Do ut des
Di Vincenzo Calafiore
29 Novembre 2024 Udine
Che cosa è l’Amore?
L’amore è un sentimento di puro affetto nei confronti di un’altra persona, che si manifesta come un assoluto desiderio di voler bene. Va oltre il desiderio fisico, raggiungendo livelli di dedizione, attrazione, attaccamento.
Si basa sul principio del – do ut des - “ io do affinché tu dia “
L’Amore è un affetto profondo, forse anche troppo complesso per essere definito in maniera esaustiva. Eppure, ci si trova spesso impegnati nel reperire le parole che possano tradurre l’intensità della forza, la peculiarità delle sensazioni dello scoprirsi innamorati, di sorprendersi di quell’energia che fa evolvere e crescere,trasformare le personalità, al punto di rendere il soggetto diverso, irriconoscibile.
Nel momento in cui la parte più ingenua dell’anima è indotta ad aprirsi all’esperienza amorosa si finisce per perdere la capacità di rimanere in maniera coerente negli affetti, rifuggendo la razionalità, grande nemica della passione e delle gioie.
La vulnerabilità diviene così il prezzo da barattare con la profondità di un sentimento i cui confini sembrano espandersi sempre più, fino a inglobare la persona nella sua interezza.
Nulla farebbe presagire in uno stato di beatitudine di una intesa emozionale, che la più grave minaccia a tale pienezza potrebbe annidarsi proprio là dove c’è la felicità.
“ Una personalità narcisista
Votata all’assoggettamento
Perpetuo dell’altro “
Cosa accade, allora, quando il patner che dichiara l’amore infinito si trasforma all’improvviso in un nemico pericoloso, in grado di distruggere e schiacciare la personalità dell’altro, fino al punto di modificarne la struttura, da spegnere gli slanci vitali più elementari, rendendo impossibile qualsiasi aspirazione al personale benessere, alla realizzazione, alla felicità?
Se l’amore si trasforma in una prigione, il legame diventa un nodo scorsoio che porta alla morte
psicologica.
Se coloro che a forza sono entrati nel cuore violandone i confini, scoprono le violenze derivanti dalle manipolazioni, a nulla serve difendersi, perché nel momento in cui si prende coscienza della vera identità dell’amato è già tardi per tornare a riprendersi la propria vita.
Uomini e donne sembrano ad un primo contatto individui seduttivi. Hanno modi affascinanti, per nascondere la loro subdola influenza psicologica sulla possibile “ preda”.
All’inizio di un rapporto, i loro atteggiamenti sono molto simili a comuni manifestazioni d’amore, ma un po’ alla volta cade la maschera e succede quello che meno ci si aspetta.
La saggezza imporrebbe di fuggire al più presto, ma accade proprio il contrario, la vittima si sottomette al suo carnefice, con conseguente perdita di stima e fiducia in se stessa.
Ma cosa induce a portare avanti una relazione malata?
Si dice che l’amore è cieco, ma quando arriva il momento in cui si è costretti a ritrovare la vista, ci si rende conto del fallimento, arrivano stati d’ansia, sensi di colpa, paure,mancanza di sicurezza, senso di vergogna e isolamento i corollari più frequenti del generale stato di prostrazione in cui cade la vittima!
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