Con la “ Pegasus “ ovunque
Di Vincenzo Calafiore
5 Novembre 2024 Udine
“ … l’intreccio fantastico
tra esistenza e significato,
tra partenza e ritorno.
Entrambi, in entrambi c’è un
viaggio ..
appena iniziato, iniziato,
quasi al termine.
E non importa la meta quanto
lo è importante
il “ viaggio “ sia esso nel
mare della fantasia,
sia in quella fantastica
realtà diluita
dalla punta di un pennino di
una stilografica
rigo dopo rigo, pagina dopo
pagina, è il libro
della vita: un’astronave a
remi che remo dopo remo
supera distanze
inimmaginabili allontanandosi
dalle miserie umane, con la “Pegasus”
la vita
è ovunque! “
Vincenzo
Calafiore
L’intreccio
fantastico tra esistenza e significato,tra partenza e ritorno. Entrambi, in
entrambi c’è un viaggio ..
appena iniziato,
iniziato, quasi al termine. E non importa la meta quanto lo è importante
il “ viaggio “ sia
esso nel mare della fantasia, sia in quella fantastica realtà diluita dalla
punta di un pennino di una stilografica rigo dopo rigo, pagina dopo pagina, è
il libro della vita: un’astronave a remi che remo dopo remo
supera distanze
inimmaginabili allontanandosi dalle miserie umane, con la “Pegasus” la vita è ovunque!
Brancoliamo nel
buio.
Tutto dà segno di
disfacimento.
Un invisibile
tsunami ci sta travolgendo.
Eppure io conosco i
segni di una primavera nascosta; ma bisogna volgere lo sguardo altrove, nelle
lontane galassie della fantasia per accorgersi di qualcosa che sta accadendo in
silenzio è il fiore della vita che sboccia in ogni latitudine, in ogni luogo,
in ogni anima, dove essa ancora esista!
Ora è come quando
stava crollando l’impero romano e sembrava vi fossero solo le rovine e i lupi
che infestavano ogni luogo: oggi le guerre in ogni luogo!
Dunque non guardate
dove guardano tutti, cioè verso le rovine, ma verso quel fiore che nonostante
tutto torna sempre a sbocciare.
Un fiore che sfida
lo tsunami del tempo, del dolore e della morte!
Io assieme a tanti
altri sulla sponda dell’infinito, in un silenzio assoluto e commosso che lascia
sentire la brezza e il fragore della vita che torna sempre e vince il male.
Nel silenzio che c’è
tra una parola e l’altra, di un rigo infinito che si perde nelle infinite
esistenze di tanti “ ciascuno” posso sentire i segni che Gesù mi ha dato per
capire quale direzione intraprendere con la mia “ Pegasus “ per cercare la vita.
Ma la domanda è: “
che cosa sta in piedi nella vita? “ Tutto infatti viene spazzato via dal tempo
e dalla morte, tutto viene ridotto in polvere, rimane il senso, il significato
del nostro viaggio.
Ma invece è
necessario, importante quanto il viaggio a non rassegnarsi, sentire urgere
dentro di sé l’esigenza di felicità, di bellezza, di serenità, di amore,
sentirle vibrare in ogni fibra del nostro esistere.
Vivere è l’avventura
degli audaci, per gente viva che ama la vita,libera, capace di amare e con l’anima.
Ma cosa può restare
in piedi e resistere alla distruzione del tempo?
Ricordo il motto di
antichi monaci certosini << Stat
Crux dum volvitur orbis >> Che vuole dire:
solo l’uomo della
Croce rimane invincibile, mentre tutto passa e si cancella!
Sono qui perché innamorato
della vita e voglio capire chi e cosa ma potrà colmare questa mia sete d’amore
che è più grande del mare, più immensa, più misteriosa e profonda dei suoi
fondali!
E’ il viaggiare con
la “ Pegasus “ nei silenzi mistici della vita !