Che Euopa è ?
Di Vincenzo Calafiore
1 Novembre 2018 Udine
Questi che stiamo attraversando non sono “ bei tempi “
ovunque in ogni parte del mondo non v’è contentezza, ma neanche gioia di
vivere; tutti siamo pervasi dalla strana e incombente sensazione di un grande
malessere sociale planetario.
Pare che l’uomo altro meglio non sappia fare, oltre gli
stati di tensione, le guerre, le repressioni, lo sfruttamento dei più deboli,
l’economia, il denaro, il potere.
E per ottenere la supremazia, il potere, la ricchezza, non
si risparmia in niente.
Per l’Italia non è un gran bel momento, non lo è neanche per
noi - italiani – sono troppe le
disuguaglianze, sono troppe le cose mal fatte fin qui, è troppo il rancore che
divide una maggioranza dall’opposizione….. è troppo tutto.
Un’Europa così fatta non serve a nessun Stato se questo ha
perduto la Sua Sovranità, se non può dettarsi delle regole, se non può attuare
la giustizia che più vuole, e questo lo dimostra il risarcimento che l’Italia o
meglio lo Stato dovrà elargire in favore della famiglia di un mafioso
condannato al 41bis, un uomo responsabile di atrocità, un sanguinario, una
belva!!!!
Nietzsche ha affermato che ogni nostra azione ha come fine
ultimo l’aumento del potere o del nostro potere. Inoltre afferma che certe
madri hanno bisogno di figli felici, onorati; altre di figli infelici :
altrimenti la loro bontà materna non può manifestarsi.
Fa pena questa società con i suoi costumi e le sue mode,
questa società modernissima con i suoi polmoni forti e i nervi fragili … la
prima a spaventarsi di se stessa.
Non far valere i propri diritti ed esercitare il potere
costano fatica e richiedono coraggio. Perciò tanti non fanno valere i loro
diritti, perché questi diritti sono una specie di potere, e loro sono troppo vigliacchi
per esercitalo; indulgenza e pazienza vengono chiamate virtù che mascherano
questi difetti.
E’ un disastro non solo italiano, ma planetario. I problemi
filosofici riprendono oggi in tutto e per tutto quasi la stessa forma
interrogativa di duemila anni fa: come può qualcosa nascere dal suo opposto,
per esempio il razionale dall’irrazionale, ciò che sente da ciò che è morto, la
logica dall’illogicità, il contemplare disinteressato dal bramoso volere, il
vivere per gli altri dall’egoismo, la verità dagli errori?
La filosofia metafisica ha potuto finora superare questa
difficoltà negando che l’una cosa nasce dall’altra, invece la filosofia storica
afferma che quelle cose non sono opposte tranne che nella consueta esagerazione,
non esiste a rigor di termini né un agire altruistico, né un contemplare
disinteressato, entrambe le cose sono soltanto sublimazioni.
Questa Europa del potere finanziario, quel potere che decide
quale nazione deve vivere e quale morire come è accaduto alla Grecia.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che allo stato presente
delle singole scienze può esserci veramente dato è una chimica delle idee e dei
sentimenti morali ed estetici, come pure di quel bagaglio che è in noi italiani
del grande e piccolo commercio della cultura e della società.
L’umanità ama scacciare dalla mente i dubbi sull’origine e i
principi: non si deve forse essere quasi disumanizzati per sentire in sé
l’inclinazione opposta?
Ci vorrebbe una forte democratizzazione dell’Europa e
Platone è l’archegeta di questo “ movimento” all’uomo sono state poste molte
catene affinchè egli disimpari a comportarsi come un animale, è veramente egli
è divenuto più mite, gioioso e assennato. Ma ora soffre ancora del fatto di
aver portato per tanto tempo le catene, di aver mancato per tanto tempo di aria
buona e di libero movimento.
Queste catene però sono gli errori gravi e insieme sensati
delle idee morali. Solo quando la malattia delle catene sarà superata la prima
grande meta sarà raggiunta: la separazione dell’uomo dagli animali.
Ora noi siamo impegnati nel nostro lavoro di togliere le
catene che questa Europa ci ha imposto, e ci è necessaria, in tale circostanza
la massima prudenza.
Questa Europa così fatta non serve a niente, è carta
straccia, una cosa da buttare, una cosa da scordare. E’ l’ora di circondarsi di
un’antica e grande parola, che fu detta per tutti e che si è fermata sopra
l’umanità intera. Non è tempo che a tutti gli uomini possa accadere come a quei
pastori che videro rischiarato il cielo sopra di sé e udirono quella parola:
Pace in terra agli uomini di buona volontà!
Questo è ancora il tempo degli individui! Quelli che stanno
schiavizzando un mondo intero per il proprio interesse e l’Europa o per lo meno
“ quelli che sono lì, in quei palazzi dorati per loro legiferare e incatenare
popoli”!
O si cambia rotta o andremo a sbattere contro gli scogli…..
e sarà la fine.
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