio da Comandante che sei ti ricordi che non contano le distanze ma i giorni di cammino, dunque la velocità a piedi o in barca.
Dunque il tuo passo o la barca ripristina il nesso fra il tempo e lo spazio
Non conta quanto sia grande e profondo il tuo desiderio di rimanere Comandante di te stesso, ma capace sei di dirti, dove sei, e chi sei, come vivi, come ami, come e quanto sei capace di rispettare le ombre attorno a te.
Come è buia la notte. Non una luce, niente di niente, per il tempo necessario percorso controvento aspettando l’aurora.
Ti salva il cielo che custodisci dentro: la bellezza dell’anima, la serenità nel tuo sorriso, la certezza intima di essere ancora il Comandante di te stesso!
Sei il timoniere della tua vita, viaggi a naso peraria sotto milioni di stelle, l’orologiaio del tempo ti indica la strada o la rotta fra le mille difficoltà. Verso l’amore, l’unica cosa luminosa nella tua notte!  
     Ti ricordi quanto potrebbe essere triste la tua vita senza amore, anche quella dei tuoi genitori.
E’ di notte, in quel silenzio profondo che ti rendi conto di essere Comandante o ombra di te stesso, ma di notte arde anche l’immaginazione, ti porta ancora più lontano, in fondo al tuo mare.
Succede di notte con la sua lentezza nella calma piatta che nasconde uragani, dove convivono orrori e gentilezze che sposano raffinate crudeltà.
Cominciano le visioni. Nel buio una donna in piedi sul tuo mare urla e si sbraccia, avvolta in una tunica nera… invece è un ricordo che riduce le vele, sparisci inghiottito dalla notte! Mentre un cielo stellato ondeggia lento sopra la crocietta.
L’anima affonda in una spruzzaglia fosforica, poi rinasce e schizza in alto verso il desiderio di vita e di amore.
Accade di notte, sei sottoposto a sogni e ricordi, diventano animaleschi e violenti, sembrano un branco di lupi in fuga.
E poi frane e brividi di esistenze dimenticate.
I tuoi occhi continuano a dormire, come se tutto fosse tranquillo, come tutto fosse sereno e invece stai attraversando la notte, come andare incontro all’amore che aprendosi incontrano!
Lontano le anime nere, lontano quelli che hanno tradito la tua fiducia, incontrano l’amore di altri occhi che appena aperti già ti cercano: l’Amore.




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