A tu per tu con la vita
Di Vincenzo Calafiore
05 Gennaio 2025 Udine
“ ….
col passare degli anni
mi
rendo conto delle cose che prima
ritenevo
fossero utili, ora non lo sono più.
Questa
è l’età, il magico momento che posso
finalmente
di –no- ! Che posso fare a meno
di
tutta quella –marmaglia – che gravitava
attorno
a me solamente per un tornaconto
personale.
E’
questo il momento magico del vivere,
questo
tempo che mi da la possibilità di scegliere
di
rimanere solo … rimango solo! “
Vincenzo Calafiore
Non sono più quello di ieri e non so come sarò –domani- posso solo dire che oggi vivo più con i miei ieri, quindi lascio che tutto accada naturalmente e segretamente nei tempi stabiliti nel mio libro ormai alle ultime pagine.
Ora in certe sere con la luna a portata di mano, il caffè che fuma succede che la mia anima nel suo silenzio ascolta i discorsi della notte; certe notti pare che i miei pensieri vadano persi, e invece sono in un’altra dimensione, tornano con un’altra vita, mi fanno segretamente radice del mio sogno, di un’altra vita possibile.
Vorrei che questa sera che si frantuma in mille pezzi, ci fosse lei qui a farmi attraversare l’inverno che c’è in me, tenendomi stretto a se fino alla prossima primavera.
Vorrei affidarle la mia vita, affidarla alle sue labbra, mentre dipingo i sogni miei sul suo seno, vorrei averla qui adesso, ora tra pelle e cuore.
Poterle dire: lo sai, quant'è bello dire "fare l'amore" in
inglese?
Si dice "to make love", ed è una sensazione sconvolgente,
perchè non è come in italiano, in cui "fare" può voler dire compiere
un'azione, no … in inglese è "make", che significa creare, far
nascere qualcosa dal nulla. E’ come se l'amore lo creassimo noi con i nostri
baci, con le carezze e i morsi sui seni, come se noi fossimo così potenti da
poter creare l'amore da un solo bacio!
Nel sogno, lei chiuse gli occhi, c'erano solo loro due anime e sentì lei
le mie dita scivolarle sulla pelle delicatamente.
Poi io l'ho sentito
che ci volevamo troppo.. Penso di aver tracciato un percorso immaginario tra la
sua schiena e i suoi capelli che percorrevo mentre lei era dentro di me..
Mentre era li.. con gli occhi chiusi a lasciarsi guidare dal piacere.. bella e
dolce come un notturno!
Purtroppo i sogni non rimangono per sempre, vanno via lasciandosi dietro
scie luminose come polvere di stelle, rimane di se la solitudine.
Non è
la solitudine stupida in cui ci troviamo spesso. No. È quella solitudine con
cui mi presento al mondo.
Parlo di quella solitudine interiore e
tormentata, quella da cui scappare.
Forse siamo destinati a essere soli e da soli superiamo le battaglie più grandi!
Nessuno potrà mai conoscere il dolore nascosto
dietro uno sguardo.
Pensando
alla solitudine, penso al peso che può avere un bicchiere pieno di acqua;
in realtà il peso del bicchiere è
irrilevante, dipende da quanto tempo lo si tiene in mano!
Però se lo si solleva per un attimo,
tutto è normale, per un'ora e mi ritroverei col braccio dolorante!
Per un giorno e mi ritroverei con un braccio paralizzato!
In ogni caso il peso del bicchiere non cambia!
Eppure più a lungo lo terrei in mano, più il bicchiere sembrerebbe diventare
pesante!
La solitudine è come questo bicchiere d'acqua, se ci penso per qualche secondo
non succede nulla, se ci penso più a lungo inizia a farmi male, se ci penso
tutto il giorno mi sentirò paralizzato incapace di fare qualunque cosa.
Sono qui non so da quanto tempo …. col
tuo nome in testa!
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