martedì 27 giugno 2017

La noche flamenca

Di Vincenzo Calafiore
25 Giugno 2017 Udine                      
" Le chiavi di casa" dopo due anni di notti trascorse a scrivere finalmente è terminato. E non lo consegnerò a nessuno. In questo racconto si manifesta quello che è, e significa essere innamorato della donna come della vita con tutta la sua complessa drammaticità e la felicità momentanea; perchè nulla è durevole e anche l'amore a un certo momento se ne va lasciando lo sgradevole senso dell incompiuto. A voi quindi una delle pagine del capitolo finale, forse l'ultima, scritta al momento, proprio ora alle 21,30! Probabilmente qualcuno si riconoscerà ed è questa la forza del romanzo che me stesso lascia senza fiato costringendomi pure a ritornarci più volte nel giorno. " Le chiavi di casa" sarebbe stato un bellissimo libro da tenere sempre al seguito, ma non appartiene a questo mondo idiota e mai potrebbe trovare qui la sua giusta collocazione. Voi ne avete lette molte di queste pagine e ogni volta si sono animate le discussioni, per me era un buon segno, voleva dire che ciò che stavo scrivendo era, è, sarà sempre una vera, autentica, umana, maniera di manifestare quel " mare di dentro" che si chiama - Amore -                 

( da “ Le chiavi di casa “ )

Almeno questa notte lasciami sognare. Sognarti qui vicino a me in un letto grande che ci accoglie come una conchiglia dorata e da una finestra guardare il buio in cerca di ricordi che possano permetterci d’essere ancora nelle nostre memorie.
Se almeno fossi tu riuscissi ad essermi amica in questa notte che mi illude.
Mi pare a volte d’essermi perso nelle parole di una pagina, o essere così distinte da non essere da te raggiunto, eppure sono qui come ogni notte a sognare di incontrarti per avere in dietro la mia vita.
E’ di un baratto che si tratta, è quello che ti sto proponendo.
Io non posso e non voglio esistere solo perché tu lo decida, io voglio essere perché io sono.
E non importa se dovrò cancellare il tuo volto come fosse su una lavagna,
non mi importa se poi sarò costretto a ridisegnarlo per non farti morire nel nulla che ora è in te.
Se tu sapessi cosa veramente significhi amare, almeno avresti un sorriso o una carezza, un bacio e invece sempre più rassomigli a un pezzo di granito, buono per una piramide che da dentro col suo peso ti trascina sempre più giù.
Sei così distante, così diversa, così impenetrabile.
Sei come una notte che non rilascia sogni, ne tracce di se.
Vorrei avere il coraggio di spedirti all’inferno e fartelo provare l’inferno in cui tu col tuo essere mi ci hai spedito!
Ma in questa notte così limpida e serena mi piace immaginare che tu sei qui con me e poterti avere nuda con tutta la tua anima, contare tutte le stelle disegnate sulla tua pelle dorata; averti qui su di me e sentire il tuo cuore battere mentre bacio le tue labbra vellutate d’orchidea.
Nuda e morbida come la notte, come una danzatrice di flamenco ti muovi cambiando continuamente sembianze, tanto da confondermi.
Sei solo illusione, immaginazione che il mio desiderio origina tutte le notti, come un’impronta che rimane sulla pelle per farti ricordare poi nella luce che dinapa ogni mia incertezza te ne vai con la tua deriva chissà forse fino al prossimo sogno.
Di giorno ti odio e di notte ti amo!
Mi chiedo dove sia il senso di questo amore che è solo mio.
Vorrei ricordarti in questa alba profumata di nespolo, inebriante, circoscritta nella sua brevità, mentre tu persa nel mar tuo dei sargassi, asnappi tendendo le mani ad altre mani.
Almeno sapessi come fare a trattenerti!
Giunge da lontano un vento caldo che conosco, un vento secco che si porta via ogni desiderio,
non è che arresa, e desiderio di serenità, di pace interiore, e quasi assieme a tutto pian piano svanisce l’immagine tua per cui un tempo non lontano per averti avrei dato la vita.
Io ti sento nelle vene e sono sempre innamorato con tutta la passione del mondo!
E scorri così profondamente nelle mie vene che non posso fare a meno di te e questo mi fa equilibrista che sospeso su un niente tenta di ricucire la notte purchè tu rimanga in quelle tracce da decifrare!


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