Guai a chi ci tocca la soap opera “ Incantesimo “
Di Vincenzo Calafiore
17 Dicembre 2016
Udine
Quello che accade
attorno a noi, oltre che vergognoso è anche oltraggioso, è un’offesa alla
nostra intelligenza!
Io già di mio mi
sento essere un “ imbecille “ ma ancora di più mi fa sentire il mio Presidente
della Repubblica che permette certe cose
di accadere, senza alcuna possibilità di fermare, o di cacciare nessuno.
Che noi si sia
amministrati da bande diverse di “ Bassotti “ che in virtù non so di quale
sacrilegio si perpetuano cambiandosi solo la livrea, dal colore rosso, all’azzurro,
dal celeste al giallo, insomma è fatto per non farci stancare nella visione
della infinita tragedia politica che ormai va in scena che si è perso anche il
conto, non ne conosciamo più il numero della puntata.
Io, sono un
imbecille, lo so e l’ho ammetto, però senza voler offendere nessuno vorrei
darmi anche del “coglione”! Perché? Perché sono uno di quelli che non avendo
alcuna possibilità di cambiare le cose, non avendo alcun potere, è costretto a
subire quanto sopra la sua testa accade.
Mi vengono i brividi
nel sentire tutti indistintamente quei bassotti attori, recitare: dobbiamo,
facciamo, solo gli interessi del popolo, ma prestando molta attenzione alla
classe più povera, insomma e in poche parole, questi non dormono la notte a
furia di pensare a cosa fare per noi,
ma direi per me ( meglio
al singolare non si sa mai ) e bada bene che sarei un ingrato a lamentarmi.
Va be…. Noi Italiani
siamo bravi nel lamentarci, di dire peste e corna nei confronti di questi
“ poverini “ che
tanto si preoccupano di noi ! Ma dai …. Come si fa? Ma perché lamentarci?
E di cosa poi ….?
Quando cadde “ il
toscano “ tutte le tribù dei bassotti hanno festeggiato, improvvisamente e per
incanto si sono risvegliati i fantasmi del passato, è riapparsa la vecchia
Democrazia Cristiana ….. come dire: “ attenzione che voglio partecipare anch’io
alla spartizione della torta” perché è di questo che si tratta di semplice
spartizione del potere, della conservazione delle poltrone, dei privilegi,
delle mazzette, delle case gratis, del lusso più sfrenato, della vita da sogno,
cose che accadono solamente nel paese del “ ben-godi “ o di chi “ chi ce l’ha
ce l’ha”, insomma noi non possiamo lamentarci, non lo dobbiamo fare nella
maniera più assoluta.
Ma siamo un popolo
così difficile da governare?
Ma si, certo che si,
siamo tutti evasori, tutti mafiosi, tutti contrabbandieri, ladri, senza voglia
di lavorare, bamboccioni, buoni solo di lamentarci.
Ad esempio, abbiamo
la scuola più bella e più migliore d’Europa, anzi del mondo ! Ed è
rappresentata da una ministra ex insegnante, ex docente, plurilaureata ! Che
sicuramente metterà ogni cosa a posto e tutto il mondo scolastico sarà più
bello, ci saranno asili nido per tutti, saranno aumentati gli insegnanti, le
scuole saranno messe in sicurezza e rese più efficienti, meglio organizzate, ci
sarà un aumento di stipendio, nessuno insegnante sarà trasferito, così ognuno
insegnerà nella propria Regione, I Siciliani in Sicilia, i Calabresi in
Calabria……. I Piemontesi in Piemonte!
La nostra Debora
piange!
A Milano il Sindaco
si autosospende,
A Roma uno alla volta
li stanno arrestando tutti!
Ma che succede?
Sai che succede? E’
che siamo veramente stufi, siamo stanchi di tutta questa merda, non ne possiamo
più di assistere in televisione di giorno e di sera, di notte di quei dibattiti
infiniti in cui ognuno dice la sua, in cui si discute di cose che non esistono;
perché ad esistere è solo il salvarsi la propria poltrona, di dividersi la
torta.
E bada bene che non
si tratta più di casta, questa è un obbrobrio che si perpetua per generazione con tutto il
suo peso economico.
E’ una tribù
insolente, con la faccia di cartone,
è un ammasso informe
riciclato, un ciacolio continuo capace di rinnovarsi nelle tecniche di come
meglio fotterci, gente all’ingrasso.
E noi? Che siamo noi?
Un qualcosa da
umiliare, da tenere a bada, a cui ogni tanto dare un contentino affinchè si
taccia, un qualcosa da cui attingere o da spremere.
A pensarci bene siamo
nelle condizioni di uno stato di abbandono e basta leggere ciò che accade o di
sentire tutto il disaggio di promesse mai mantenute, del lucrare su ogni cosa
pubblica, di sfruttarci come meglio loro sanno fare.
E tutto accade, alla
luce del sole, senza vergogna, senza dignità, senza principi. E se noi italiani
dovremmo vergognarci dall’essere così abusivamente amministrati, loro, gli
attori e sceneggiatori, costumisti di questa grande immane soap opera “
Incantesimo” dovrebbero oltre che vergognarsi anche andarsene affanculo.
E’ come cantava Rino
Gaetano “ Nun te reggae più “ !
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