Chi ce l’ha fatto fare?
Di Vincenzo
Calafiore
4 Novembre2016
Trieste
Un tempo lontano 1915
tanti furono i morti, giovani vite falciate sui campi di battaglia, per fare
dell’Italia un paese libero, abbiamo ridefiniti i confini.
Ma è un’altra storia
e di essa rimane ben poco, la si ritrova solamente per la brevità di una gita,
nei Sacrari Militari sparsi un po’ ovunque sul nostro territorio, dopodiché
chiusa parentesi.
Col nostro ingresso
in questa specie di Spa Europa e non di una Snc, tutti quei morti, per niente,
non esistono più neanche i confini.
Siamo ora un popolo
senza una sua biografia e quasi senza patria!
I nuovi conquistatori
prima alle porte ora ci hanno invasi!
Se questi ci
invadono, noi dovremmo poterci difendere. Abbiamo impiegato moltissimi anni, a
conquistarci un certo benessere sociale ed economico; senza dimenticare i
nostri avi che sono andati via oltre oceano.
Trattati male e guardati
con sguardo maligno.
Sarebbe sacrosanto
difenderci, contrastare questa invasione, ma non è cosa da cristiani!
Da cristiani invece
difenderci dall’Europa, che impone le sue regole prive di umanità, fredde come
le cifre o numeri primi, le sue politiche fallimentari e l’ euro ( Euro) una moneta senza storia, senza stato, una moneta
imposta…. Insomma un marco mascherato sul quale incombe l’orrenda figura
glaciale di un anonimo Schauble, ma chi è questo deus ? E il non meno
inquietante della Merkel, altra buona!
Personaggi che ci
fanno vivere tempi difficili ( noi d’altro canto siamo una loro colonia), il
loro grasso.
Una situazione in cui
è difficile individuare il vero nemico, l’Europa o gli invasori?
La fiducia nei
confronti della – confraternita – sta calando in maniera vistosa, siamo il
popolo più euroscettico, forse a causa del nostro sentirci indifesi, senza un
governo che difenda i nostri diritti, senza ideali, ma più di tutto senza le
nostre amate frontiere e senza confini ci pare d’essere senza identità; che
serve a distinguere gli amici dai nemici.
Noi ci sentiamo e
siamo orfani di frontiere e di confini, e forse non sappiamo più chi siamo.
E costretti da un
assurdo ed estraneo governo continueremo a consumare ciò che viene importato e
il nostro prodotto a sotterrarlo.
Quindi eccoci
circondati da domande alle quali non sappiamo cosa rispondere, sempre più
distanti, sempre più sfruttati da un marco invisibile, rifugiati in un sogno:
uscire da questa Spa! Non prima di aver eretto nuovamente un muro per
neutralizzare, sedare la sete di potere della grande Germania!
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