sabato 19 novembre 2016



La lunga notte

Di vincenzo calafiore
19Novembre2016 Trieste


chissà se mi leggerai.. “

Ci sono situazioni inaspettate che aprono nuovi scenari, fanno sì, che si pensi a nuovi risvolti possibili, ma anche alle brevità delle cose sia dell’amore che del quotidiano vivere.
C’è in ogni aspetto di questi, una cosa fondamentale, non trascurabile, ed è la dignità umana, da tutelare, da difendere, rispettare.
“ Noi “ detti umani ( fino a che punto poi ), sospesi in un’aria di vita e di morte, fatti più di stupidità che di intelligenza, noi che continuiamo caparbiamente ad affermare nei fatti e nei pensieri, con le parole affermare di voler vivere, vivere ad ogni costo a volte lottando con ogni mezzo contro ciò che naturalmente o accidentalmente “ la vita “ ci pone,  facendo primeggiare la vita ad ogni costo e farne di questa poi scempio.
E’ un controsenso, un orrendo controsenso, perché la vita o il vivere, non è certamente quello che noi ostentamente ogni giorno, ogni momento, vogliamo sia o facciamo sembrare.
Ogni essere umano teme la morte e vorrebbe vivere in eterno; negare la fine sembra infatti rappresentare l’unica battaglia che si vorrebbe vincere, impegnandosi in attività che sfidano l’inesorabile scorrere del tempo.
Perché è di tempo che si tratta, un ticchettio inesorabile che si mette in moto sin da quando si è micro!
Così ci si spinge ad accumulare, denaro e ricchezze, così nel tentativo vano di apparire inossidabile, a ricercare spasmodicamente il successo, potere, ma anche per poter vivere dignitosamente, per amare, per amore.
Affrontiamo l’eterno tema ricorrente vita-morte con sforzi sovrumani per essere al meglio nell’aspetto fisico mantenendolo il più possibile inalterato anche ricorrendo a ripetuti interventi di chirurgia estetica.
In questa ottica, pure l’anima e i sentimenti finiscono per essere sottoposti a lifting per apparire …. quelli che non si è!
C’è ora una donna, una madre, che in questi giorni lunghi come la notte sta lottando per tornare alla vita per se, per sua figlia, l’unico suo grande amore.
Grande lavoratrice, ma anche una di quelle persone sempre sorridenti, con la battuta pronta per fare allegria o per esprimere un suo pensiero sul sempre eterno tema di cosa significhi vivere.
Lei vuole vivere e forse non potrà come lei vorrebbe, poiché all’improvviso e inaspettatamente la sua vita è cambiata o sta cambiando!
Chissà se penserà di vivere o di morire, morire con dignità! La dignità umana del congedo è fondamentale per chi va ma anche per chi resta a ricordare.
Come si pensa di vivere, allo stesso modo, non si può sconfiggere l’idea e la realtà della morte se questa è intimamente legata alla vita in ogni istante, sin dalla nascita.
Senza farsi vincere dallo sconforto, è invece possibile imparare a convivere al meglio con il pensiero della fine, analizzando la percezione dell’umana finitezza nei suoi aspetti più simili alla vita, in quelli che rendono comunque il soggetto degno del suo nome, dignitoso al cospetto della sofferenza, e coraggioso di fronte all’esperienza della fine.
Chissà se Rosanna sta pensando anche a queste cose e non può farle conoscere.
Tuttavia come si ama vivere, così si dovrebbe concepire che, se ha ben vissuto, la morte non sarà dolore insopportabile; al contrario, può essere difesa dal “ non senso “ e dall’angoscia propri dell’eternità.
E così come ci sono tante maniere per vivere, esistono altrettanti modi per morire, sebbene il più delle volte il modo in cui ci si congeda dalla vita non può essere scelto.
“ Se la fine è accettata non è più fine, bensì conclusione di un processo vitale che comunque ha avuto un senso”
Ma quando il filo che lega alla vita si fa sempre più sottile, come fare a dialogare nella maniera giusta con colui o colei che sta per lasciare ciò per cui ha lottato?
Come si fa a pensare che tutto ci è dovuto, che sarà eterno?
Come si fa a pensare che fino a ieri, lei, Rosanna graffiava e aggrediva la vita e ora forse non potrà più farlo?
Rimane il vuoto, l’incertezza, la sopraffazione del pensiero negativo, il vedere nero. Lei non lo vorrebbe tanto ama vivere!
Vai alla luce, torna!

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